Esattamente un anno fa, in alcune bancarelle natalizie, facevo diversi acquisti che sapevo mi sarebbero tornati utili per l'arredamento della Domus.
Alcuni di essi ho già avuto modo di usarli, come ad esempio le botti per il vino. Altri invece attendono il loro momento chiusi nei sacchetti.
Tra questi si trovano anche una serie di anfore in terracotta che avevo minuziosamente selezionato tra le tante in esposizione. La maggior parte delle miniature in vendita, infatti, presenta dimensioni non compatibili con quelle della Domus, essendo questa realizzata in scala 1:50. Tutto è molto più piccolo di quanto non sembri osservando le foto, e chi ha avuto occasione di vederla dal vero è rimasto spiazzato dalle sue ridotte dimensioni.
Ma come stavo dicendo, ho scelto alcune anfore di diversa forma con l'idea di creare un angolo dispensa nei sotterranei. Qui, lontano dalla luce e dalle temperature esterne, possono essere immagazzinate le scorte alimentari della casa o altri prodotti destinati al commercio (non dimentichiamo che siamo in una città portuale e che i padroni di casa sicuramente svolgono un'attività commerciale e possiedono magari una propria flotta di navi da carico).
Dopo aver scelto quale sarebbe stato il suddetto angolo, ho fatto alcune prove di posizionamento e preso dall'entusiasmo ho scattato varie foto. Ecco le migliori:
Come ho già detto sono solamente prove e la struttura della cantina era ancora incompleta, ma la luce era davvero irripetibile e ho deciso di pubblicarle ugualmente.
Adesso passiamo però alla realizzazione definitiva dell'angolo dispensa.
Per prima cosa devo fabbricare dei coperchi per le anfore, e decido di usare materiali differenti per i due diversi modelli. Quelle grandi verranno chiuse con coperchi rotondi realizzati in das, utilizzando ritagli di materiale già secco, mentre le anfore piccole avranno dei veri e propri tappi in sughero.
Poi, con la canapa già usata in precedenza per la prigione, preparo un pagliericcio che sistemo sul pavimento, e vi appoggio sopra le anfore, questa volta nella classica disposizione ad incastro usata anche sulle navi per risparmiare spazio.
Il lavoro sembra già concluso, invece la parte difficile inizia adesso.
All'interno della Domus nessun elemento potrà restare libero perché, in caso di spostamenti , quando la struttura sarà chiusa risulterebbe impossibile rimediarvi.
Le anfore quindi andranno incollate una ad una, facendo però attenzione a non lasciare sbavature di colla visibili dall'esterno. I principali punti dai quali si potrà osservare l'angolo dispensa sono la terza arcata del fondo e il tunnel sotterraneo. In modo parziale, comunque, saranno visibili anche dalle altre aperture, incluso il lucernario.
Dopo averle rimosse facendo attenzione a non alterarne la posizione, ricolloco le anfore applicando la colla di volta in volta nelle zone meno visibili e rimuovendone gli eccessi. Per assicurarmi che l'incollaggio sia definitivo do anche una spruzzatina di colla spray sulle anfore e sul pagliericcio, ottenendo un involontario effetto ragnatela. Di breve durata, purtroppo, ma molto interessante.
A questo credo ormai che l'opera sia conclusa e mi accingo a dedicarmi ad altro, quando un movimento furtivo nei pressi delle anfore attira la mia attenzione. Mi avvicino all'arcata laterale per dare un'occhiata all'interno, e con mia sorpresa ecco cosa vedo:
Avrei dovuto aspettarmelo. Come poteva passare inosservata una dispensa così ben fornita in un cantiere ancora aperto? In qualche modo dovrò cercare di porre rimedio a questa situazione.
Se solo ci fosse in giro un gatto...
Dopo aver scelto quale sarebbe stato il suddetto angolo, ho fatto alcune prove di posizionamento e preso dall'entusiasmo ho scattato varie foto. Ecco le migliori:
Come ho già detto sono solamente prove e la struttura della cantina era ancora incompleta, ma la luce era davvero irripetibile e ho deciso di pubblicarle ugualmente.
Adesso passiamo però alla realizzazione definitiva dell'angolo dispensa.
Per prima cosa devo fabbricare dei coperchi per le anfore, e decido di usare materiali differenti per i due diversi modelli. Quelle grandi verranno chiuse con coperchi rotondi realizzati in das, utilizzando ritagli di materiale già secco, mentre le anfore piccole avranno dei veri e propri tappi in sughero.
Poi, con la canapa già usata in precedenza per la prigione, preparo un pagliericcio che sistemo sul pavimento, e vi appoggio sopra le anfore, questa volta nella classica disposizione ad incastro usata anche sulle navi per risparmiare spazio.
Il lavoro sembra già concluso, invece la parte difficile inizia adesso.
All'interno della Domus nessun elemento potrà restare libero perché, in caso di spostamenti , quando la struttura sarà chiusa risulterebbe impossibile rimediarvi.
Le anfore quindi andranno incollate una ad una, facendo però attenzione a non lasciare sbavature di colla visibili dall'esterno. I principali punti dai quali si potrà osservare l'angolo dispensa sono la terza arcata del fondo e il tunnel sotterraneo. In modo parziale, comunque, saranno visibili anche dalle altre aperture, incluso il lucernario.
Dopo averle rimosse facendo attenzione a non alterarne la posizione, ricolloco le anfore applicando la colla di volta in volta nelle zone meno visibili e rimuovendone gli eccessi. Per assicurarmi che l'incollaggio sia definitivo do anche una spruzzatina di colla spray sulle anfore e sul pagliericcio, ottenendo un involontario effetto ragnatela. Di breve durata, purtroppo, ma molto interessante.
A questo credo ormai che l'opera sia conclusa e mi accingo a dedicarmi ad altro, quando un movimento furtivo nei pressi delle anfore attira la mia attenzione. Mi avvicino all'arcata laterale per dare un'occhiata all'interno, e con mia sorpresa ecco cosa vedo:
Avrei dovuto aspettarmelo. Come poteva passare inosservata una dispensa così ben fornita in un cantiere ancora aperto? In qualche modo dovrò cercare di porre rimedio a questa situazione.
Se solo ci fosse in giro un gatto...