Costruzione 132: Colonna romana (1) - il fusto

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"Durante i lavori di scavo per la costruzione delle fondamenta, vennero alla luce alcuni resti architettonici di epoca romana.
Nulla di particolarmente significativo né tantomeno strutture complete, a parte alcuni frammenti decorati con motivi floreali, che sono stati consegnati alle maestranze attualmente al lavoro sulla cappella di famiglia. Un pezzo in particolare potrebbe essere usato come architrave per il portone principale.
Tra le parti rimaste in loco spiccano un segmento del fusto di una grossa colonna ed un capitello." (1)


"L'idea inizialmente era quella di riciclarli come elementi costruttivi per la Domus, inserendoli magari nel prospetto frontale (cosa peraltro già sperimentata da altri signori nelle loro dimore).
Il progetto finale però non offre molti spunti per il loro riuso, quindi per il momento restano all'interno del cantiere e vengono continuamente spostati da una parte all'altra perché non intralcino i lavori.
Probabilmente, a costruzione ultimata verranno posti in bella vista all'interno della loggia o nel cortile sul retro." (2)

(1) (2) - estratti dal diario del capomastro
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In questo primo post vediamo la nascita del fusto, ricavato da un piccolo parallelepipedo di marmo bianco.

Sfregando il blocco sul foglio di carta abrasiva, elimino poco a poco spigoli e superfici piane, ottenendo un cilindro piuttosto regolare.
Successivamente, realizzo le scanalature verticali usando lateralmente la punta diamantata del Dremel e facendo la massima attenzione a mantenere le righe dritte e parallele.

Lo spazio tra le scanalature deve essere sempre lo stesso, e dato che le distanze sono ottenute ad occhio senza particolari misurazioni, mi ritengo fortunato che l'ultima riga incisa si venga a trovare approssimativamente alla stessa distanza dalla prima.
Il fusto così ottenuto sembra appena uscito dal cantiere, ma non dimentichiamo che stavolta si tratta di realizzare un pezzo antico, che ha già alle spalle qualche secolo di vita.
Quindi, per rendere il tutto più realistico, infierisco sulla colonna con uno strumento metallico, rompendo la regolarità delle scanalature.

Su uno dei due estremi, tagliato in modo regolare, effettuo uno scavo quadrato con un punteruolo e la punta del Dremel. Questa scanalatura in origine veniva riempita di piombo fuso per dare più resistenza alla colonna quando questa era formata da più segmenti (rocchi) sovrapposti.
L'altra estremità invece appare spezzata in modo irregolare.

L'ultimo dettaglio è rappresentato dall'invecchiatura, risolta sporcando la colonna con cemento a presa rapida e ripulendola successivamente con le dita.


A questo punto direi che il frammento di colonna è completato.
Ecco qui di seguito, un paio di immagini scattate durante i suoi spostamenti per il cantiere...



MATERIALI:
marmo, cemento
STRUMENTI:
carta abrasiva, punteruolo, Dremel con punta diamantata
MISURE (in cm):



Costruzione 131: Scala in pietra (3) - copertura parziale

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A distanza di qualche mese, torno ad occuparmi della copertura della scala.
Nel precedente capitolo ho illustrato il modello scelto e la costruzione del primo arco in pietra. Ora, giunto quasi a metà dell'opera, procederò a rifinire e collocare un primo tratto di copertura.


Avrei preferito montare la volta in un unico pezzo, ma la costruzione degli archi va per le lunghe (anche perché nel frattempo le pareti devono crescere di pari passo), impedendomi di fatto l'innalzamento dei muri perimetrali dell'ingresso.
Dato però che in questo momento mi sto occupando anche di quest'ultimo, con l'apertura delle finestre ed il rinfianco delle arcate del portico, risulta di fondamentale importanza che la costruzione delle pareti vada di pari passo con il resto delle strutture.

Opto, di conseguenza, per un montaggio in due fasi della copertura.
Il primo segmento viene completato rifinendo con la carta abrasiva gli archetti finora realizzati (cinque) e smussando lo spigolo interno con la lima curva.



La posa definitiva avviene senza problemi, essendo gli archetti già costruiti e assemblati adattandoli alle pareti della scala.
A questo punto posso avanzare con la costruzione del muro di fondo dell'ingresso, che ingloba al suo interno il primo arco di copertura della scala.


Gli scalini, nel frattempo, hanno raggiunto il livello del piano ammezzato, dove si allineeranno al pavimento dell'ingresso secondario (del quale parlerò in un altro post).
Accanto alla rampa appena conclusa ho già posato la base per la seconda, che continuerà in senso opposto la salita verso il primo piano, sempre mantenendosi all'interno del perimetro della torre.



MATERIALI:
ardesia, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime
MISURE (in cm):
luce (ampiezza arco): 2,5
freccia (raggio interno): 1,3
lunghezza complessiva: 4,2



Costruzione 130: Finestre dell'ingresso (1)

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L'innalzamento delle murature perimetrali comporta la costruzione di nuovi elementi, alcuni dei quali già studiati in precedenza, altri improvvisati sul momento.
E' il caso dell'ingresso, in cui inizialmente avevo previsto di aprire una piccola finestra nel muro esterno per dare un minimo di visibilità agli interni, e che alla fine sarà dotato di due finestre simili situate ai due lati dell'entrata.


Si tratta di aperture poste in posizione molto elevata e prive di battenti, dotate semplicemente di una grata in ferro per impedire l'accesso di eventuali intrusi.
All'esterno appaiono come semplici riquadri, mentre l'interno, più ampio per permettere una maggiore illuminazione, sarà sormontato da un piccolo arco di scarico.


In questo caso la maggiore difficoltà consiste nella realizzazione dei fori per l'inserimento della grata, costruita con il solito fil di ferro vecchio.
Il trapano del Dremel non mi permette di attraversare la pietra viva, e faccio quindi in modo che i fori coincidano con le giunture tra un blocco e l'altro per facilitarmi il compito.


Sui lati invece realizzo delle scanalature verticali che verranno poi riempite con il cemento una volta ultimata la finestra.


L'inserimento dell'architrave sulla muratura esterna viene effettuato ritagliando nei piedritti uno spazio corrispondente alle sue dimensioni. Lavoro questo che si può realizzare a blocchi già incollati con l'uso delle lime.


Per quanto riguarda la seconda finestra (quella sulla parete sinistra dell'ingresso), il procedimento è lo stesso, così come le dimensioni. L'unica differenza è rappresentata dalla posizione, più bassa della precedente di un paio di millimetri.


Lo scopo di questa seconda apertura, come già detto inizialmente non prevista dal progetto, è quello di dare più luce all'ingresso ma anche di offrire un ulteriore scorcio visivo per eventuali scatti fotografici.
Alla fine dei lavori infatti sarà possibile allungare lo sguardo attraverso le due finestre allineate o illuminare gli interni con diverse fonti di luce.


Ora, prima di proseguire oltre la costruzione delle finestre, dovrò iniziare la copertura della scala per poter completare il perimetro murario dell'ingresso...

MATERIALI:
ardesia, colla bianca, fil di ferro arrugginito
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime
MISURE (in cm):
cornice esterna: 1,7 x 1,6
ampiezza interna: 3
spessore muro: 2,5
altezza dal suolo dell'ingresso: 7,5 (sin); 7,7 (dx)