Come avevo anticipato nella prima parte, prima del montaggio definitivo procedo alla modifica degli elementi interni alla lunetta, eliminando le incisioni sulle modanature.
In un volume del Poleggi (1) che ho avuto modo di consultare in biblioteca, le suddette modanature vengono definite ghiere poligonali. Mi adeguo quindi alla nomenclatura "ufficiale".
La struttura della lunetta adesso è completa e posso procedere al montaggio dei vari pezzi: prima di tutto l'arco bicolore e il fondo. Poi, dopo aver riempito i giunti con la solita boiacca di cemento, è la volta dell'intonaco affrescato e delle ghiere.
Nel frattempo porto avanti la costruzione di un arco ribassato in pietra che chiuderà il vano porta combaciando con il lato interno della lunetta. Il supporto in cartone è lo stesso usato per l'arcata maggiore dei beccatelli e per gli archi del vano di servizio.
Una volta fissato il tutto con la colla, posso finalmente ammirare il portone d'ingresso coronato dalla sua lunetta.
E a quanto pare non sono il solo.
I passanti incuriositi si voltano a guardare l'affresco e alcuni sostano nel portico per osservarlo nei dettagli. Uno di questi, con cui ho occasione di scambiare due chiacchiere, obietta che la forma dello scudo non sia quella ortodossa. Evidentemente è uno che se ne intende, quindi decido di dargli retta ed apportare alcune piccole modifiche al disegno.
E a quanto pare non sono il solo.
I passanti incuriositi si voltano a guardare l'affresco e alcuni sostano nel portico per osservarlo nei dettagli. Uno di questi, con cui ho occasione di scambiare due chiacchiere, obietta che la forma dello scudo non sia quella ortodossa. Evidentemente è uno che se ne intende, quindi decido di dargli retta ed apportare alcune piccole modifiche al disegno.
Il vantaggio di aver realizzato io stesso l'affresco senza rivolgermi ad un maestro proveniente magari da un'altra città, è appunto quello di poter ritoccare il lavoro in qualsiasi momento.
In questo caso è sufficiente la punta del cutter per alterare il profilo dello scudo e rivedere la forma della croce.
MATERIALI:
ardesia, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, spatolina, supporto in cartone
MISURE (in cm):
ampiezza arco ribassato:
profondità:
spessore:
MATERIALI:
ardesia, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, spatolina, supporto in cartone
MISURE (in cm):
ampiezza arco ribassato:
profondità:
spessore:
(1) - "Una città portuale del medioevo - Genova nei secoli X-XVI" - Luciano Grossi Bianchi / Ennio Poleggi - Sagep Editrice, 1980
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