Come già visto nel post precedente, la copertura del magazzino è pronta per la posa definitiva. Prima però, dovrò occuparmi dell'arredamento, con un occhio di riguardo ai punti di vista attraverso i quali sarà possibile scorgere l'interno dopo la chiusura.
Inizio a fare alcune prove con i materiali che da tempo ho selezionato a questo scopo: anfore e vasi in terracotta acquistati al mercatino natalizio e botti in miniatura per modellismo navale.
Una volta decisa approssimativamente la disposizione degli oggetti, provo ad osservare l'interno attraverso le finestre e scatto alcune foto per valutare con calma eventuali modifiche.
Accanto ad entrambe le finestre laterali ho collocato un oggetto che apparirà in primo piano, lasciando però al centro dell'attenzione ciò che si trova sul lato opposto della stanza: a sinistra le botti e i vasi, mentre sulla destra le anfore appoggiate al muro e il portello di carico semi-aperto.
Al centro del locale si vedrà la scala a pioli, che collocherò soltanto in seguito per proteggere l'interno del magazzino dalla polvere con un tappo di gomma.
Nelle precedenti foto, ovviamete, la luce non è quella giusta, in quanto la volta non è ancora chiusa ed entra più luce del dovuto. La composizione però mi sembra convincente e decido di passare alla fase successiva.
Adesso si tratta di apportare alcune piccole modifiche agli oggetti perché acquistino un tocco più personale e realistico. Le anfore vengono leggermente "sporcate" e smaltate intorno all'apertura, mentre i due orci (che così vuoti mettono tristezza) vanno adeguatamente riempiti. Il loro contenuto potrebbe essere di vario tipo: frutta di stagione, frutti secchi o qualsiasi altro tipo di spezie o cibarie disponibili all'epoca. Quindi niente caffè, pomodori, mais, cacao, patate...
Invece di studiare cosa potrebbero contenere, decido di procedere in senso inverso, ovvero cercando qualcosa che abbia le dimensioni giuste per non sembrare fuori scala. Poi penserò a cosa somiglia.
Dopo aver messo mano a tutte le spezie e le sementi presenti in casa, la mia scelta cade sui semi di papavero e sul miglio dei miei diamantini.
Il grosso dei vasi lo riempio con ghiaia e colla, mentre i semi sono collocati soltanto in superficie. Il tutto poi è verniciato con smalto trasparente per evitare distacchi.
Ora però viene naturale la domanda: cosa contengono quei vasi nell'universo in scala 1:50 della Domus?
Per il primo sono abbastanza sicuro che si tratti di prugne secche.
Il miglio, invece... con un po' di fantasia potrebbe ricordare delle grosse pesche, anche se sono un po' troppo lucide. E se fossero mele? O albicocche?
Invito chiunque abbia un'altra idea a scriverlo nei commenti!
Comunque, la disposizione finale degli oggetti è la seguente, immortalata durante l'ultima ispezione del committente, poco prima della chiusura. Tutti i pezzi sono incollati al muro o al pavimento per evitare spostamenti durante i terremoti dei secoli venturi.
Prima di lasciare per sempre il magazzino al suo destino, diamo un'occhiata anche al portello e al loggiato, che da questo punto di vista non sarà più accessibile.
Poi basta, è ora di chiudere.
Un po' di colla alla base della volta, cemento misto a ghiaia per il rinfianco, e il gioco è fatto.
Ora possiamo sbirciare di nuovo all'interno. Prima dalla botola...
Poi dalle finestre laterali...
Allungando la mano con la macchina fotografica, anche dal portello di carico...
... e da quella frontale. Là in fondo, la porta aperta a metà, le scale, il resto della casa.
Angoli di vita a cui dare forma, pietra dopo pietra...
Intanto, il magazzino è terminato.
Ora possiamo fare un passo indietro, uscire dalla finestra aperta e allontanarci come fossimo spiriti di un'altra dimensione...
Torniamo al mondo reale, raddrizziamo la schiena e lasciamo riposare la Domus fino al prossimo post...
MATERIALI:
accessori per presepe e modellismo, colla bianca, smalto trasparente, semi di papavero, miglio, legno, cemento, ghiaia
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spatolina
Inizio a fare alcune prove con i materiali che da tempo ho selezionato a questo scopo: anfore e vasi in terracotta acquistati al mercatino natalizio e botti in miniatura per modellismo navale.
Una volta decisa approssimativamente la disposizione degli oggetti, provo ad osservare l'interno attraverso le finestre e scatto alcune foto per valutare con calma eventuali modifiche.
Accanto ad entrambe le finestre laterali ho collocato un oggetto che apparirà in primo piano, lasciando però al centro dell'attenzione ciò che si trova sul lato opposto della stanza: a sinistra le botti e i vasi, mentre sulla destra le anfore appoggiate al muro e il portello di carico semi-aperto.
Al centro del locale si vedrà la scala a pioli, che collocherò soltanto in seguito per proteggere l'interno del magazzino dalla polvere con un tappo di gomma.
Nelle precedenti foto, ovviamete, la luce non è quella giusta, in quanto la volta non è ancora chiusa ed entra più luce del dovuto. La composizione però mi sembra convincente e decido di passare alla fase successiva.
Adesso si tratta di apportare alcune piccole modifiche agli oggetti perché acquistino un tocco più personale e realistico. Le anfore vengono leggermente "sporcate" e smaltate intorno all'apertura, mentre i due orci (che così vuoti mettono tristezza) vanno adeguatamente riempiti. Il loro contenuto potrebbe essere di vario tipo: frutta di stagione, frutti secchi o qualsiasi altro tipo di spezie o cibarie disponibili all'epoca. Quindi niente caffè, pomodori, mais, cacao, patate...
Invece di studiare cosa potrebbero contenere, decido di procedere in senso inverso, ovvero cercando qualcosa che abbia le dimensioni giuste per non sembrare fuori scala. Poi penserò a cosa somiglia.
Dopo aver messo mano a tutte le spezie e le sementi presenti in casa, la mia scelta cade sui semi di papavero e sul miglio dei miei diamantini.
Il grosso dei vasi lo riempio con ghiaia e colla, mentre i semi sono collocati soltanto in superficie. Il tutto poi è verniciato con smalto trasparente per evitare distacchi.
Ora però viene naturale la domanda: cosa contengono quei vasi nell'universo in scala 1:50 della Domus?
Per il primo sono abbastanza sicuro che si tratti di prugne secche.
Il miglio, invece... con un po' di fantasia potrebbe ricordare delle grosse pesche, anche se sono un po' troppo lucide. E se fossero mele? O albicocche?
Invito chiunque abbia un'altra idea a scriverlo nei commenti!
Comunque, la disposizione finale degli oggetti è la seguente, immortalata durante l'ultima ispezione del committente, poco prima della chiusura. Tutti i pezzi sono incollati al muro o al pavimento per evitare spostamenti durante i terremoti dei secoli venturi.
Prima di lasciare per sempre il magazzino al suo destino, diamo un'occhiata anche al portello e al loggiato, che da questo punto di vista non sarà più accessibile.
Poi basta, è ora di chiudere.
Un po' di colla alla base della volta, cemento misto a ghiaia per il rinfianco, e il gioco è fatto.
Ora possiamo sbirciare di nuovo all'interno. Prima dalla botola...
Poi dalle finestre laterali...
Allungando la mano con la macchina fotografica, anche dal portello di carico...
... e da quella frontale. Là in fondo, la porta aperta a metà, le scale, il resto della casa.
Angoli di vita a cui dare forma, pietra dopo pietra...
Intanto, il magazzino è terminato.
Ora possiamo fare un passo indietro, uscire dalla finestra aperta e allontanarci come fossimo spiriti di un'altra dimensione...
Torniamo al mondo reale, raddrizziamo la schiena e lasciamo riposare la Domus fino al prossimo post...
MATERIALI:
accessori per presepe e modellismo, colla bianca, smalto trasparente, semi di papavero, miglio, legno, cemento, ghiaia
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spatolina