Costruzione 107: Lunetta del portone d'ingresso (2) - Affresco murale

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Ed eccoci arrivati alla realizzazione del primo affresco murale della Domus.

Come accennavo nel post precedente, questo elemento deve avere un forte valore rappresentativo e simbolico atto ad impressionare gli ospiti ma anche chi la Domus la vede solo dall'esterno.
Dopo uno studio del soggetto, che va dal "castelluccio" rappresentato anticamente sulle monete genovesi, al disegno di uno scudo o di uno stendardo famigliare, scelgo di rappresentare la figura di San Giorgio nella classica posa a cavallo mentre trafigge il drago con la lancia.

Questo soggetto, oltre ad essere rappresentativo della religiosità della famiglia, era il simbolo della città, probabilmente fin dall'epoca delle crociate.
L'immagine cui faccio riferimento è quella del gonfalone ufficiale della città, ancora oggi usato durante cerimonie ufficiali e commemorazioni storiche.
Il disegno si adatta facilmente alla lunetta ogivale, come si vede da questa prima bozza fuori scala realizzata su carta.

A questo punto il problema che si pone è di carattere tecnico: come disegnare l'affresco e su quale supporto?
Già da tempo avevo studiato un metodo che consisteva nel realizzare una superficie molto sottile con del gesso bianco per poi dipingerla a tempera o acquerello ed applicarla sul fondo della lunetta con la colla, magari esercitando una certa pressione con le dita per creare delle crepe superficiali...
Il caso però vuole che poco tempo dopo mi  venga a trovare a casa di conoscenti per aiutare nello sgombero dell'appartamento. I muri non sono in buone condizioni e  in alcuni tratti l'intonaco si sta già staccando.

Il resto viene da sé: al mio ritorno a casa ho quanto mi serve per affrescare la cappella sistina in miniatura...
Il materiale è formato da diversi strati di vernice sintetica e quindi piuttosto plastico e resistente, e la superficie ha la consistenza perfetta per poter sembrare un intonaco antico senza ulteriori carteggiature che lo renderebbero eccessivamente lucido.

Su questa base realizzo il disegno a matita, questa volta con le misure precise della lunetta


Per colorare il mio affresco provo inizialmente ad usare colori acrilici piuttosto diluiti, anche se il tono è un po' troppo acceso per i miei gusti. Le dimensioni sono molto ridotte e risulta difficile mantenere il livello di dettaglio del disegno, anche con il nuovo pennello a punta fine acquistato per l'occasione.


Per definire meglio la figura, una volta asciutta la tempera intervengo sui bordi con un pennarello nero. Ciò che ne risulta ha un aspetto abbastanza convincente, ma più che un affresco ricorda un codice miniato su carta o pergamena.


Come spesso accade affrontando la costruzione di nuovi elementi, anche in questo caso non va "buona la prima", ma si rende necessaria una ripetizione di tutto il processo allo scopo di ottenere migliori risultati.
Questa volta userò gli acquerelli invece delle tempere, eliminando inoltre il fregio lungo l'arcata, che interferirebbe con le modanature in pietra.

Il risultato è il seguente:


Stavolta niente ritocchi a pennarello, solo qualche tratto a matita qua e là. Il disegno è meno definito nei dettagli ma ricorda decisamente di più una pittura murale.

Grazie alla resistenza dell'intonaco, posso ritagliare agevolmente l'affresco con le forbici senza che questo si rompa e provare quindi a montarlo sugli elementi in pietra.


 Per comporre definitivamente la lunetta sarà sufficiente completare la struttura ed incollare tutti i pezzi, cosa di cui mi occuperò nel prossimo post...



MATERIALI:
un frammento d'intonaco bianco
STRUMENTI:
acquerelli, tempere, pennarello nero, pastello nero, pennellino a punta fine, matita 0,5 2B, forbici
MISURE (in cm):
3,6 x 2,4
spessore intonaco: < 0,1




2 comments:

Anonimo ha detto...

Dal punto di vista stilistico, questo non assomiglia affatto ad un affresco del 1200. Anche la forma dello scudo, con la punta superiore, risulta sbagliata.

Magari qual cosa del genere sarebbe più idonea:

http://www.iccd.beniculturali.it/medioevosiciliano/index.php?it/130/catalogo-generale/12/

Werner Maresta ha detto...

Io collocherei la Domus nella seconda metà del 1300.
Avevo visto decorazioni di quel tipo, ma mi sembrerebbero più indicate per una chiesa o un convento...
Il S.Giorgio col drago, da quel che ho letto, era una rappresentazione presente già all'epoca sul gonfalone della Repubblica, per questo l'ho scelto.
La versione più "medievaleggiante" che ho trovato è quella che si vede nella prima foto, anche se quello stendardo è di fattura moderna... se però parliamo nello specifico di differenze stilistiche tra l'affresco del '200 e quello del '300, ammetto di non essere del tutto preparato. Dal punto di vista strettamente storico la Domus presenta diverse eccentricità... Cerco di sopperire alle mie mancanze accademiche con la fantasia, e in fondo il Domus project è soprattutto questo, un volo di fantasia...

Comunque è vero, lo scudo mi è "sfuggito": inizialmente aveva una forma più consona, poi rifacendo il disegno l'ho inavvertitamente modificato. Anche se è già collocato posso ancora ritoccarlo, quindi inserirò una postilla al prossimo post con le modifiche!

Grazie per il tuo suggerimento!

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