Costruzione 144: Le impalcature

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Questa volta non descriverò la costruzione di un elemento architettonico, ma il risultato di un piccolo esperimento effettuato lo scorso dicembre.
Fin dall'inizio della costruzione in pietra, avevo messo in conto la possibilità di rendere visibili sui muri le aperture lasciate dalla rimozione dei ponteggi, così come si osservano ancor oggi in molti edifici antichi.
Ovviamente nella costruzione della Domus non esiste nessun ponteggio e si tratterebbe soltanto di un espediente per dare maggiore realismo alla facciata.

I primi "buchi", ancora piuttosto irregolari, furono aperti sul prospetto laterale prima ancora della costruzione del sottosuolo e della crêuza.
Il loro scopo era puramente decorativo e non mi feci quindi troppi problemi sulla loro collocazione, che risulta pressoché casuale.

L'occasione di verificare l'effettiva utilità dei fori mi venne poi con l'innalzamento della parete laterale del loggiato. Quella parte di muratura, coincidendo idealmente con l'edificio adiacente, si offriva ad eventuali sperimentazioni senza l'interferenza di alcun elemento aggettante o decorativo.
In quel caso i fori sul prospetto esterno corrispondevano ad altrettante aperture sul fronte interno, permettendo così il passaggio dei paletti orizzontali (traversi).

Approfittando di alcuni segmenti avanzati dalla travettatura del fondaco e dalla scala in legno, effettuai una prima prova, di cui si può osservare il risultato nella prima foto in alto e nelle due qui sotto.


La costruzione poi proseguì su altri fronti e di questo piccolo esperimento non restano che le foto, visto che anche il legno usato venne poi "riciclato" per altri elementi.
Ad un certo punto però, mi resi conto che se volevo mantenere questo vezzo estetico sulle facciate, avrei dovuto studiare meglio il loro posizionamento per rendere plausibile la fantasmatica presenza delle impalcature.
Quale miglior sistema per fare questo se non costruire realmente dei ponteggi mobili in legno?


Sulla base di testi e immagini trovati in rete (in questa pagina ne vedete vari esempi) ho cercato di studiare una struttura che sfruttasse i fori già esistenti e le sporgenze della facciata per auto-sostenersi e permettere ai mini-muratori di lavorare agevolmente.


Il risultato è una serie di foto scattate in diversi momenti della giornata ed arricchite dalla presenza di alcune figure per presepe acquistate durante un breve viaggio natalizio a Madrid.

I pezzi sono stati assemblati con poca colla o semplicemente appoggiati in modo da poter essere comodamente rimossi prima di riprendere i lavori (quelli veri)...








MATERIALI:
legno, spago
STRUMENTI:
cutter, pinzette, colla da contatto, carta abrasiva




Costruzione 143: Volta a padiglione (1)

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La scatola muraria dell'ingresso è ormai completata e l'unico elemento mancante per concluderne la costruzione è la volta di copertura.
Questa, a differenza  di quella del loggiato, sarà realizzata in mattoni, ma seguendo un modello diverso da quello usato per le volte dei sotterranei: si tratterà infatti di una volta a padiglione.
Inoltre, a costruzione ultimata, verrà arricchita da una decorazione ad affresco. Trattandosi di un vano importante come l'ingresso principale non potrà certo rimanere con mattoni a vista!

Forse a questo punto vi chiederete: "Ma se poi la copri con l'intonaco, perché non costruisci la volta in un unico pezzo, invece di perdere tempo a mettere mattone su mattone?"
Se mi fate questa domanda vuol dire che siete visitatori occasionali e non avete letto i precedenti 142 post del blog.
In questo caso (ma solo perché siete voi) risponderò con una citazione di De André: "Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare".

Ed ora torniamo ai nostri muri. L'altezza ha raggiunto il livello prestabilito e la volta poggerà direttamente su questo perimetro, un quadrato di 5,7x5,7cm.

Se avessi dovuto costruire una volta a crociera avrei potuto riutilizzare il vecchio supporto in gesso, ma dovendone realizzare uno nuovo, che oltretutto userò una sola volta, opto per la plastilina.
In pochi minuti taglio un parallelepipedo corrispondente al perimetro dell'ingresso ed elimino il materiale superfluo con la lama del cutter fino ad ottenere il "negativo" della mia volta.



Poi inizio la posa dei mattoni direttamente sulla muratura, mantenendo però la volta staccata dalla base per poterla successivamente rimuovere.
La costruzione infatti prosegue su un'altra superficie, sulla quale posso lavorare più agevolmente.


Il taglio e posizionamento dei mattoncini è decisamente più semplice rispetto alle volte costruite in precedenza. L'unico punto d'attenzione sono gli spigoli, per il resto procedo nella posa con un andamento a spirale che si conclude con l'inserimento degli ultimi pezzi sul vertice della volta.
Poi cospargo l'estradosso con abbondante colla e lascio asciugare.


Dopo la rimozione della plastilina posso finalmente girare la volta ed osservarla dall'interno. Il risultato mi lascia assai soddisfatto e penso sia un peccato doverla ricoprire con l'intonaco.
Beh, in fondo tutte le volte sono fatte così, e poi è proprio per questo che sto documentando tutti i passaggi con tante foto.
Questa diventerà una bellissima volta affrescata, ma ogni volta (dio, è impossibile evitare le ripetizioni) che la osserverò, saprò che sotto a quei colori e a quell'intonaco si nasconde tutta la struttura in mattoni, come in una volta reale!


Purtroppo, dopo una prima rifinitura con la carta vetrata, mi rendo conto che l'altezza è eccessiva. Supera di quasi un centimetro quella della volta in pietra del portico, e non voglio essere costretto a creare un dislivello sul piano ammezzato per compensare questa svista. Che fare?


Alla fine risolvo il problema rimuovendo due corsi di mattoni alla base della volta stessa ed uno dalla muratura dell'ingresso. Per fortuna anche le pietre sottostanti avevano già un andamento molto regolare e nessuna si rompe malamente durante l'estrazione dei pezzi.


Bene. Ora, salvo ulteriori sviste, la volta dovrebbe essere pronta per l'intonacatura e... Ah, ma non è ancora il momento!
Ricordate cosa ho detto prima? Godiamoci il "viaggio".
Presto o tardi arriveremo...


MATERIALI:
ardesia, Das, colla bianca
STRUMENTI:
cutter, tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, plastilina
MISURE (in cm):
perimetro ingresso: 5,7x5,7 cm
altezza alla base d'imposta:
altezza massima all'intradosso:



Construcción 39: Ventana con rejas (2)

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En la primera parte he mostrado la apertura de una ventana en el muro de la cantina. Ahora es el momento de completar su construcción.
Primero será necesario realizar las rejas que la cerrarán.
Me pongo a trabajar con el alambre como ya hice en otras ocasiones, aunque esta vez voy acoplando las dos técnicas usadas hasta ahora.
En la cancela monté las barras enrollando horizontales sobre verticales, sin dar ni un golpe.
En la prisión, por contrario, entrelacé las barras hasta formar una cuadrícula regular para luego golpearla con el martillo.
Ahora moldearé primero todas las barras verticales creando un aro en su centro que seguidamente golpearè con el martillo. Luego insertaré la barra horizontal y recortaré las otras para ajustarlas a la apertura.


La estructura obtenida no es muy estable y la posición de las barras se altera a cada mínimo movimiento. Soluciono el problema echándoles un poco de cola spray y dejándolas secar.


Ahora puedo abrir en el muro una serie de agujeros correspondientes con las barras y colocar la reja en su sitio.


El pequeño arco de ladrillos que cerrará la ventana aún no ha sido barnizado. Ya que va a coincidir en altura con las bóvedas, decido juntarlo a éstas para que no se note demasiado el corte entre las dos piezas.
Así que el paso siguiente será su unión a las bóvedas de la cantina y su barnizado.



Otra serie de agujeros acogerá las extremidades superiores de la reja.
Ahí va una serie de fotos hechas durante una prueba de montaje.


Hay más detalles que tendré que arreglar antes del cierre de las bóvedas, pero creo que ya la construcción de la ventana se pueda considerar terminada.



Costruzione 142: Volta a crociera ogivale (2) - le vele

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Come ho già scritto nel primo post dedicato alla volta di copertura del loggiato, il mio modo di procedere è piuttosto intuitivo, senza troppe misurazioni e calcoli preventivi.
Questo a volte comporta qualche piccolo problema e mi obbliga ad andare per tentativi, adattando di volta in volta gli elementi già costruiti per ottenere il risultato desiderato. Questo caso non fa eccezione.
 
Le vele (ovvero i triangoli che compongono la superficie della volta) poggiano per due lati sopra l'estradosso delle costole, mentre il terzo lato si inserisce sulla rispettiva arcata.
Le mie costole però risultano troppo alte e di conseguenza mi vedo costretto a "rivestire" le arcate laterali con una seconda fila di cunei.



Adesso che anche il perimetro del loggiato ha raggiunto l'altezza ottimale, è ora di iniziare la costruzione delle vele.
Dopo diversi tentativi (falliti) di usare come supporto dei triangoli di cartoncino sagomato, ripiego sulla plastilina, adattando vari ritagli di materiale fino a formare una superficie d'appoggio uniforme e resistente.


Per il momento lavoro soltanto su tre vele, in quanto la quarta arcata perimetrale è incompleta e si presenterà leggermente diversa dalle altre.

Inizialmente ritaglio le piccole scaglie di ardesia e le appoggio semplicemente alla plastilina senza l'uso di colla. Lo spessore dei pezzi è così ridotto che incollarli tra i giunti risulterebbe complicato e creerebbe certamente sbavature sul lato interno della volta.
Anche incollare l'intero estradosso, però, si rivela alquanto arduo. Al minimo movimento l'intera composizione si altera, causando danni rimediabili solo pulendo i pezzi uno ad uno e ricominciando da capo.

Alla fine ne esco vincitore, ma solo perché così era scritto nel libro del destino.



Una volta rimossa la plastilina, unisco le tre vele e la costole in un unico pezzo, distribuendo abbondante colla sull'estradosso, questa volta senza troppi problemi.


Nel frattempo, porto avanti la costruzione del muro frontale dell'ingresso. Su questo andrà ad inserirsi la quarta arcata perimetrale, parzialmente in aggetto per compensare il fatto che l'intera facciata si trova in posizione più arretrata rispetto ai pilastri.



In questo modo, la superficie coperta dalla volta è perfettamente quadrata e centrata rispetto alle arcate laterali.
Inoltre, adesso il pezzo presenta una resistenza molto maggiore che mi permette di lavorare sulle costole smussando gli spigoli con il rullo abrasivo del Dremel.


La costruzione del quarto spicchio e la rifinitura con il cemento completano la struttura della volta, che per il momento rimane appoggiata alle arcate in attesa della chiusura definitiva del loggiato.






MATERIALI:
ardesia, colla bianca, colla da contatto, boiacca di cemento
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel, plastilina, pennello, spugnetta
MISURE (in cm):




 
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