Abbiamo lasciato la costruzione del portone laterale al momento dell'inserimento delle mensole e del fregio romano che svolge il ruolo di architrave. Ora volgiamo il nostro sguardo all'interno, dove è arrivato il momento di montare il portone vero e proprio.
La costruzione dell'infisso inizia dal telaio, formato da montanti e traversi rinforzati diagonalmente da quattro traversi obliqui. I montanti esterni sono prolungati oltre i traversi superiori ed inferiori e arrotondati alle estremità per permetterne la rotazione all'interno delle guide.
Un primo tavolato (orizzontale) ricopre la superficie esterna, formando anche la battuta di chiusura, mentre quella interna sarà rifinita da lunghe tavole verticali.
Dopo l'asciugatura della colla, le superfici vengono levigate ed eventualmente limate per permettere il corretto movimento delle ante all'interno del vano porta e verificarne la chiusura.
Il paramento esterno, come nel caso del portone principale, verrà completato dalla chiodatura. Questa sarà, almeno in parte, semplicemente decorativa, visto che avrà una funzione strutturale soltanto là dove i chiodi coincideranno con i traversi del telaio.
Per la realizzazione dei chiodi il procedimento è lo stesso già visto in varie occasioni: bruciatura degli spilli, taglio delle capocchie, inserimento nel portone.
Per facilitare quest'ultimo passaggio, realizzo dei piccoli fori a distanze regolari sul tavolato esterno.
Ogni chiodo verrà comunque fissato con una goccia di colla e la verniciatura finale eviterà che questi possano staccarsi accidentalmente.
Alla chiodatura esterna si aggiunge un piccolo batacchio realizzato in ferro battuto ed inserito nell'anta destra del portone. All'interno, invece, i sistemi di bloccaggio sono rappresentati da un chiavistello scorrevole (la cricca) e da un paletto verticale che si inserirà in un apposito foro realizzato nel pavimento.
Questo foro, che mi sarebbe costato tanta fatica fino a poco tempo fa (e probabilmente anche la rottura della pietra), è reso possibile dal recente acquisto da un nuovo set di punte diamantate per il Dremel.
Con la verniciatura, la costruzione dell'infisso si può considerare terminata. Torno quindi ad occuparmi dei muri, completando il paramento esterno con un arco di scarico a tutto sesto che coronerà il portone alleggerendo il carico sull'architrave e rappresentando anche un elemento decorativo della facciata.
All'interno, blocco definitivamente i montanti del portone con le due asole in pietra e completo la struttura con un altro archetto cieco al cui interno potrei collocare un elemento sacro a "protezione" della casa, come la madonnina dell'ingresso principale. Di questi dettagli però mi occuperò più avanti.
Per il momento, in attesa di completare la struttura interna con il solaio in legno e chiudere la facciata al livello degli archetti pensili, questo è l'aspetto dell'ingresso laterale:
MATERIALI:
legno, spilli, filo di ferro, ardesia, colla bianca, colla da contatto, smalto trasparente
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, cutter, Dremel con punte diamantate e punte per legno, pennello
MISURE (in cm):
La costruzione dell'infisso inizia dal telaio, formato da montanti e traversi rinforzati diagonalmente da quattro traversi obliqui. I montanti esterni sono prolungati oltre i traversi superiori ed inferiori e arrotondati alle estremità per permetterne la rotazione all'interno delle guide.
Un primo tavolato (orizzontale) ricopre la superficie esterna, formando anche la battuta di chiusura, mentre quella interna sarà rifinita da lunghe tavole verticali.
Dopo l'asciugatura della colla, le superfici vengono levigate ed eventualmente limate per permettere il corretto movimento delle ante all'interno del vano porta e verificarne la chiusura.
Il paramento esterno, come nel caso del portone principale, verrà completato dalla chiodatura. Questa sarà, almeno in parte, semplicemente decorativa, visto che avrà una funzione strutturale soltanto là dove i chiodi coincideranno con i traversi del telaio.
Per la realizzazione dei chiodi il procedimento è lo stesso già visto in varie occasioni: bruciatura degli spilli, taglio delle capocchie, inserimento nel portone.
Per facilitare quest'ultimo passaggio, realizzo dei piccoli fori a distanze regolari sul tavolato esterno.
Ogni chiodo verrà comunque fissato con una goccia di colla e la verniciatura finale eviterà che questi possano staccarsi accidentalmente.
Alla chiodatura esterna si aggiunge un piccolo batacchio realizzato in ferro battuto ed inserito nell'anta destra del portone. All'interno, invece, i sistemi di bloccaggio sono rappresentati da un chiavistello scorrevole (la cricca) e da un paletto verticale che si inserirà in un apposito foro realizzato nel pavimento.
Questo foro, che mi sarebbe costato tanta fatica fino a poco tempo fa (e probabilmente anche la rottura della pietra), è reso possibile dal recente acquisto da un nuovo set di punte diamantate per il Dremel.
Con la verniciatura, la costruzione dell'infisso si può considerare terminata. Torno quindi ad occuparmi dei muri, completando il paramento esterno con un arco di scarico a tutto sesto che coronerà il portone alleggerendo il carico sull'architrave e rappresentando anche un elemento decorativo della facciata.
All'interno, blocco definitivamente i montanti del portone con le due asole in pietra e completo la struttura con un altro archetto cieco al cui interno potrei collocare un elemento sacro a "protezione" della casa, come la madonnina dell'ingresso principale. Di questi dettagli però mi occuperò più avanti.
Per il momento, in attesa di completare la struttura interna con il solaio in legno e chiudere la facciata al livello degli archetti pensili, questo è l'aspetto dell'ingresso laterale:
MATERIALI:
legno, spilli, filo di ferro, ardesia, colla bianca, colla da contatto, smalto trasparente
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, cutter, Dremel con punte diamantate e punte per legno, pennello
MISURE (in cm):
luce arco esterno: 2,8
architrave: 3,8
vano porta interno: 6,4 x 4,1
architrave: 3,8
vano porta interno: 6,4 x 4,1