In un vecchio post pubblicai quello che fu il primo studio a matita della Domus, disegnato quando ancora non avevo le idee chiare su quello che volevo realizzare e soprattutto non sapevo se lo avrei fatto per davvero o se mi sarei limitato a scarabocchiare qualcosa per poi infilarlo in un cassetto (come effettivamente era già avvenuto qualche mese prima).
Dopo ormai più di un anno dall'inizio dei lavori, posso dire che le idee del tutto chiare non le ho ancora. I lavori procedono ad un ritmo piuttosto lento, ma nel frattempo non ho mai smesso di documentarmi e cercare nuovi spunti. Il progetto si va modificando e arricchendo giorno dopo giorno, e di quella prima bozza ormai resta ben poco.
Recentemente ho ridefinito il tutto, fondendo insieme un paio d'idee che pensavo avrei materializzato più avanti ma che potevano essere ben inserite nel progetto senza entrare in conflitto con la struttura già costruita. Anzi, semmai valorizzandola e completandola meglio di quanto non immaginassi in un primo tempo.
Mi riferisco alla conversione della Domus da unico elemento abitativo ad una serie di edifici distinti ma uniti in un unico complesso, e all'aggiunta di una torre in pietra.
L'immagine nella colonna di destra, che illustra l'avanzamento dei lavori, può rendere l'idea di quale sarà l'aspetto finale dell'insieme (salvo ulteriori modifiche).
A questo punto però, è il caso di fare un passo indietro per verificare come siamo arrivati fin qui.
Dopo aver disegnato il primo studio, decisi di realizzarne un altro più grande e preciso, dove poter visualizzare tutta la struttura e studiarne i dettagli. Sfortunatamente, come spesso mi succede, il foglio si rivelò troppo piccolo per raccogliere ciò che avevo in mente. Inoltre, nel momento in cui stavo disegnando le finestre del secondo piano, ulteriori studi mi avevano portato a riconsiderare la struttura del piano terra, rendendo così inutile il proseguimento dell'opera.
Questo è quanto avevo disegnato fino a quel momento:
L'idea di base c'è tutta: un edificio di tre piani con portico in pietra, arcate a sesto acuto, archetti pensili al primo piano, finestroni dotati di trifore e bifore ai piani superiori, alternanza di bande bianche e nere fino alla metà del secondo piano per poi proseguire con mattoni a vista fino al tetto e sulla facciata laterale. Sulla destra si nota il terreno in pendenza del vicolo, che qui scende, mentre nelle versioni successive sarà in salita. In questa fase non era ancora prevista la costruzione dei sotterranei.
Dopo questo studio, costatomi tempo e fatica e rimasto incompleto, decisi di passare all'uso del computer.
Il programma con il quale avevo più dimestichezza era Photoshop, e anche se non è esattamente il più indicato per questo tipo di lavori, mi avrebbe permesso di ricostruire l'aspetto visivo della facciata e di modificarla a piacimento senza dovere ogni volta cancellare tutto.
Nella prossima puntata vi mostrerò alcuni di questi studi...
0 comments:
Posta un commento