Il muro esterno del "trascurato" vano posteriore della Domus deve ormai crescere per portarsi al livello della torre e di tutto il perimetro del piano nobile. E' necessario quindi occuparsi della trifora, che come ho deciso già da tempo, non sarà coronata da un arco a sesto acuto come le altre, ma da un architrave in pietra.
Finora mi sono limitato a collocare solo le prime file di mattoncini, non sapendo esattamente quale sarebbe stata l'altezza finale della finestra. Ora però posso continuare la posa fino alla base dell'architrave, effettuando qualche prova con due mozziconi di colonna per verificare l'ampiezza dell'apertura.
Effettivamente lo spazio risulta troppo stretto per l'inserimento di due colonne, per cui mi vedo costretto a limare gli stipiti in modo che la distanza tra una colonna e l'altra sia compatibile con quella delle finestre già realizzate.
Queste poche file di mattoni mi servono anche per realizzare una prima prova di rifinitura con il cemento, che resta però incompleta in attesa di tempi migliori.
Quando i lavori riprendono, si prolunga anche lo scarico dell'acqua che corre interno al muro, così come l'intersezione dei corsi di mattoni con la parete in pietra della torre.
Le misure dei nuovi mattoni sono decisamente variabili. In questo caso cerco di privilegiare il paramento visibile del muro, facendo in modo che le proporzioni appaiano corrette anche quando in realtà i pezzi sono tagliati "su misura" o sono il risultato casuale della lavorazione di schegge irregolari. Dall'alto del muro in costruzione, sembra di osservare una sorta di patchwork...
Le superfici verticali, che qua e là appaiono leggermente ondeggianti, verranno limate e regolarizzate una volta raggiunta l'altezza desiderata.
Ovviamente ho dimenticato di realizzare i fori per i ganci che reggeranno le imposte, ma fortunatamente i mattoni sono estremamente facili da trapanare e potrò occuparmene anche in seguito.
Ora devo scegliere il blocco di ardesia che servirà da architrave, che poi intaglierò in fuzione del posizionamento delle colonnine.
Misure su misure, prove, sostituzione di pezzi... ma alla fine l'architrave è stato scelto, e con un po' di lavoro di lima assumerà la caratteristica forma rastremata che tante volte ho osservato nei palazzi genovesi.
Anche il davanzale necessita ancora di una piccola aggiunta per essere completato. Non sia mai che alle prime piogge mi entri l'acqua in casa!
Però, manca ancora un elemento fondamentale: le colonnine.
Il grosso del lavoro in realtà è rappresentato dai capitelli, perché da quando ho adottato la tecnica della siringa, le colonne non sono più un problema.
Adesso che conosco esattamente l'altezza della finestra posso tagliarle al punto giusto e dedicarmi ai due pezzi mancanti.
Non mi dilungherò molto nel descrivere la loro realizzazione perché è sostanzialmente la stessa già vista per le altre finestre, con l'aggiunta di un piccolo abaco per staccare leggermente le "foglie" dalla superficie dell'architrave.
Ed ecco qua la trifora architravata in tutto il suo splendore, pur senza le rifiniture e l'infisso in legno, che verranno aggiunti più avanti.
Qualche scatto notturno effettuato subito dopo il montaggio:
E altre foto scattate nei giorni seguenti dopo l'innalzamento del muro oltre l'architrave:
MATERIALI:
mattoni (muri), ardesia (architrave e davanzale), Sculpey (colonne), pietra artificiale (capitelli), cemento, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, livella a bolla, righello, matita, punteruolo, lime, pennello, spugnetta, spatolina
MISURE (in cm):
Finora mi sono limitato a collocare solo le prime file di mattoncini, non sapendo esattamente quale sarebbe stata l'altezza finale della finestra. Ora però posso continuare la posa fino alla base dell'architrave, effettuando qualche prova con due mozziconi di colonna per verificare l'ampiezza dell'apertura.
Effettivamente lo spazio risulta troppo stretto per l'inserimento di due colonne, per cui mi vedo costretto a limare gli stipiti in modo che la distanza tra una colonna e l'altra sia compatibile con quella delle finestre già realizzate.
Queste poche file di mattoni mi servono anche per realizzare una prima prova di rifinitura con il cemento, che resta però incompleta in attesa di tempi migliori.
Quando i lavori riprendono, si prolunga anche lo scarico dell'acqua che corre interno al muro, così come l'intersezione dei corsi di mattoni con la parete in pietra della torre.
Le misure dei nuovi mattoni sono decisamente variabili. In questo caso cerco di privilegiare il paramento visibile del muro, facendo in modo che le proporzioni appaiano corrette anche quando in realtà i pezzi sono tagliati "su misura" o sono il risultato casuale della lavorazione di schegge irregolari. Dall'alto del muro in costruzione, sembra di osservare una sorta di patchwork...
Le superfici verticali, che qua e là appaiono leggermente ondeggianti, verranno limate e regolarizzate una volta raggiunta l'altezza desiderata.
Ovviamente ho dimenticato di realizzare i fori per i ganci che reggeranno le imposte, ma fortunatamente i mattoni sono estremamente facili da trapanare e potrò occuparmene anche in seguito.
Ora devo scegliere il blocco di ardesia che servirà da architrave, che poi intaglierò in fuzione del posizionamento delle colonnine.
Misure su misure, prove, sostituzione di pezzi... ma alla fine l'architrave è stato scelto, e con un po' di lavoro di lima assumerà la caratteristica forma rastremata che tante volte ho osservato nei palazzi genovesi.
Anche il davanzale necessita ancora di una piccola aggiunta per essere completato. Non sia mai che alle prime piogge mi entri l'acqua in casa!
Però, manca ancora un elemento fondamentale: le colonnine.
Il grosso del lavoro in realtà è rappresentato dai capitelli, perché da quando ho adottato la tecnica della siringa, le colonne non sono più un problema.
Adesso che conosco esattamente l'altezza della finestra posso tagliarle al punto giusto e dedicarmi ai due pezzi mancanti.
Non mi dilungherò molto nel descrivere la loro realizzazione perché è sostanzialmente la stessa già vista per le altre finestre, con l'aggiunta di un piccolo abaco per staccare leggermente le "foglie" dalla superficie dell'architrave.
Ed ecco qua la trifora architravata in tutto il suo splendore, pur senza le rifiniture e l'infisso in legno, che verranno aggiunti più avanti.
Qualche scatto notturno effettuato subito dopo il montaggio:
E altre foto scattate nei giorni seguenti dopo l'innalzamento del muro oltre l'architrave:
MATERIALI:
mattoni (muri), ardesia (architrave e davanzale), Sculpey (colonne), pietra artificiale (capitelli), cemento, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, livella a bolla, righello, matita, punteruolo, lime, pennello, spugnetta, spatolina
MISURE (in cm):
architrave: 4 x 0,8 x 0,8
cornice finestra: 3,2 x 4,4
diametro colonne: 0,3
distanza tra le colonne: ±0,8
capitelli (abaco incluso): 0,5 max x 0,5 max x 0,7
cornice finestra: 3,2 x 4,4
diametro colonne: 0,3
distanza tra le colonne: ±0,8
capitelli (abaco incluso): 0,5 max x 0,5 max x 0,7
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