Il blocco posteriore della Domus ha ormai raggiunto il secondo piano, anche se su questo lato il livello di calpestio si trova decisamente più in basso rispetto a quello del corpo principale. La differenza d'altezza tra questa stanza e il piano sul quale si distribuiscono le camere nobili è superata da due piccole rampe di scale poste all'interno della torre, una in legno e l'altra in pietra.
Ma restiamo nella stanza di passaggio tra le scale e gli ambienti che formano il retro del palazzo. O per meglio dire, che lo formerebbero se non fosse stato inghiottito da una falla spazio-temporale che ne rende invisibile (e inimmaginabile) la struttura. Ecco, anche questa facciata sta per dotarsi di una nuova finestra, e ovviamente approfitterò di quest'occasione per sperimentare qualcosa di nuovo. Sarà anche la scusa per indagare più a fondo su certe soluzioni architettoniche adottate là dove i mattoni rappresentano il materiale principale.
A differenza di quella inferiore, architravata, questa trifora sarà chiusa da un arco a tutto sesto e da archetti più piccoli posti ad unione delle colonnine centrali. Non vi saranno colonne esterne né ghiera marmorea come si era visto per le finestre della facciata principale, ma faranno la loro apparizione due nuovi elementi inediti nella Domus: una ghiera in mattoni esterna all'arco principale e un falso oculo decorato con un piatto di ceramica d'importazione. È un modo efficace per arricchire facciate altrimenti "povere", sia di palazzi nobiliari che di chiese, e in Liguria ve ne sono ancora diversi esempi. In questo caso si tratta di una tipica ceramica verde di produzione di Al-Andalus, regione (anzi, Regno) in cui il committente intrattiene numerosi e proficui commerci, nonostante le differenze linguistiche e religiose che lo separano dalla Superba. Ah, quale sorpresa sarebbe per lui scoprire che anche i mattoni che compongono i muri della Domus provengono dai suddetti territori!
Ma questo dovrà restare un segreto tra me e voi...
MATERIALI:
vecchi mattoni, scarti di ardesia (sedili e cornice), pietra artificiale (capitelli), Sculpey bianco (colonne), colla vinilica, cemento, acqua
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, lima diamantata, carta abrasiva, livella a bolla, seghetto, paletta, pennello, spugnetta
vecchi mattoni, scarti di ardesia (sedili e cornice), pietra artificiale (capitelli), Sculpey bianco (colonne), colla vinilica, cemento, acqua
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, lima diamantata, carta abrasiva, livella a bolla, seghetto, paletta, pennello, spugnetta
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