Da tempo erano allo studio diverse opzioni per la realizzazione del portone e nonostante la sua costruzione mi sembrasse un po' precoce (mancava ancora quasi tutto il pavimento) non volevo rimandarla troppo, remore dei problemi incontrati nel montaggio della prima porta.
Rispetto alla precedente, questa dovrà avere un aspetto più solido ed esteticamente ricercato. Si tratta appunto del portone principale della Domus, non di un accesso di servizio o un infisso qualunque.
L'ampiezza dell'apertura mi porta fin dall'inizio a progettare un portone a due ante, che per praticità includerà un portoncino sufficiente al passaggio di una persona. Per praticità degli inquilini, ovviamente, e non certo mia, che come al solito mi sto complicando la vita con dettagli millimetrici!
Mentre la porta della cantina era un infisso semplice incorniciato sul lato interno, stavolta sarà il caso di costruire una porta doppia. Le assi verranno cioè disposte su due strati chiodati tra loro: in senso orizzontale quelle esterne e verticale quelle interne, seguendo le indicazioni trovate sul Manuale del recupero di Genova antica.
Il portoncino si troverà sull'anta sinistra (per chi guarda da fuori) e il tutto sarà incardinato ed assicurato alle pareti da bandelle e gangheri in ferro.
Il portoncino si troverà sull'anta sinistra (per chi guarda da fuori) e il tutto sarà incardinato ed assicurato alle pareti da bandelle e gangheri in ferro.
Un ultimo dettaglio sarà rappresentato dalla chiodatura a vista sulle tavole esterne. Si usavano generalmente chiodi a testa rotonda, quindi mi dovrò procurare dei chiodini a capocchia semisferica o qualcosa che possa adattarsi alle mie esigenze...
Comunque, iniziamo la costruzione del portone dalla prima fase, ovvero il taglio delle assi. Userò un legno di tipo diverso rispetto a quello dell'altra porta, e con il quale avevo già fatto una prova realizzando il primo sportello per la cisterna.
Per questa operazione uso il cutter al quale ho appena rimosso la lametta usata in modo da ottenere un taglio più preciso. Non tutte le assi vengono della forma giusta, così come non tutte le ciambelle riescono col buco... Per fortuna la materia prima non manca, e raggiunto un numero sufficiente di pezzi inizio a sceglierli e tagliarli nelle misure a me utili.
A questo punto le incollo, completando per prima l'anta destra, e successivamente la sinistra, più complessa per la presenza del portoncino.
La larghezza delle tavole orizzontali è maggiore in basso e minore nella parte alta della porta (un altro dettaglio recuperato dalla mia documentazione bibliografica).
Inoltre, nell'assemblaggio dei pezzi va tenuta in considerazione la battuta, ottenuta con la sporgenza delle assi esterne per l'anta fissa e di quelle interne per quella mobile. In questo modo, in posizione di chiusura, le due ante combaceranno perfettamente senza lasciare fessure aperte.
Ecco, direi che con questo si conclude (per il momento) il lavoro del falegname.
La prossima volta tocca al fabbro...
MATERIALI:
legno, colla bianca
STRUMENTI:
cutter, spatolina, morsetti
DIMENSIONI (in cm):
anta destra: 6,6 x 2 x 0,4
anta sinistra: 6,6 x 2,3 x 0,4
portoncino: 3,4 x 1,5