Costruzione 25: Inferriate in ferro battuto

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Nei sotterranei della domus non può certo mancare una cella di sicurezza dove rinchiudere gli eventuali nemici catturati o qualche membro ribelle della famiglia.
Sotto una delle volte a crociera ho ricavato uno spazio quadrato, addossato ad una parete di pietra, che chiuderò con inferriate e un piccolo cancello. Le sbarre verranno poi fissate su tutti i lati (pavimento, soffitto, pilastri).


Inizio a tagliare le sbarre di ferro, utilizzando un filo metallico vecchio ma non ossidato.
In un primo momento pensavo di realizzare le inferriate posizionando solo sbarre verticali, rinforzate da una o due orizzontali in legno. Il risultato (visibile nella foto in alto) poteva sembrare convincente ad una prima occhiata, ma non aveva per nulla un aspetto medievale. Una breve ricerca su internet confermò questa mia sensazione, facendomi così cambiare progetto in corso d'opera (come al solito).


Decido di cambiare il filo metallico grigio per il vecchio fil di ferro raccolto in diverse occasioni ed in parte già usato nella costruzione del cancello.
Dopo aver verificato che le sbarre si possono deformare con una leggera battitura ed incrociare a formare un reticolo, mi rendo conto che avrei bisogno di una superficie dura sulla quale dare i colpi con il martello, possibilmente senza distruggere le piastrelle del pavimento o torturare le orecchie dei vicini con rumori molesti.
Provo su un pezzo di granito, ma dopo i primi colpi questo si spezza a metà. Inoltre la pietra non è perfettamente liscia e assorbe in parte il colpo, rovinando la patina esterna del ferro.
Quando già dispero di trovare la base giusta, ecco che viene in mio aiuto la granada! O meglio, il melograno simbolo di Granada, che viene riprodotto praticamente ovunque nell'arredo urbano della città. Tempo fa, approfittando di un cantiere aperto, portai a casa la testa di un paracarro in ghisa per poi inserirlo nel mio Rumentaio. Poi rimase parcheggiato sul terrazzo...
Adesso ho deciso che quella sarà la mia incudine!


Il montaggio delle prime sbarre risulta un po' difficoltoso. Lavorando a mani nude, senza morsetti o altri accorgimenti, i pezzi tendono a muoversi e piegarsi in tutte le direzioni. Una volta però che si sono intrecciate tra loro le prime tre file verticali e orizzontali la struttura si auto-sostiene, rendendo inutile l'applicazione di qualsiasi colla. Questo infatti era uno dei motivi che mi avevano fatto propendere in un primo momento per la cancellata a sbarre verticali.
I colpi di martello sulle giunture appiattiscono l'intreccio, dandogli un aspetto più simile alle vere inferriate.
Certo, lavorando a caldo si otterrebbe un effetto migliore, ma non ho a disposizione una fonderia e quindi mi accontenterò!


Finita la prima inferriata, è la volta della seconda e della terza. Le misure dovrebbero essere le stesse per tutte e tre, con la differenza che in una di esse andrà aperto lo sportello d'accesso. In realtà la spaziatura delle sbarre risulta diversa da una all'altra, ma visto che andranno montate sui diversi lati della "gabbia" senza allacciarsi direttamente tra loro, possono andare bene anche così.


E adesso tocca allo sportello...



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