Costruzione 189: Pavimento del piano nobile (3) - saletta d'angolo

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Ecco svelato un altro ambiente del primo piano e la sua corrispondente pavimentazione.

Questa volta si tratta di una saletta le cui due finestre si apriranno sull'angolo tra la facciata ed il vicolo laterale. In un certo senso sarà un'estensione del salone principale, dal quale verrà separata da una semplice cortina invece che da un infisso. Una porticina più piccola darà invece accesso al cucinino.
Non è un ambiente molto ampio, ed il suo utilizzo potrebbe essere semplicemente quello di facilitare la preparazione delle portate prima dell'ingresso in sala, oppure quello di disporre di uno spazio più raccolto per incontri privati... quella che oggi chiameremmo "sala da té".

In realtà la decisione di realizzare questo spazio intermedio tra il cucinino e il salone nasce dall'esigenza di mantenere l'aspetto "nobile" dei finestroni d'angolo, che sarebbero poco consoni ad un ambiente di servizio come la cucina (che inizialmente avrebbe dovuto occupare tutta l'area soprastante il magazzino).
Il primo problema nasce quando mi rendo conto che il tramezzo che divide le due stanze, non potendo invadere lo spazio della botola, va ad interferire con la finestra laterale. Questo mi porta a ridurre le dimensioni delle due finestre, per mantenere la vista d'angolo il più possibile equilibrata.
Ma delle finestre parlerem più avanti....

Per quanto riguarda il pavimento, decido anche qui per una via di mezzo tra la pavimentazione in cotto del cucinino e quella in marmi policromi del salone: comporrò una semplice scacchiera in marmo e ardesia, con quadrati pià ampi rispetto a quelli dei due ingressi e disposti ortogonalmente alle pareti.

Sulla stessa base in cemento che ricopre le volte del magazzino, traccio le linee guida a matita ed inizio a posare le prime piastrelle, tagliate con il seghetto manuale (quelle in ardesia) e con il disco diamantato del Dremel (quelle in marmo).


Poi mi rendo conto che l'attuale pavimento risulterebbe a un livello più basso rispetto a quello del salone, obbligandomi a collocare uno scalino tra i due ambienti. Rimuovo quindi tutti i pezzi (ancora non incollati) e realizzo una nuova soletta in cemento sulla quale riprendo la posa, questa volta fissando definitivamete ogni singolo pezzo con una goccia di colla vinilica.



A posa ultimata inserisco anche lo scalino sull'uscio del cucinino. Qui la differenza di livello rimane evidente, ma trattandosi di un ambiente diverso chiuso da una porta, non rappresenta un problema. Certo, bisognerà fare attenzione a dove si mettono i piedi, soprattutto quando portando i vassoi con il cibo...

Per finire il lavoro, do una leggera passata alla superficie con la carta abrasiva a grana fine ed invito il committente a testare il pavimento con i suoi stessi piedi.


Interpretando i suoi grugniti come un segnale positivo (ormai ho imparato a riconoscere le sue espressioni e distinguo i mugugni d'approvazione da quelli di protesta), direi che posso ritenermi soddisfatto.
"Se non c'è altro, messere, io per oggi avrei finito..."

MATERIALI:
ardesia, marmo bianco, colla vinilica
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel, paletta, matita, righello, spatola
MISURE (in cm):
piastrelle: 1 x 1 x 0,2
perimetro: 6,4 x 4,7