Prima di occuparmi nuovamente del prospetto destro (quello che separa l'interno del fondaco dal cortile), devo spendere due parole per giustificare le mie prossime scelte costruttive.
Fin dal progetto iniziale avevo in mente di dotare il fondaco di un argano o carrucola che permettesse la movimentazione verticale delle merci tra i sotterranei, il piano terreno ed il piano ammezzato.
Tuttavia, il disegno di questo attrezzo non era ancora ben definito e una volta terminata la costruzione della botola mi resi conto che l'ubicazione dell'argano veniva complicata dalla presenza di altri elementi e da problemi oggettivi di spazio.
Dopo una lunga serie di bozzetti e disegni nei quali la struttura si andava complicando sempre più (qui se ne vede solo una parte, già che per comodità cancellavo e ridisegnavo il progetto più volte sullo stesso foglio), decisi di tornare agli elementi di base, evitando strutture complesse e vagamente leonardiane.
Il braccio orizzontale in legno si innesta nel muro sostenuto da un palo obliquo che poggia a sua volta su una mensola in pietra. L'estremità del braccio, dotata di una puleggia che permette lo scorrimento della corda, cade esattamente al centro della botola sottostante.
Più in basso, la corda si avvolge attorno ad un rocchetto cilindrico dotato di leve laterali, che può essere azionato a braccia da uno o due uomini.
Non potendo sfruttare la parete di fondo, lasciata aperta per dare
visibilità agli ambienti, gli elementi dell'argano devono per forza di
cose essere montati sulla parete laterale. Questa però, si trova
troppo vicina alla botola per poter disporre dello spazio sufficiente. Il risultato è che la costruzione della carrucola, ipotizzata mesi e mesi fa, viene rimandata a quando la parete avrà raggiunto il livello del piano ammezzato.
Cioè, adesso.
Nel frattempo, lo studio della parete laterale mi porta all'arricchimento del prospetto con elementi decorativi quali colonnine e archetti, e all'apertura di una piccola monofora per interrompere la monotonia del muro e dare luce all'interno del fondaco.
Quando riprendo gli studi dell'argano ho quindi serie difficoltà a conciliare questi nuovi elementi con la presenza dell'attrezzo. Inoltre lo spazio a disposizione continua ad essere insufficiente, e l'unica soluzione sembra essere lo "sfondamento" della parete per poter alloggiare la strumentazione.
Questo altererebbe l'aspetto esteriore dell'edificio e rovinerebbe il disegno che già avevo assunto come definitivo... a meno che...
A meno che tutta la parete non risulti spostata verso l'esterno, facendo così guadagnare agli interni lo spazio necessario per il sistema di manovra dell'argano.
Per fare questo si rende necessario l'inserimento di strutture in aggetto simili a quelle che si trovano alla sommità di torri e castelli, con mensole in pietra ed archetti che sostengano le parti sporgenti dell'edificio.
Anche in questa occasione realizzo diversi disegni cercando di visualizzare le diverse soluzioni al mio problema e riuscendo alla fine a conciliare il precedente progetto con le nuove esigenze strutturali. Il risultato sarà un cambio di posizione della scala che sale dal cortile al piano ammezzato, ma essendo questa una parte la cui costruzione resta soltanto ipotizzata, potrò prendere in considerazione eventuali modifiche una volta che mi dovessi occupare realmente della sua realizzazione.
Terminata la fase di studio, è finalmente arrivato il momento di iniziare la costruzione dei beccatelli in pietra e mattoni...
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