Costruzione 118: Riempimento del sottosuolo

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Visto che la costruzione della finestra archeologica è ormai completata e che mi sto occupando del fiume sotterraneo, direi che posso iniziare a riempire il resto del sottosuolo innalzando anche il rivestimento esterno in ardesia.

Il riempimento verrà effettuato usando cemento misto a ghiaia, per poi convertirsi a solo cemento nella parte superiore, dove servirà da fondo per la posa delle pietre e dei mattoni di copertura.

Adesso torneranno utili le viti e il filo metallico che avevo inserito nel muro laterale e che assicureranno il sottosuolo al resto della struttura.


Della parte posteriore mi occuperò in seguito con la costruzione della finestra stratigrafica. Ma quella la vedremo nel prossimo post.
Ora procediamo alla chiusura definitiva della finestra archeologica, incollando il vetro prima alla metà inferiore del rivestimento per poi inserire la parte superiore.



In questo modo l'interno della camera sotterranea risulterà definitivamente sigillato e si eviterà l'infiltrazione di polvere. Questo primo incollaggio verrà poi integrato con l'inserimento di altra colla per renderlo più uniforme
Una volta asciutta, la colla risulterà comunque trasparente e il suo impatto visivo sarà minimo.
Facendo un salto avanti nel tempo, ecco l'aspetto della finestra immediatamente dopo la rifinitura del bordo:


La chiusura del rivestimento prosegue nella parte anteriore del vicolo con pezzi di dimensioni più piccole, circondando l'imbocco del corridoio sotterraneo.


Nel raggiungere il livello stradale, invece, sarà necessario rispettare la stessa diagonale data dalla pendenza del vicolo, che sarà poi coperto da una scalinata in pietra e mattoni.
Per tagliare le lastre in modo pulito mi affido al disco diamantato del Dremel, anche se poi effettuo ulteriori ritocchi manualmente con lime e carta abrasiva.


Visto che la superficie esterna è già quella definitiva, con l'uso di un po' di Das mi occupo di rifinire anche il profilo dei muri e della volta in mattoni, che risultano piuttosto irregolari.
Da quando ho costruito quel tunnel saranno passati due anni e all'epoca non avevo idea di come avrei rifinito il perimetro. Anche le lastre di ardesia le recuperai solo diverso tempo dopo...


A questo punto del lavoro mi prendo lo sfizio di collocare la Domus sulla bilancia per avere un'idea del suo peso: 20Kg giusti. L'ultima volta che l'avevo pesata era intorno ai 15Kg, ma mancava ancora tutto il sottosuolo e parte della muratura.
Quello del peso, nel prossimo futuro potrebbe diventare il mio maggior problema. Nella parte superiore i materiali saranno più leggeri e i muri più sottili, ma la torre sarà comunque interamente in pietra e vorrei evitare che l'edificio nel suo complesso pesasse più di 50Kg.
Forse studierò un sistema per rendere la torre "smontabile" nella sua metà superiore, ma è decisamente presto per pensarci.


Ora, approfittando della momentanea assenza della Domus, ripulisco il tavolo di lavoro e mi preparo ad eseguire un'indagine stratigrafica del terreno...

MATERIALI:
ardesia, cemento, ghiaia, colla bianca, viti in acciaio, filo metallico, vetro, das
STRUMENTI:
carta abrasiva, seghetto, lime, Dremel, spatolina, paletta, spugnetta
MISURE (in cm):
lunghezza del vicolo (dall'angolo dell'edificio): 13,7
spessore del rivestimento: 0,6
diametro finestra archeologica: 6




Construcción 20: Acabado de las bóvedas

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Como ya ha ocurrido para el suelo y los muros, la construcción de las bóvedas también pasa por una fase de acabado y relleno de las juntas.
Tras haber recortado las piezas para que encajen perfectamente en el espacio donde deberán ser colocadas, preparo la lechada con cemento y agua y la aplico sobre todo el intradós de la bóveda.
Luego, antes que el cemento se seque del todo, voy quitando los excesos con un pagno húmedo.


Los últimos retoques los voy dando con el papel de lija. El resultado final sobre la primera bóveda es el que se ve en la foto de abajo.
Las imágenes anteriores se refieren a la bóveda con trampilla enmarcada en piedra, pero el procedimiento es exactamente el mismo.


Mientras, voy subiendo los muros de la cantina siguiendo la curva de las bóvedas (exagero un poco en exceso, pero ya recortaré las curvas con más precisión).
Entre una curva y otra coloco los marcos de piedra que servirán de base para las mismas bóvedas...







Construcción 19: Bóveda con trampilla enmarcada en piedra

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Tercera bóveda, otra vez diferente de las anteriores (1 y 2).

El aspecto no se aleja mucho de la bóveda con trampilla ya realizada, pero cambian en parte los materiales y su función. Mientras la primera tiene por objetivo la conexión entre el almacén y la cantina, ésta, dotada de una trampilla más pequeña, se situa en las inmediaciones de la cisterna y está estudiada para facilitar el abastecimiento de agua evitando el uso de las escaleras.

Su construcción ha sido un poco tormentada, ya que a trabajo terminado he podido verificar que la forma en que la había construido era incorrecta. Por lo tanto se ha hecho necesaria una intervención drástica.


En esta primera secuencia de fotos se puede observar la primera versión de la bóveda. Los ladrillos están colocados como en una bóveda de arista simple, con la diferencia que en su centro he colocado un anillo de mármol blanco para enmarcar el orificio.
En un primer momento esta solución me parecía eficaz, aunque esteticamente no me convencía mucho. No me parecía haber visto nunca una bóveda realizada de esta manera, y comparándola con fotos encontradas en internet he podido averiguar lo que no funcionaba. En una bóveda de arista, el punto due mayor fuerza que permite a la estructura sujetarse por si sola una vez terminada es representado por la clave, una piedra o ladrillo que puede tener un tamaño incluso mayor que los demás. Sin esta resistencia central la bóveda podría colapsar, cediendo a las solicitaciones del piso superior.
Es lo que probablemente lo que ocurriría a la bóveda de arriba.

¿Cómo puedo remediar a este problema? Bueno, simplemente dando un paso atrás y haciendo que el mismo anillo de piedra actue de clave y sea sujetado a la vez por la estructura de ladrillos.


Para hacer esto voy recortando la parte central de la bóveda. Luego, sobre un soporte ligeramente convexo (el pómulo de un cajón) voy colocando alrededor de la circunferencia de mármol más filas de ladrillos, hasta alcanzar el marco cuadrado.


Voy pegando las dos piezas obtenidas y rellenendo las esquinas con más ladrillos, siempre siguiendo le disposición circular de la trampilla. Y aquí está la bóveda con trampilla redonda enmarcada en piedra. A menos de calamidades naturales imprevisibles, esta vez no me caerá encima cuando baje a la cisterna a por agua...


(Si están pensando que por su tamaño reducido la bóveda no habría caído igualmente, no entienden un aspecto fundamental de este proyecto: cuando la casa esté terminada, yo me iré a vivir en ella, créanlo o no).



Costruzione 117: Fiume sotterraneo (2) - pareti e volte

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La costruzione del tunnel sotterraneo prosegue con l'ampliamento del letto di pietre e l'innalzamento dei muri.
Anche questi inizialmente saranno costituiti da pietre di fiume, mentre nella parte superiore verranno sostituiti da mattoni.


I primi mattoncini vengono inseriti ad altezze differenti per dare al muro un aspetto più irregolare. Crescendo in altezza si ricongiungeranno poi in corsi regolari fino alla base della volta.
Precedentemente ho rimosso alcune pietre piccole dal greto del fiume per sostituirle con una di maggiori dimensioni che sporgerà da una parete dando più movimento all'insieme.


Circa a metà del tunnel si trova il tubo di alluminio che farà da passante per la torcia della cantina. In quel punto quindi la volta del tunnel non potrà essere molto alta.
Per dissimulare la sua presenza decido di appoggiarlo su un piccolo arco, utilizzando alcuni pezzi già incollati per un arco di prova (poi scartato) per la copertura della scala in pietra.
In questo modo la lunga volta sarà divisa in due segmenti separati, facilitando in parte la sua costruzione.



Dopo aver innalzato il muro più interno, tocca a quello esterno. Qui il lavoro risulta leggermente più difficile a causa della poca visibilità, ma ormai le mie maestranze sanno il fatto loro e in breve la costruzione dei muri viene completata.

Adesso si passa alla costruzione della volta.

Dovendo seguire esattamente il profilo del tunnel (che è leggermente curvo) non potrò montarla su un supporto isolato, ma la posa dei mattoncini andrà eseguita in loco, mantenendo comunque i pezzi separati dai muri sottostanti.
Per questo stendo un foglio di cellophane sul tunnel, collocando su di esso dei supporti di cartone leggermente inumiditi per fargli assumere la corretta curvatura.


Su questa base andrò costruendo il primo segmento della volta, lasciando un vuoto in corrispondenza del condotto laterale la cui costruzione è già iniziata con la posa del canale di scolo nella parete .
Questo canale si unisce al tunnel principale nella parte finale, proveniente forse da qualche fognatura o da un rivo di minore portata.


Ecco l'interno del tunnel parzialmente coperto:


Completata la prima volta seguo lo stesso procedimento con la seconda.



Mentre questa si asciuga costruisco anche una piccola arcata di copertura per il condotto laterale, che fisso con un po' di colla alla volta principale per poi rifinire gli interni in un secondo momento.


Una volta rimossi i supporti in cartone e il cellophane, il tunnel diventa accessibile e posso invitare il committente a dare un'occhiata in prima persona...



MATERIALI:
ardesia, das, colla bianca, colla mastice, sassi di fiume, cartone, cellophane
STRUMENTI:
pinzette, carta abrasiva, spatolina, lima
MISURE (in cm):
lunghezza delle volte: 13,2 - 15,6
ampiezza: 3
altezza dall'imposta: 1,8



 
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