In alcune delle ultime foto pubblicate è possibile scorgere l'ingresso secondario e la struttura delle scale, che attualmente hanno superato il livello del piano ammezzato e si stanno dirigendo verso il piano nobile.
Finora però non ho dedicato nessun post specifico a questo argomento, nell'attesa di accumulare sufficiente materiale.
La posa dei primi scalini è immediatamente successiva alla pavimentazione dell'ingresso, quando ancora il piano terreno e il ripostiglio della legnaia sono scoperti.
Mano a mano che il muro in mattoni sottostante viene completato, colloco a modo di copertura i blocchi che formano gli scalini, innalzando al tempo stesso le pareti laterali in pietra.
Con l'undicesimo scalino viene raggiunto il livello del magazzino, il cui accesso principale è rappresentato proprio da questa scala.
A questo punto però emerge un problema: raggiungendo il piano del magazzino con un'unica rampa retta, ogni visitaore che si trovasse a salire al piano nobile dovrebbe per forza di cose transitare per il magazzino stesso, che in questo modo resterebbe aperto e facilmente accessibile.
La rampa infatti risulta troppo lunga perché ci sia lo spazio necessario a chiudere la stanza con una parete.
Potrei ridurre in profondità il magazzino costruendo un muro in mattoni, ma questo andrebbe a pesare direttamente sul gattaiolato e sulla volta sottostante.
Secondo la mia analisi le possibili soluzioni sono tre:
1 - Ridurre alla metà la superficie del magazzino (con notevole perdita di spazio) utilizzando il vano soprastante l'ingresso principale come semplice pianerottolo;
2 - Far curvare la scala in modo da non eccedere in lunghezza e permettere la costruzione del muro, nel quale si aprirebbe una porticina di accesso al magazzino;
3 - Ridurre la lunghezza della scala rimuovendo alcuni gradini e creare un corridoio interpiano ad un livello più basso di quello del magazzino, che sarebbe comunque raggiungibile attraverso una scaletta incassata nel muro (e chiusa dalla solita porticina).
La mia scelta ricade su quest'ultima ipotesi, più coerente e di facile realizzazione.
Procedo quindi alla rimozione di due scalini, posizionando già la prima lastra per il pavimento del pianerottolo.
La copertura del primo tramo di scale non è ancora completata, quindi prima di proseguire con il corridoio devo realizzare altri archi in pietra (finora ne ho costruiti circa metà).
Fatto questo, sull'estradosso degli archi costruisco alcuni filari in mattoni per sostenere le lastre del pavimento, in modo analogo a quanto fatto per la pavimentazione del magazzino.
Sia il magazzino che il pianerottolo adesso sono pronti per la posa del pavimento, che inizierà proprio da quest'ultimo per facilitare il posizionamento degli scalini d'accesso.
Al contrario di quanto abbozzato nella piantina di studio, la porta del magazzino sarà collocata al centro della parete e non a un lato. Questo perché l'altezza del vano sarà molto limitata e la porta dovrà sfruttare al meglio lo spazio concesso dalle basse volte di copertura (la cui conformazione si evidenzia già nello stesso disegno).
Il proseguimento della scala invece dovrà attendere che le arcate in pietra mancanti chiudano definitivamente la prima rampa permettendo l'avanzamento in altezza della torre.
MATERIALI:
ardesia, das, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime
Finora però non ho dedicato nessun post specifico a questo argomento, nell'attesa di accumulare sufficiente materiale.
La posa dei primi scalini è immediatamente successiva alla pavimentazione dell'ingresso, quando ancora il piano terreno e il ripostiglio della legnaia sono scoperti.
Mano a mano che il muro in mattoni sottostante viene completato, colloco a modo di copertura i blocchi che formano gli scalini, innalzando al tempo stesso le pareti laterali in pietra.
Con l'undicesimo scalino viene raggiunto il livello del magazzino, il cui accesso principale è rappresentato proprio da questa scala.
A questo punto però emerge un problema: raggiungendo il piano del magazzino con un'unica rampa retta, ogni visitaore che si trovasse a salire al piano nobile dovrebbe per forza di cose transitare per il magazzino stesso, che in questo modo resterebbe aperto e facilmente accessibile.
La rampa infatti risulta troppo lunga perché ci sia lo spazio necessario a chiudere la stanza con una parete.
Potrei ridurre in profondità il magazzino costruendo un muro in mattoni, ma questo andrebbe a pesare direttamente sul gattaiolato e sulla volta sottostante.
Secondo la mia analisi le possibili soluzioni sono tre:
1 - Ridurre alla metà la superficie del magazzino (con notevole perdita di spazio) utilizzando il vano soprastante l'ingresso principale come semplice pianerottolo;
2 - Far curvare la scala in modo da non eccedere in lunghezza e permettere la costruzione del muro, nel quale si aprirebbe una porticina di accesso al magazzino;
3 - Ridurre la lunghezza della scala rimuovendo alcuni gradini e creare un corridoio interpiano ad un livello più basso di quello del magazzino, che sarebbe comunque raggiungibile attraverso una scaletta incassata nel muro (e chiusa dalla solita porticina).
La mia scelta ricade su quest'ultima ipotesi, più coerente e di facile realizzazione.
Procedo quindi alla rimozione di due scalini, posizionando già la prima lastra per il pavimento del pianerottolo.
La copertura del primo tramo di scale non è ancora completata, quindi prima di proseguire con il corridoio devo realizzare altri archi in pietra (finora ne ho costruiti circa metà).
Fatto questo, sull'estradosso degli archi costruisco alcuni filari in mattoni per sostenere le lastre del pavimento, in modo analogo a quanto fatto per la pavimentazione del magazzino.
Sia il magazzino che il pianerottolo adesso sono pronti per la posa del pavimento, che inizierà proprio da quest'ultimo per facilitare il posizionamento degli scalini d'accesso.
Al contrario di quanto abbozzato nella piantina di studio, la porta del magazzino sarà collocata al centro della parete e non a un lato. Questo perché l'altezza del vano sarà molto limitata e la porta dovrà sfruttare al meglio lo spazio concesso dalle basse volte di copertura (la cui conformazione si evidenzia già nello stesso disegno).
Il proseguimento della scala invece dovrà attendere che le arcate in pietra mancanti chiudano definitivamente la prima rampa permettendo l'avanzamento in altezza della torre.
MATERIALI:
ardesia, das, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime