Finalmente è giunto il momento di completare la costruzione della prima trifora del piano nobile, che illustrerò in due fasi in questo post e nel successivo.
Nel post precedente avevo trattato la realizzazione dei capitelli e degli archetti, che ormai da diversi mesi attendono il completamento del muro soprastante...
La lunga attesa è dovuta principalmente alla ricerca di un metodo che mi permetta di realizzare gli oculi in modo efficace e ripetibile per tutte le finestre di facciata. Mentre ci penso su, iniziamo a collocare i primi mattoncini e facciamo una panoramica su tutta la facciata.
Benissimo, ora torniamo alla nostra trifora e all'argomento di questo post: gli oculi.
La mia intenzione sarebbe quella di ottenerli da un unico blocco e con un disegno semplice ma decorativo, al contrario di quelli già realizzati per le finestre del fondaco che erano totalmente lisci. L'ideale sarebbe una composizione geometrica radiale, cosa assai ardua da realizzare con i materiali a mia disposizione. Lavorando su pietra dura basterebbe una linea fuori posto per vanificarne l'effetto.
Un primo test effettuato su diversi materiali (alabastro, marmo e pietra artificiale) evidenzia la facilità di perforazione dell'alabastro, già scartato per la sua caratteristica trasparenza verificata durante l'intaglio dei capitelli. Meno semplice ma non impossibile da lavorare risulta il marmo, che però si scheggia alla minima vibrazione impedendomi di ottenere un foro dai bordi netti. La pietra artificiale invece è molto dura e non riesco ad attraversarla del tutto, tanto più che a causa della frizione con la fresa metallica si brucia, assumendo una colorazione nerastra.
E se invece di tagliare direttamente l'oculo su questi materiali riuscissi a realizzare una sorta di stampo in pietra, ottenendo dei positivi in un materiale modellabile? Sto pensando allo Sculpey, ovviamente...
Se in teoria la cosa sembra fattibile, in pratica si rivela ben più ardua, perché il lavoro manuale con le punte diamantate non mi permette una precisione assoluta, soprattutto nelle circonferenze e nelle linee curve.
Ci vorrebbe qualcosa che possa essere usato come stampo, qualche oggetto comune che magari presenta la decorazione giusta per il rosone che vorrei realizzare.
Inizio a girare per casa come un invasato, aprendo cassetti e tirando fuori utensili, tappi, cappucci di penne e pennarelli, viti e bulloni... poi trovo la scatola dei bottoni e ne rovescio il contenuto sul letto, cercando affannosamente qualcosa che corrisponda all'immagine che ho in mente... e il miracolo si compie!
Quei vecchi bottoni di plastica sembrano fare proprio al caso mio. In particolare quello giallo, del quale trovo un unico esemplare, è perfetto per gli oculi delle due finestre d'angolo, mentre gli altri potrebbero servire per le quadrifore o le finestre del secondo piano...
Un anello di ferro infilato nel peduncolo posteriore del bottone ne faciliterà la rimozione dopo aver impresso il suo calco nella plastilina.
Quella che si vede nelle immagini qua sopra in realtà è soltanto una prova, dal momento che dopo aver ritagliato il rosone con un segmento di tubo metallico, non sono stato più in grado di tirarlo fuori (!!).
Per riuscire a mantenere intatta la forma degli oculi ripeto l'operazione senza affondare il tubo fino in fondo, ma semplicemente imprimendo la sua circonferenza per circa un terzo dello spessore e rimuovendo con il cutter gli eccessi di materiale.
Dopo la cottura in forno (15 minuti a 130°C) posso rifinire il resto della superficie e aprire il foro centrale con una pressione a bassa velocità della fresa diamantata, che affonda nello Sculpey come fosse burro.
Lo spessore viene poi ridotto con un taglio netto per adattarsi a quello della parete in mattoni, e a questo punto gli oculi sono pronti per essere montati.
Uno dei due lo metto da parte, in quanto la seconda trifora è ancora piuttosto indietro. L'altro invece trova subito posto al centro dell'arcata, e i successivi corsi di mattoni lo circondano fino a bloccarlo nella sua posizione definitiva.
Mattone dopo mattone, lo spazio interno dell'arco viene interamente riempito, aggiungendo alla facciata un'interessante nota di colore.
A questo punto la finestra potrebbe anche sembrare terminata, e invece no. Come suggerisce quella base di colonna piazzata sul davanzale, mancano ancora le due colonnine laterali con i rispettivi capitelli e la ghiera, che partendo da questi percorrerà tutta la curva dell'arcata.
Inoltre bisognerà riempire i giunti tra i mattoni e verniciarne la superficie, per non parlare del muro interno che andrà esteso per tutta la larghezza del vano finestra. E non ho menzionato gli infissi in legno...
Insomma, di lavoro da fare ce n'è abbastanza, per cui mi ritiro e vi lascio con un'ultima panoramica sul palazzo in costruzione.
MATERIALI:
Sculpey, mattoni, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel con frese diamantate, cutter, bottoni e fil di ferro
MISURE (in cm):
Nel post precedente avevo trattato la realizzazione dei capitelli e degli archetti, che ormai da diversi mesi attendono il completamento del muro soprastante...
La lunga attesa è dovuta principalmente alla ricerca di un metodo che mi permetta di realizzare gli oculi in modo efficace e ripetibile per tutte le finestre di facciata. Mentre ci penso su, iniziamo a collocare i primi mattoncini e facciamo una panoramica su tutta la facciata.
Benissimo, ora torniamo alla nostra trifora e all'argomento di questo post: gli oculi.
La mia intenzione sarebbe quella di ottenerli da un unico blocco e con un disegno semplice ma decorativo, al contrario di quelli già realizzati per le finestre del fondaco che erano totalmente lisci. L'ideale sarebbe una composizione geometrica radiale, cosa assai ardua da realizzare con i materiali a mia disposizione. Lavorando su pietra dura basterebbe una linea fuori posto per vanificarne l'effetto.
Un primo test effettuato su diversi materiali (alabastro, marmo e pietra artificiale) evidenzia la facilità di perforazione dell'alabastro, già scartato per la sua caratteristica trasparenza verificata durante l'intaglio dei capitelli. Meno semplice ma non impossibile da lavorare risulta il marmo, che però si scheggia alla minima vibrazione impedendomi di ottenere un foro dai bordi netti. La pietra artificiale invece è molto dura e non riesco ad attraversarla del tutto, tanto più che a causa della frizione con la fresa metallica si brucia, assumendo una colorazione nerastra.
E se invece di tagliare direttamente l'oculo su questi materiali riuscissi a realizzare una sorta di stampo in pietra, ottenendo dei positivi in un materiale modellabile? Sto pensando allo Sculpey, ovviamente...
Se in teoria la cosa sembra fattibile, in pratica si rivela ben più ardua, perché il lavoro manuale con le punte diamantate non mi permette una precisione assoluta, soprattutto nelle circonferenze e nelle linee curve.
Ci vorrebbe qualcosa che possa essere usato come stampo, qualche oggetto comune che magari presenta la decorazione giusta per il rosone che vorrei realizzare.
Inizio a girare per casa come un invasato, aprendo cassetti e tirando fuori utensili, tappi, cappucci di penne e pennarelli, viti e bulloni... poi trovo la scatola dei bottoni e ne rovescio il contenuto sul letto, cercando affannosamente qualcosa che corrisponda all'immagine che ho in mente... e il miracolo si compie!
Quei vecchi bottoni di plastica sembrano fare proprio al caso mio. In particolare quello giallo, del quale trovo un unico esemplare, è perfetto per gli oculi delle due finestre d'angolo, mentre gli altri potrebbero servire per le quadrifore o le finestre del secondo piano...
Un anello di ferro infilato nel peduncolo posteriore del bottone ne faciliterà la rimozione dopo aver impresso il suo calco nella plastilina.
Quella che si vede nelle immagini qua sopra in realtà è soltanto una prova, dal momento che dopo aver ritagliato il rosone con un segmento di tubo metallico, non sono stato più in grado di tirarlo fuori (!!).
Per riuscire a mantenere intatta la forma degli oculi ripeto l'operazione senza affondare il tubo fino in fondo, ma semplicemente imprimendo la sua circonferenza per circa un terzo dello spessore e rimuovendo con il cutter gli eccessi di materiale.
Dopo la cottura in forno (15 minuti a 130°C) posso rifinire il resto della superficie e aprire il foro centrale con una pressione a bassa velocità della fresa diamantata, che affonda nello Sculpey come fosse burro.
Lo spessore viene poi ridotto con un taglio netto per adattarsi a quello della parete in mattoni, e a questo punto gli oculi sono pronti per essere montati.
Uno dei due lo metto da parte, in quanto la seconda trifora è ancora piuttosto indietro. L'altro invece trova subito posto al centro dell'arcata, e i successivi corsi di mattoni lo circondano fino a bloccarlo nella sua posizione definitiva.
Mattone dopo mattone, lo spazio interno dell'arco viene interamente riempito, aggiungendo alla facciata un'interessante nota di colore.
A questo punto la finestra potrebbe anche sembrare terminata, e invece no. Come suggerisce quella base di colonna piazzata sul davanzale, mancano ancora le due colonnine laterali con i rispettivi capitelli e la ghiera, che partendo da questi percorrerà tutta la curva dell'arcata.
Inoltre bisognerà riempire i giunti tra i mattoni e verniciarne la superficie, per non parlare del muro interno che andrà esteso per tutta la larghezza del vano finestra. E non ho menzionato gli infissi in legno...
Insomma, di lavoro da fare ce n'è abbastanza, per cui mi ritiro e vi lascio con un'ultima panoramica sul palazzo in costruzione.
MATERIALI:
Sculpey, mattoni, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, Dremel con frese diamantate, cutter, bottoni e fil di ferro
MISURE (in cm):
diametro oculo: 1,9
foro centrale: 0,4
spessore: 0,5
foro centrale: 0,4
spessore: 0,5
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