Costruzione 126: Selciato stradale (1)

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Completata la costruzione del vicolo laterale, posso dedicarmi ora a quello principale.
La via carrabile che scorre davanti alla loggia della Domus segue la stessa pendenza del torrente sotterraneo, appoggiandosi alle volte di copertura del tunnel.

Dopo il rinfianco delle volte e la riempitura del sottosuolo, la superficie del vicolo è rimasta piuttosto irregolare. Questo non è un problema perché il livello a cui si trova è ancora molto più basso rispetto a quello stradale.
Per poter iniziare la posa del selciato dovrò prima regolarizzare la superficie e dare al fondo una leggera curvatura per renderlo convesso e convogliare le acque piovane sui lati.

Proprio per il deflusso delle acque, nel punto in cui il vicolo principale e quello laterale si incontrano, realizzerò un tombino in pietra che metterà in comunicazione la strada con il canale di scolo del tunnel sotterraneo.

Ma procediamo con ordine: il completamento del fondo stradale è eseguito riempiendo con cemento a presa rapida una griglia metallica precedentemente sagomata, come si vede nelle seguenti foto.



Dopo l'asciugatura del cemento, la superficie è pronta per la posa delle prime pietre.
Per quanto riguarda la composizione del selciato stradale, realizzo una prima prova con dei mattoncini ricavati tagliando una pietra da affilatura.

Questa pietra artificiale è facilissima da tagliare (con il seghetto manuale), ma risulta piuttosto fragile a causa della sua composizione sabbiosa.
L'aspetto dei mattoncini, graffiati poi sulla superficie con un punteruolo, sarebbe perfetto per la riproduzione di un selciato moderno, ma risulta troppo regolare ed uniforme per quello medievale.
Comunque si tratta solo di una prova a scopo di studio, visto che il materiale per la costruzione del selciato è già pronto da tempo...

Questi sassi, raccolti lungo il torrente Scrivia e già selezionati per la costruzione della torre, si rivelano perfetti anche per il selciato stradale, anche se la loro lavorazione è ben più complessa rispetto a quella della pietra da affilatura.


Per poter lavorare le pietre, devo prima tagliarle a listelli con il disco diamantato del Dremel, per poi ridurli con le tenaglie ed arrotondare i singoli conci con la carta abrasiva. Il processo quindi è piuttosto lento e la posa verrà alternata alla realizzazione di altri elementi della Domus.

Uno di questi elementi è appunto il tombino cui accennavo prima, realizzato con l'accostamento di più parti in ardesia.
Lo spunto per la realizzazione di questa grata mi viene, oltre che dall'osservazione personale, dalla scoperta su internet di un sito realizzato da un mio concittadino dove i tombini genovesi vengono analizzati e fotografati classificandoli per funzione, forma e materiali. E io che pensavo di essere l'unico matto in circolazione!

Qui sotto potete vedere un paio di foto prese dal suddetto sito ed una prova di taglio degli elementi in pietra.


Il passo successivo è la copertura definitiva del canale di scolo e la chiusura del tombino con gli elementi della grata, questa volta realizzati della giusta misura...


...seguiti dalla posa delle prime pietre della via carrabile.



L'aspetto non è ancora quello definitivo, manca la levigatura e il riempimento dei giunti, oltre a qualche ritocco al canaletto in pietra. L'idea però la dà...

MATERIALI:
ardesia, sassi di fiume, cemento, griglia metallica, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel
MISURE (in cm):
(da verificare)



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