Costruzione 29: Arcate in pietra e mattoni

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Le volte e gli archi in pietra, o in apparato misto di pietra e mattoni, erano per lo più ai piani bassi o seminterrati (volta della cisterna, delle cantine, di cucine e dispense, di magazzini...).¹

Le due immagini a sinistra, rappresentano diverse tipologie di arco riscontrabili negli edifici genovesi. Il primo, appartenente ad un palazzo di via Macelli di Soziglia, è realizzato interamente in mattoni; Il secondo, che si trova nel Magazzino del Sale in via del Molo, alterna mattoni e blocchi di pietra nelle fasce laterali, dando più resistenza alla struttura ma allo stesso tempo svolgendo un ruolo decorativo.

Non credo che questo tipo di arco fosse molto comune, in genere le strutture in pietra che non si trovavano in facciata o nei piani nobili non erano formate da blocchi squadrati, ma da pietre dalla forma irregolare e di diverse dimensioni incastrate tra loro. Questa tecnica, denominata "a scapoli e tocchetti", si diffuse maggiormente in epoche più recenti, quando le facciate incominciarono ad essere intonacate e dipinte. Venne utilizzata quindi anche per i muri perimetrali, spesso accompagnata all'uso del mattone intorno alle aperture e nelle parti in cui si richiedeva maggior precisione.

L'aspetto decorativo però è stato quello che mi ha portato a scegliere questo secondo modello per la costruzione di due delle arcate sotterranee della Domus. Per la precisione, quelle in linea con la porta laterale.
Questa zona, più ampia, dei sotterranei, sarà adibita appunto a cantina e magazzino/dispensa.


La pietra da me usata è la stessa ardesia delle arcate in pietra, e va a sostituire quelli che nella realtà sarebbero blocchi di calcare marnoso, una roccia molto usata in edilizia nell'ambito genovese per la sua facile reperibilità e ottima resistenza.


¹ - Manuale del recupero di Genova antica - aa.vv. - DEI s.r.l. 2006.



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