Progetto: Sviluppo di un complesso abitativo (1)

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Una volta definito a grandi linee quale sarà l'aspetto della Domus, la curiosità e l'accumularsi della documentazione mi spingono ad immaginare un possibile contesto abitativo in cui potrebbe trovarsi l'edificio.
Come già detto, i palazzi di questo tipo non sono mai completamente isolati dal resto dell'abitato ma fanno parte di un complesso di costruzioni, spesso riconducibili ad una singola famiglia o gruppo e circoscritti a zone precise della città. In alcuni casi queste enclavi private controllano le principali vie di passaggio e di accesso al porto, assumendo quindi una grande importanza strategica ed economica.

Allargando il campo attorno alla Domus potremmo trovare quindi altri edifici, magari più bassi e di costruzione precedente, che alloggiano botteghe, magazzini e gli alloggi degli stessi artigiani che vi lavorano. Oppure casette a schiera che i proprietari affittano ad altri cittadini.
Una caratteristica comune nelle Domus dell'epoca, però, è rappresentata dalla torre. Genova nel XIII° secolo arriva a contarne una sessantina, anche dopo i vari editti che ne limitano altezza e uso.

La mia primissima ipotesi di un "complesso" si basa su una precedente versione della facciata ed affianca alla Domus originale un altro edificio più basso ed una torre merlata in posizione più arretrata.
Queste costruzioni completerebbero l'isolato affacciandosi su un vicolo laterale simile a quello già progettato.

Le nuove strutture andrebbero costruite su una base in cemento analoga a quella realizzata per l'attuale lavoro e si collegherebbero a quelle preesistenti mediante semplice accostamento, studiando quindi la corrispondenza da un blocco all'altro di aperture e passaggi che le metterebbero in comunicazione.
In questo modo per esempio, dall'edificio principale sarebbe possibile accedere alla torre collocando una porta sul retro di ogni piano, e le cucine potrebbero trovare posto nel piano superiore della nuova dipendenza.
Ai piani inferiori, invece, si situerebbero le stalle e l'armeria, che altrimenti non troverebbero posto all'interno della casa di famiglia, e magari fungerebbero come estensione del magazzino principale.


Si tratta ovviamente di un volo di fantasia, dato che nel momento in cui realizzo questa bozza mi trovo ancora a costruire i sotterranei del primo edificio (!). 
Pian piano però va facendosi strada l'idea che il progetto della Domus potrebbe non limitarsi ad un singolo edificio, ma includere varie strutture facenti parte di un unico complesso abitativo...

(QUI la seconda parte)



2 comments:

Nicola Aloe' ha detto...

Ciao
Inizialmente non avevo capito si trattasse di un unico proggetto e unico realizzatore.
Devo farti i complimenti per il bellissimo lavoro che stai portando a termine.
Per leggere il tutto di questo blog sicuramente nè avrò per qualche settimana.
Non sò sè hai postato i disegni dei prospetti con la pianta.
Complimenti davvero ti seguirò sino alla fine

Werner Maresta ha detto...

Grazie dei complimenti!
"Portare a termine" è una frase impegnativa, io mi accontenterei di portarlo "avanti".
Se vorrai seguirmi però sarai il benvenuto, l'obiettivo è già più vicino di quando iniziai il progetto quasi 4 anni fa! ;)
W.

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