Dopo la costruzione dell'archetto per la nicchia dell'ingresso, mi voglio cimentare con qualcosa di più grande.
Tempo fa, su un forum che tratta di medioevo, mi è stato chiesto se prevedevo di inserire nei muri qualche arco di scarico. Io cascavo dalle nuvole, non essendomi neppure posto il problema.
Sono andato a riguardarmi tutte le foto che avevo scattato nel centro storico della città e nella mia ultima visita ho fatto particolare attenzione all'argomento. Nella maggior parte delle murature che ho potuto osservare a Genova non sono presenti archi di scarico, tranne in alcune facciate in cui questo elemento viene ad alleggerire i carichi verticali sopra porte architravate o altre aperture.
C'è da dire comunque che gli edifici medievali genovesi presentavano molte aperture su tutti i piani, in genere polifore anche piuttosto ampie, sormontate da archi a sesto acuto che di per sé già svolgevano la funzione di scarico.
Di questi archi posterò alcune immagini quando arriverà il momento di affrontarne la costruzione. Per il momento l'idea è quella di realizzare un arco di scarico piuttosto grande in una porzione di muro che non presenta aperture e che potrebbe quindi appesantirsi eccessivamente. Il peso dovrebbe in questo modo essere convogliato sui lati dell'arco e ricadere sulla muratura nei punti in cui questa è rinforzata dall'armatura metallica e dove quindi potrà essere assorbito al meglio.
Ovviamente tutto questo esula dalla presenza o meno di archi di scarico negli edifici genovesi, essendo più che altro un campo di prova per la costruzione di arcate di una certa estensione, utile a farmi le ossa per quando si tratterà di realizzare le arcate della loggia e delle prime finestre...
Il punto prescelto per la costruzione è la parte posteriore della facciata laterale destra, poco oltre la porta che dà sul cortile interno.
Per prima cosa preparo la centina in cartone, ovvero il supporto provvisorio sul quale poserò le pietre. Poi, sul tavolo di lavoro, inizio a lavorare i conci con le lime e la carta abrasiva, fino ad ottenere pezzi di dimensioni simili ma con la stessa curvatura sul lato interno e che combacino perfettamente tra loro.
Non è un lavoro troppo complicato, ma è necessario verificare costantemente la curvatura delle pietre con quella del supporto per evitare di limare eccessivamente la pietra e dover ricominciare da capo.
Se poi risulta qualche imperfezione la si può correggere ad arco completato e già incollato, prima di collocarlo definitivamente sul muro.
Gli archi di scarico generalmente sono solo segmenti di arco a tutto sesto o archi ribassati e non necessitano di una grande ampiezza per assolvere il loro compito. Anzi, in questo caso potrebbe essere un errore il fatto che l'arcata raggiunga il livello di corda (la base), prestandosi così alla possibilità di uno scivolamento verso l'esterno...
Terrò da conto queste osservazioni per il futuro. Per adesso mi limiterò a terminare il mio primo arco proseguendo la costruzione della muratura al suo interno, in attesa che con la crescita in altezza della Domus anche l'estradosso rimanga inglobato nel muro.
MATERIALI:
ardesia, colla bianca
STRUMENTI:
pinzette, tenaglie, carta abrasiva, seghetto per metalli, lime
MISURE (in cm):
ampiezza: 6,4
altezza: (all'estradosso: 2,5; all'intradosso: 2)
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