Costruzione 100: Cornice marcapiano

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Non cederò alla tentazione di festeggiare questo centesimo post dedicato alla costruzione della Domus con un capitolo auto-celebrativo, anche se quello di cui parlerò nelle prossime righe rappresenta un traguardo importante nella realizzazione del mio progetto.


Con l'innalzamento dei muri della loggia e le rifiniture dei pilastri, ho posto le basi per la posa della prima cornice in pietra.
Questa cornice, che interrompe la continuità verticale della facciata, segna (almeno su questo lato dell'edificio) il completamento del piano terreno ed il raggiungimento del piano ammezzato. 
Per questo motivo l'ho definita nel titolo "cornice marcapiano", anche se sui volumi da me consultati non ho trovato una definizione più specifica di "cornice in pietra da taglio".

La suddetta cornice, che sarà formata da conci più sottili degli altri affiancati orizzontalmente e leggermente sporgenti verso l'esterno, presenterà una modanatura uniforme realizzata con le lime. 
E' facile individuare queste cornici un po' in tutto il centro storico genovese, anche se in alcuni casi sono state scalpellate contemporaneamente alla tamponatura delle logge. 
Uno dei modelli cui ho fatto riferimento in questo caso sono i portici di Sottoripa, di cui vediamo un esempio nella foto accanto.

I singoli pezzi vengono tagliati e lavorati alla morsa, per poi essere rifiniti una volta incollati sui muri.
La prima versione (se così si può dire) presenta una sporgenza eccessiva, che viene successivamente ridotta con l'uso delle lime e del Dremel per assomigliare maggiormente al modello originale.

Parallelamente alla posa delle pietre continuano le verifiche con la riga e la livella a bolla, in modo che il piano orizzontale non risulti alterato. L'orizzontalità della cornice infatti è cruciale per convincere l'occhio dell'osservatore che tutta la struttura è perfettamente in squadra, anche se magari qua e là qualche dettaglio non è poi così preciso come vorrei.
Senza contare che la cornice sarà la base d'appoggio per le arcate del portico, una delle prossime grandi sfide. Iniziare la costruzione degli archi su di una base imprecisa non sarebbe certamente di buon auspicio.



In breve, completo la cornice in tutta la sua estensione, che va dai pilastri alla base delle arcate ortogonali alla facciata, estendendosi per parte del prospetto laterale fino a toccare la muratura esterna della torre.
All'interno della loggia maggiore la cornice si interrompe, lasciando lisce le pareti laterali.


Sul muro laterale si notano due fori quadrati. Questi segnano la posizione dei pali orizzontali dei ponteggi là dove si andavano ad inserire nella muratura. Svilupperò meglio questo dettaglio in un futuro post...
Ora vediamo la cornice dopo i diversi interventi di "riduzione":


La successiva cornice coinciderà con il solaio del primo piano e con gli archetti pensili in aggetto sulla facciata. Prima di vederla quindi, avremo ben altro a cui pensare.


Nel frattempo possiamo cercare di visualizzare ciò che ancora ci separa da quella seconda cornice sovrapponendo ancora una volta la Domus al suo progetto. Ecco un'immagine virtuale dell'aspetto che dovrebbe assumere il prospetto laterale una volta raggiunto il primo piano...


STRUMENTI:
tenaglie, lime, carta abrasiva, pinzette, Dremel con rulli abrasivi e ruota diamantata;
MATERIALI:
ardesia, colla bianca;
MISURE (in cm):
altezza della cornice: 0,5
sporgenza in aggetto: 0,3



[ESP] Construcción 008: Escalera de ladrillo (1)

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Para construir la escalera que desde la cantina sube hasta la planta baja, voy preparando una estructura de cemento como ya hice para los muros de los subterráneos.
Esta estructura va a sustituir lo que en la realidad sería el subsuelo rocoso sobre el cual apoya la casa.
Esta vez el molde necesita de un trabajo más cuidadoso, presentando ya el perfil de los escalones sobre los cuales habrá que poner los ladrillos. La estructura debe respetar sin falta las medidas establecidas en el proyecto. Si ésta resultase un poco más larga o un poco más corta, la escalera no coincidiría con las rampas de las plantas superiores y con la puerta de acceso a la cantina que se halla justo encima del último escalón. De este modo se alterarían toda una serie de medidas que sinceramente no sé si estaría en grado de corregir (la escalera ha sido hasta el momento el elemento más difícil de diseñar).


Tras colocar los ladrillos de diversos escalones, comienzo la construcción de las bases de los muros laterales...

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Costruzione 99: Muri e pilastri del loggiato

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Le pareti del fondaco hanno ormai quasi raggiunto il livello del piano ammezzato, e allo stesso modo sono cresciute anche le murature del loggiato e dei pilastri. A questi ultimi manca soltanto la piccola cornice in aggetto che separa il fusto dalla base delle arcate che caratterizzeranno questa parte della Domus.
Prima di occuparmi della cornice però, devo rifinire la muratura che in alcuni punti non risulta ben allineata nonostante le continue misurazioni. In particolare nel loggiato piccolo alcune pareti sono più sporgenti di altre e necessitano una limatura piuttosto consistente che, una volta inserita la cornice risulterebbe impossibile.

Per cominciare, quindi, rimuovo tutte le parti ancora non fissate definitivamente (anelli, architravi, supporti per le torce) e con l'aiuto della lima quadrata, a cui ho tolto il manico per comodità, do il via ai lavori.


Un'altra operazione da tempo pianificata e che finalmente posso portare a termine è la riduzione degli spigoli del pilastro centrale. A differenza degli altri, infatti, questo presenterà delle scanalature ai quattro angoli che ne alleggeriranno un poco la forma. 
Il modello in questo caso sono alcuni portici di Sottoripa (il fronte a mare della Genova medievale) di cui allegherò diverse immagini più avanti.

Per la lavorazione del pilastro, disegno prima a matita il profilo definitivo sul quale poi interverrò con le lime. In questo modo, uno dopo l'altro, gli spigoli vanno assumendo la forma desiderata.



Il pilastro così completato dovrà essere ricorretto successivamente in quanto, a causa di una svista, mi rendo conto solo a lavoro concluso che per raggiungere il livello della cornice manca ancora una fila di pietre (e non solo al pilastro centrale ma anche a quelli laterali).
Rialzato il livello dei muri e asciugata la colla, posso estendere la scanalatura agli ultimi conci inseriti e portarla così al livello corretto. Adesso il fusto risulta davvero completato.


Inoltre, soddisfatto dal lavoro svolto sulle pareti della loggia piccola, decido di effettuare una leggera levigatura anche su tutti gli altri muri, rendendo così più uniformi le superfici.


Dopo questa operazione i muri sono ormai pronti per l'inserimento della cornice...

MATERIALI:
ardesia, colla bianca;
STRUMENTI:
matita, righello, lime, carta abrasiva a grana media;
MISURE (in cm):
altezza pilastri: 7,5
ampiezza delle scanalature: 0,5




Costruzione 98: Pavimento del fondaco (4) - rifiniture e verniciatura

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Questa volta devo fare un piccolo passo indietro rispetto al post precedente per mostrare le ultime fasi realizzative del pavimento del fondaco.

Dopo la riempitura dei giunti con il cemento, ho continuato ad occuparmi dei muri e di tutti gli altri elementi del fondaco, lasciando da parte le rifiniture (che avrei potuto realizzare prima della posa del solaio in modo da evitare l'eccessiva esposizione alla polvere).
In realtà quella di evitare la polvere è una mera illusione, data l'impossibilità di isolare adeguatamente gli ambienti interni della Domus mentre mi occupo della carteggiatura dei muri.
Comunque, in vista dell'ormai prossima posa delle travi, è giunto il momento di verniciare il pavimento e l'interno della botola, che necessita ancora di una limatura superficiale lungo il perimetro interno.


In alcune foto appaiono elementi dei quali non ho ancora parlato, ma me ne occuperò in post successivi per non fare confusione.

Per quanto riguarda la verniciatura si tratta di una sola mano di smalto trasparente, lo stesso usato per gli altri pavimenti e per tutte le strutture in mattoni fin qui realizzate.
In un primo tempo l'intenzione è quella di verniciare soltanto i riquadri in cotto, evitando le strisce in pietra per non rendere l'ardesia troppo scura. A questo scopo mi munisco di un pennellino a punta fine ed inizio il lavoro di precisione. Dopo qualche sbavatura però mi rendo conto che anche se verniciata, l'ardesia può poi essere nuovamente "impolverata" ed asciugata in modo da assumere un tono più chiaro. Opto così per una verniciatura integrale, portata a termine con il solito pennello largo e piatto.
Anche il metodo di "sporcatura" è lo stesso già sperimentato con successo: un pennello asciutto o un dito impolverato di cemento sulla vernice ancora fresca.


Visti i buoni risultati, prendo in considerazione la possibilità di verniciare anche le pareti interne del fondaco, ma probabilmente lo farò solo in alcuni punti, ad esempio le arcate in mattoni o la muratura in pietra della torre, che si presenta molto chiara per via dei riempimenti in cemento.

Per ora lavo i pennelli e lascio asciugare.




MATERIALI:
smalto trasparente opaco per legno, cemento (per sporcatura);
STRUMENTI:
carta abrasiva, cartone (per raccogliere la polvere), pennelli, spugnetta;




Costruzione 97: Porte del fondaco (4)

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Ultimo post dedicato alla costruzione dei portoni del magazzino.

Ricapitolando, abbiamo visto la costruzione degli infissi (1), la foratura delle soglie (2) e il completamento della muratura con posa degli architravi (3). Ora resta da completare il fronte interno con le arcate di copertura dei vani porta e il fissaggio definitivo di tutti i pezzi.

Come previsto fin dall'inizio, gli elementi di più difficile lavorazione sono le asole superiori in pietra, che dovranno incastrarsi perfettamente con le arcate coincidendo in linea verticale con i fori praticati nelle soglie. 
Nelle immagini da me usate come riferimento, questi pezzi svolgono contemporaneamente la funzione di asola per l'infisso e di elemento dell'arcata, presentando quindi una forma piuttosto complessa. Viste le dimensioni e la fragilità del materiale usato (ardesia), decido di realizzare le due parti separatamente adattandole poi in fase di montaggio.

I piccoli elementi delle asole vengono lavorati alla morsa con le lime e successivamente forati con il trapano. Questa è appunto l'operazione più delicata, durante la quale sono più volte costretto a ripartire da zero a causa della rottura del pezzo. Alla fine, anche con qualche restauro a base di colla, riesco a mettere insieme quattro asole dall'aspetto convincente.


Inserisco i pezzi mancanti per portare gli stipiti al livello d'imposta degli archi, poi incollo definitivamente gli architravi, bloccando così il pilastro centrale che tendeva ad inclinarsi verso l'esterno. Aggiungo anche una maniglia in ferro all'estero del portello.


Adesso è la volta delle arcate, che vengono assemblate su un supporto in cartone e successivamente modificate per l'inserimento sul vano porta.


L'altezza all'estradosso dell'arcata non deve superare quella delle travi principali, per permettere l'inserimento in posizione orizzontale dei travetti che reggeranno il solaio in legno del piano ammezzato e che su questo lato entreranno direttamente nella muratura.
Nell'immagine qua sotto si nota come la trave e l'arcata risultino perfettamente "in bolla".


Effettuata quest'ultima verifica posso finalmente incollare tutti gli elementi (non ne vedevo l'ora) e completare il muro. Adesso i portoni sono bloccati definitivamente dai montanti e non possono più venire rimossi.
Il movimento di apertura e chiusura però funziona correttamente, come si può osservare nelle ultime due immagini.



MATERIALI:
ardesia, colla bianca, fil di ferro (per la maniglia);

STRUMENTI:
pinzette, pinze, tenaglie, lime, carta abrasiva, seghetto, morsa, livella, cartone, dremel con punta trapano;

MISURE (in cm):
Ampiezza e profondità arcate: 5 x 1,7
Altezza all'estradosso: 8
Asole in pietra: (profondità) 0,8; (altezza e larghezza) variabili; (diametro foro) 0,3;




 
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