Costruzione 52: Pavimento in mosaico di ciottoli

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Nel post precedente ho descritto il risseu ligure e la scelta del soggetto che dovrò riprodurre con i sassolini raccolti. Ora è il momento di passare alla pratica e costruire il mio mosaico di ciottoli.

Come già accennato, userò per praticità una tecnica che mi permetterà di lavorare tranquillamente fuori dal cantiere per poi applicare l'acciottolato terminato sul pavimento della loggia.
Nel mosaico questo procedimento prenderebbe il nome di "sistema a rivoltatura". Le tessere vengono collocate a formare il disegno su un supporto provvisorio (solitamente argilla) per poi essere unite sulla superficie con delle garze e una colla solubile in acqua. A questo punto si rimuove l'argilla e si sistema il mosaico nella sua collocazione definitiva. Una volta asciutta la calce o il legante usato per il fissaggio, si rimuovono le bende con acqua tiepida e si riempiono gli interstizi tra le tessere.

Nel mio caso il supporto provvisorio è costituito da plastilina colorata, che ha il vantaggio di non seccare a contatto con l'aria. Su questa base, tagliata delle stesse dimensioni del pavimento che dovrò ricoprire, traccio le linee guida per la posa delle pietre. Poi, sovrappongo alla plastilina una garza a maglia fine, sulla quale incollo uno ad uno i ciottoli.
Alla fine la garza resterà incollata al fondo del mosaico, e mi permetterà di rimuovere la plastilina senza il rischio di perdere pezzi.


Inizio la posa dagli angoli, delimitando così il quadrato interno. Avendo le pietre forme piuttosto diverse tra loro, mi risulta impossibile collocarle in modo ordinato e preciso come nei veri acciottolati. Alcune sono poste di taglio, altre di piatto, curando soprattutto che nessuna risulti troppo visibile e rompa l'uniformità della superficie.

Una volta completata questa cornice, passo a comporre i caratteri della data. Le iniziali (W e M) sono composte da ciottoli di colore giallo, anch'essi presenti nella ghiaia da cui ho recuperato gli altri, pur se in numero molto limitato.


Ora non resta che riempire il quadrato centrale con i ciottoli bianchi. Anche questi hanno forme e sfumature molto varie, ma l'effetto finale è abbastanza convincente.

 
A colla asciutta posso finalmente rimuovere la plastilina, che si stacca piuttosto facilmente, e tagliare via gli eccessi di garza lungo i bordi.


La prima fase della realizzazione del pavimento è completata. Adesso bisogna preparare il terreno sul quale dovrà essere applicato.
Aggiungo alla riempitura della volta uno strato sottile di cemento a presa rapida, che spalmo in parte anche sul retro del mosaico, e procedo alla posa.


Sono momenti cruciali, perché oltre a dover lavorare con una certa velocità, devo fare attenzione a non sporcare troppo il resto delle strutture e a non graffiarmi con il filo metallico che fuoriesce ovunque dai muri e che in più di un'occasione ha già assaggiato la mia carne.
Inoltre devo controllare che il mosaico risulti perfettamente orizzontale e che non ci sia dislivello tra di esso e lo scalino più alto del portico.
In realtà, anche se la cosa non è documentata dalle foto, a cemento già semi-asciutto posso verificare che la presa non è sufficiente ed inserisco un ulteriore strato di colla. Poi esercito una pressione uniforme con la spatola e lascio riposare.


Il giorno successivo, comprovata la resistenza della struttura, passo alla riempitura dei giunti con la boiacca di cemento.


Il mosaico di ciottoli adesso è terminato, salvo una leggera levigatura effettuata più tardi con il Dremel e che dà al pavimento un aspetto parzialmente "consumato", uniformando ulteriormente la superficie.


Ora mancherebbe soltanto qualche ciuffo d'erba tra i ciottoli, ma forse questo è pretendere troppo...

MATERIALI:
sassolini di spiaggia, garza, plastilina, cemento, colla bianca, carta di giornale, righello


STRUMENTI:
pinzette, punteruolo, spatola, pennello, Dremel + disco abrasivo


DIMENSIONI (in cm):
totali 5,7 x 5,7 - ciottoli ± 0,2




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