200° post di costruzione della Domus. DUECENTESIMO!!!
Va bene, non facciamoci prendere dal panico e proseguiamo come sempre con la descrizione di questo nuovo elemento.
Essendomi occupato nel post precedente della bifora del cucinino e delle arcate per le trifore della saletta d'angolo, mi risulta naturale a questo punto estendere la muratura a tutta la facciata ed affrontare la costruzione delle arcate per le due grandi quadrifore del salone.
Anche in questo caso, il modello di entrambe le finestre è stato precedentemente disegnato su carta in dimensioni reali ed utilizzato per il montaggio della centina, completa di rande metalliche.
Per l'innalzamento dei muri mi avvalgo anche di una guida di cartone per far sì che le verticali delle finestre risultino dritte. E' anche vero che in caso di eccesso di materiale si potrebbe intervenire in seguito con le lime, ma preferisco evitare questi interventi a posteriori, che danno alla muratura un'aria meno "naturale".
Se poi l'errore è per difetto, allora diverrebbe complicato rimediare.
In questo modo tutto procede senza intoppi fino alla base delle arcate, includendo l'inserimento di alcuni pezzi opportunamente sagomati per alloggiare le buche pontaie presenti su tutta la facciata.
Le cose necessariamente si complicano quando si tratta di iniziare la composizione degli archi, che questa volta porterò avanti contemporaneamente. Niente di nuovo, ovviamente. Il metodo è lo stesso usato per le arcate più piccole, con l'unica differenza che queste presentano più pezzi e che essendo affiancate l'una all'altra è ancora più importante che risultino identiche sia in altezza che per posizione delle bande dicrome.
Vedere la facciata che prende forma poco a poco è una vera emozione, e non perdo occasione per scattare foto da tutti i punti di vista, convinto ogni volta di aver immortalato il momento perfetto. Salvo poi collocare qualche altro tassello del puzzle ed accorgermi che gli scatti precedenti sono ormai sorpassati e devo ripeterli per immortalare i nuovi progressi.
La difficoltà poi starà nell'andare a pescare i frame utili al montaggio di una sequenza logica e funzionale per illustrare il post.
In questo caso aggiungerò qualche immagine in più, perché come ho avuto modo di dire la volta scorsa, queste fasi della costruzione sono tra le più spettacolari di tutto il progetto e meritano di essere illustrate al meglio.
Inoltre, dal punto di vista costruttivo non presentano nessuna novità rispetto alle esperienze precedenti, quindi non devo neppure dilungarmi troppo in dettagli tecnici.
Chi fosse capitato qui per caso e volesse saperne di più sui materiali e sul metodo costruttivo di questi archi, può leggere qui e qui, dove illustro la costruzione dell'arcata maggiore del portico e delle due finestre d'angolo del piano nobile.
Chi invece sa già tutto, si metta comodo e si goda questo tour fotografico: dal basso, dall'alto, da destra, da sinistra, in controluce, in panoramica...
Per di più, inizio e fine dei lavori si collocano in giornate diverse, per cui vale la pena fare un'altra serie di scatti al sole pomeridiano, più caldo ed espressivo della fredda luce del mattino (la stanza è esposta a sud-ovest).
Anche il committente sembra molto impaziente di vedere terminate quelle benedette finestre...
Con grande gioia di entrambi, arriva finalmente il momento di chiudere le arcate con la posa delle chiavi.
A questo punto non resisto alla tentazione di farmi immortalare anch'io per celebrare il momento. Tanto questo, ormai lo avrete capito, è un post auto-celebrativo... e allora eccomi là mentre do qualche ritocco con il Dremel per inserire il nuovo corso di blocchi scuri che porterà la muratura al livello della cornice marcapiano...
Questo è il limite massimo in altezza che la Domus raggiungerà per molto tempo. Prima di portare tutta la struttura al livello in cui si trova adesso la facciata bisognerà costruire, decorare ed arredare tutto il piano nobile. Un'impresa da far tremare le gambe.
E per dimostrare che le mie non tremano, ecco qua un'altra foto che, oltre a mettere in bella mostra il mio polpaccio virile, fa un po' di chiarezza su quali siano le proporzioni di questo grande palazzo.
Il committente mi osserva perplesso dal suo futuro salone, e se non appare spaventato è soltanto perché ai suoi tempi non era ancora uscito Godzilla!
Ma rimettiamoci le scarpe e facciamo un bel giro conclusivo a 360° intorno alla Domus...
E per questa volta è tutto. Vi prometto che dal prossimo post tornerò (quasi) serio!
MATERIALI:
ardesia, marmo, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel, lime
MISURE (in cm):
Va bene, non facciamoci prendere dal panico e proseguiamo come sempre con la descrizione di questo nuovo elemento.
Essendomi occupato nel post precedente della bifora del cucinino e delle arcate per le trifore della saletta d'angolo, mi risulta naturale a questo punto estendere la muratura a tutta la facciata ed affrontare la costruzione delle arcate per le due grandi quadrifore del salone.
Anche in questo caso, il modello di entrambe le finestre è stato precedentemente disegnato su carta in dimensioni reali ed utilizzato per il montaggio della centina, completa di rande metalliche.
Per l'innalzamento dei muri mi avvalgo anche di una guida di cartone per far sì che le verticali delle finestre risultino dritte. E' anche vero che in caso di eccesso di materiale si potrebbe intervenire in seguito con le lime, ma preferisco evitare questi interventi a posteriori, che danno alla muratura un'aria meno "naturale".
Se poi l'errore è per difetto, allora diverrebbe complicato rimediare.
In questo modo tutto procede senza intoppi fino alla base delle arcate, includendo l'inserimento di alcuni pezzi opportunamente sagomati per alloggiare le buche pontaie presenti su tutta la facciata.
Le cose necessariamente si complicano quando si tratta di iniziare la composizione degli archi, che questa volta porterò avanti contemporaneamente. Niente di nuovo, ovviamente. Il metodo è lo stesso usato per le arcate più piccole, con l'unica differenza che queste presentano più pezzi e che essendo affiancate l'una all'altra è ancora più importante che risultino identiche sia in altezza che per posizione delle bande dicrome.
Vedere la facciata che prende forma poco a poco è una vera emozione, e non perdo occasione per scattare foto da tutti i punti di vista, convinto ogni volta di aver immortalato il momento perfetto. Salvo poi collocare qualche altro tassello del puzzle ed accorgermi che gli scatti precedenti sono ormai sorpassati e devo ripeterli per immortalare i nuovi progressi.
La difficoltà poi starà nell'andare a pescare i frame utili al montaggio di una sequenza logica e funzionale per illustrare il post.
In questo caso aggiungerò qualche immagine in più, perché come ho avuto modo di dire la volta scorsa, queste fasi della costruzione sono tra le più spettacolari di tutto il progetto e meritano di essere illustrate al meglio.
Inoltre, dal punto di vista costruttivo non presentano nessuna novità rispetto alle esperienze precedenti, quindi non devo neppure dilungarmi troppo in dettagli tecnici.
Chi fosse capitato qui per caso e volesse saperne di più sui materiali e sul metodo costruttivo di questi archi, può leggere qui e qui, dove illustro la costruzione dell'arcata maggiore del portico e delle due finestre d'angolo del piano nobile.
Chi invece sa già tutto, si metta comodo e si goda questo tour fotografico: dal basso, dall'alto, da destra, da sinistra, in controluce, in panoramica...
Per di più, inizio e fine dei lavori si collocano in giornate diverse, per cui vale la pena fare un'altra serie di scatti al sole pomeridiano, più caldo ed espressivo della fredda luce del mattino (la stanza è esposta a sud-ovest).
Anche il committente sembra molto impaziente di vedere terminate quelle benedette finestre...
Con grande gioia di entrambi, arriva finalmente il momento di chiudere le arcate con la posa delle chiavi.
A questo punto non resisto alla tentazione di farmi immortalare anch'io per celebrare il momento. Tanto questo, ormai lo avrete capito, è un post auto-celebrativo... e allora eccomi là mentre do qualche ritocco con il Dremel per inserire il nuovo corso di blocchi scuri che porterà la muratura al livello della cornice marcapiano...
Questo è il limite massimo in altezza che la Domus raggiungerà per molto tempo. Prima di portare tutta la struttura al livello in cui si trova adesso la facciata bisognerà costruire, decorare ed arredare tutto il piano nobile. Un'impresa da far tremare le gambe.
E per dimostrare che le mie non tremano, ecco qua un'altra foto che, oltre a mettere in bella mostra il mio polpaccio virile, fa un po' di chiarezza su quali siano le proporzioni di questo grande palazzo.
Il committente mi osserva perplesso dal suo futuro salone, e se non appare spaventato è soltanto perché ai suoi tempi non era ancora uscito Godzilla!
Ma rimettiamoci le scarpe e facciamo un bel giro conclusivo a 360° intorno alla Domus...
E per questa volta è tutto. Vi prometto che dal prossimo post tornerò (quasi) serio!
MATERIALI:
ardesia, marmo, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel, lime
MISURE (in cm):
altezza all'imposta: 6,2
altezza totale: 10
ampiezza:5,4
altezza totale: 10
ampiezza:5,4