Documentazione: volta a crociera

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La volta a crociera è formata dall'intersezione di due volte a botte, e veniva spesso utilizzata per la copertura di ambienti sotterranei o nei piani bassi degli edifici.
La maggior parte delle strutture voltate genovesi era realizzata in mattoni, mentre solo una piccola percentuale era costruita in pietra o in muratura mista.
A differenza di quanto si usava fare in altri ambiti, a Genova i mattoni usati per la costruzione di archi e volte non venivano sagomati a cuneo per seguire la curvatura, ma detta forma era ottenuta con l'inserimento (minore sul lato interno della volta e maggiore su quello esterno) della calce di giunzione tra i mattoni, ed eventualmente con scaglie e mattoni rotti a rinforzo della struttura.
Nella mia riproduzione, dovendo lavorare su dimensioni molto piccole, ho preferito facilitare la curvatura della volta assottigliando i mattoncini su un lato.

 Esempi di volte a crociera in mattoni

La costruzione delle volte (di qualsiasi tipologia esse fossero) richiedeva la precedente realizzazione di strutture lignee di supporto, dette centine (ma che a Genova prendevano il nome di ceitri) delle quali si occupava il mastro bancalaro, autore di tutte le opere in legno del cantiere, fisse o provvisorie.
Terminata la posa dei mattoni e della calce, la volta poteva auto-sostenersi. Le centine venivano quindi rimosse ed eventualmente riutilizzate.


Spesso le centinature erano costruite in modo da facilitare questo riutilizzo, e prevedevano l'inserimento di meccanismi che ne facilitavano la rimozione. Nell'immagine in basso si può vedere il metodo più semplice per disarmare le volte, ovvero montando la struttura su sacchi di sabbia che venivano poi svuotati.


In epoca medievale, comunque, le centine non venivano quasi mai appoggiate a terra, ma direttamente sui pilastri di sostegno o sulle cornici in pietra che sporgevano in parte dalla muratura, visibili per esempio nel loggiato della Commenda di S.Giovanni di Pré.

Nelle foto in basso, scattate da me durante una recente passeggiata per il centro storico, si possono osservare la loggia inferiore della suddetta Commenda, e una volta di un basso della stessa via Pré, nella quale è perfettamente visibile la tessitura dei mattoni, peraltro piuttosto disordinata nella parte centrale.
Devo aggiungere che quest'ultima foto ho potuto scattarla nonostante la maleducazione del proprietario, forse troppo abituato a sbraitare a monosillabi ai frequentatori del suo locale (adibito a call-center).




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