Materiali: DAS

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Era mia intenzione fin dall'inizio realizzare la mia domus impiegando materiali il più possibile corrispondenti a quelli usati realmente in edilizia. Pensavo quindi di fabbricare i mattoni con l'argilla e successivamente cuocerli.
Quasi subito però mi  resi conto delle difficoltà che comportava una simile scelta. L'argilla per cuocere ha bisogno di temperature altissime che non possono essere assolutamente raggiunte con il forno di casa, e affrontare la spesa di un forno professionale solo per cuocere qualche mattoncino mi sembrava piuttosto azzardato...

Come seconda scelta, pensai al fimo. Avevo sentito parlare molto di questo materiale, che può essere cotto in forno a basse temperature e che viene venduto in vari colori, tra cui il terracotta.
L'unico dubbio riguardava l'opportunità o meno di usare il forno di cucina, in quanto secondo alcuni, questo tipo di sostanza rilascerebbe particelle tossiche durante la cottura e si renderebbe quindi necessaria  dopo ogni uso una pulizia approfondita del forno. Inoltre è un materiale che in grandi quantità risulta certamente più caro dell'argilla.

La scelta finale cadde su un materiale che già conoscevo, ma che fino a quel momento non avevo ancora preso in considerazione: il DAS.
Un commesso di un negozio di bricolage e modellismo me ne consigliò l'uso dopo che io gli ebbi spiegato nel dettaglio per cosa mi serviva, e decisi di provare.
Acquistai due confezioni da mezzo chilo color terracotta (gli altri sono il bianco e il grigio) e feci la mia prova.

Il DAS non necessita cottura, ed è quindi molto più facile da gestire. L'unico problema è che asciuga molto velocemente e, anche se in fase di lavorazione può essere inumidito con un po' d'acqua, non bisogna tardare troppo a dargli forma, se non si vogliono rischiare brutte crepe.



6 comments:

Anonimo ha detto...

ciao sono un ragazzo che vuole costruire una stalla ma non so come fare le tegole in scala, perché quelle che si comprano costano un occhio dalla testa, potresti darmi qualche dritta su come fare le tegole in das?? grazie

Werner Maresta ha detto...

Eh, bella domanda! Io alle tegole non ci sono ancora arrivato (e di questo passo chissà quando ci arriverò). Però mi sono posto il problema e qualche metodo per riuscire a produrre tegole in serie si può escogitare... ad esempio stendendo una sfoglia di das e tagliandola poi in striscioline della larghezza desiderata. Le "fettuccine" così ottenute andrebbero poi tagliate in rettangolini e sistemate su un lungo stecco di legno, tipo quelli degli spiedini, per renderle leggermente curve. Una volta asciutte andrebbero limate per aggiustarne la forma...

Certo, in questo modo le due curvature risulterebbero uguali, mentre in realtà le tegole ne hanno una più larga e una più stretta per potersi sovrapporre. Magari puoi provare a rimuoverle quando ancora non sono del tutto secche e allargare un po' la curva inferiore... oppure trovare un supporto adeguato che ti permetta di dargli quella forma.

Fai un po' di prove, vedrai che alla fine qualcosa viene fuori!
Buona fortuna ;)

Anonimo ha detto...

Ciao, ho da pochissimo scoperto questo blog e quindi questo tuo incredibile progetto e ne sono rimasto impressionato. Ti faccio tantissimi complimenti per l'immpressionante opera che stai realizzando e vorrei approfittare per chiederti un consiglio: quando dai la boiacca sui muri per rienpire le fughe, il das non assorbe il composto? Io sto organizzandomi per fare i mattoni in scagliola (...o gesso) colorandolo prima con terre coloranti e ho il dubbio che in quel modo il mattone assorba la boiacca e quindi cambi colore?! L'altra opzione era riempire le fughe con una siringa...!! Concludo: Das è "impermeabile"?

Grazie mille e Buon lavoro!

Bye
Luca

Werner Maresta ha detto...

Ciao Luca e benvenuto!
Il Das è assolutamente poroso e teme l'umidità (anche per questo di solito viene verniciato a lavoro finito). La boiacca però non mi crea grandi problemi, prima di tutto perché faccio in modo che non risulti troppo liquida e poi perché tarda pochissimo a seccare. Per facilitarne l'asciugatura rimuovo subito gli eccessi con una spugnetta.

Attualmente sto per cimentarmi nella realizzazione di mattoncini in argilla, che non presenterebbero quel problema. Se la mia prova avrà successo le dedicherò sicuramente un nuovo post.

In bocca al lupo con il tuo lavoro e fammi sapere poi come va con la scagliola!

Werner

Anonimo ha detto...

Ciao, grazie per la velocissima risposta, appena avrò fatto qualche prova concreta condividerò sicuramente la mia esperienza.
Visto che parli di mattoni in argilla, potrebbe interessarti l'opera di questi altri "muratori": http://www.amc-chiaravalle.org/index.html (nel frame laterale dx c'è il link alla costruzione dell'Abbazia), appena più nel dettaglio è l'allegato http://www.amc-chiaravalle.org/download/Storia_Plastico.pdf dove trattano dell'argilla e dello stampo per i mattoni.
Buona serata!!

Bye
Luca

Werner Maresta ha detto...

Davvero molto interessante il sito e il lavoro realizzato per la costruzione dell'abbazia. Grazie di avermelo segnalato!

W.

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