Mi sono già ampiamente occupato delle varie aperture del fondaco: i due grandi portoni che si affacciano sulla loggia (1,2,3,4), uno dei quali dotato di portoncino e la porta laterale (1,2,3) che comunica (in via puramente teorica) con il cortile interno della casa.
Tutto ciò però riguardava il piano terreno.
Adesso che ci troviamo al livello del piano ammezzato, il fondaco può entrare in comunicazione con altre zone della casa, per facilitare lo spostamento delle merci (ad esempio verso il magazzino) o l'accesso dei proprietari dagli ambienti abitativi.
Sulla verticale dell'arcata che, al piano terreno, dà accesso al vano di servizio e alla legnaia, una porta si affaccerà sull'ingresso secondario, servendo quindi da accesso principale per chi provenga dagli ingressi della Domus o dal piano nobile, senza interferire con le attività che eventuelmente si stanno svolgendo al piano inferiore.
Il profilo esterno di questa apertura, coronata da un arco a sesto acuto, ha un aspetto piuttosto massiccio. In particolare l'ampiezza dei cunei che formano l'arcata rimanda a strutture di tradizione diversa da quella genovese. Anche in questo caso si tratta probabilmente di una dimostrazione di eccentricità del committente...
La costruzione dell'arcata necessita di un apposito supporto in cartone, che viene posizionato per il montaggio appena gli stipiti raggiungono la linea d'imposta.
L'arco viene assemblato in loco, mantenendolo però separato dal resto della muratura. Successivamente viene asportato per la carteggiatura e le rifiniture, per poi torare al suo posto (stavolta incollato definitivamente) prima dell'innalzamento della parete e del rinfianco.
Sul lato interno il vano porta verrà sormontato da un archetto ribassato in pietra, ad un'altezza opportuna per permettere il movimento dei battenti.
Anche i gangheri in ferro per il sostegno del portone sono già collocati all'interno di apposite scanalature realizzate durante la costruzione degli stipiti.
Dalla parte opposta del fondaco si aprirà un'altra porta, leggermente più stretta, che darà accesso ad una balconata esterna in legno. Sul paramento esterno sono da tempo visibili le buche per il posizionamento dei travetti.
La struttura di questa porta è piuttosto particolare per via dalla posizione d'angolo e della conformazione dei muri. Una serie di arcate mi permetteranno di chiudere l'apertura ricongiungendo i diversi spigoli e riprendendo il tracciato interno del muro, mentre sul lato destro del vano una porzione di muratura resterà tronca per non interferire con la simmetricità delle arcate.
In fondo una piccola mensola accanto alla porta può sempre tornare utile, no?
L'archetto di scarico esterno poggia su due piccole mensole e risulta cieco. L'apertura è infatti chiusa da un architrave dello stesso materiale (e che forse in futuro verrà sostituito da un pezzo analogo in marmo).
La struttura muraria del portone non è ancora completa e mancano inoltre gli infissi in legno con i loro accessori. Affacciandosi alla soglia, però, si può già godere di un nuovo scorcio del fondaco.
E' visibile anche la porta che dà sull'ingresso, non ancora nascosta dalla colonna che sorgerà al centro della stanza.
Si tratta comunque di un accesso privato ad uso esclusivo del personale di servizio e dei proprietari.
Dall'ingresso "ufficiale" invece la vista sul fondaco è decisamente più suggestiva, come testimonia questo scatto effettuato dopo il completamento dell'arco in pietra.
MATERIALI USATI:
ardesia, colla bianca, cartone, colla da contatto, filo di ferro
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, forbici, lime
MISURE (in cm):
Tutto ciò però riguardava il piano terreno.
Adesso che ci troviamo al livello del piano ammezzato, il fondaco può entrare in comunicazione con altre zone della casa, per facilitare lo spostamento delle merci (ad esempio verso il magazzino) o l'accesso dei proprietari dagli ambienti abitativi.
Sulla verticale dell'arcata che, al piano terreno, dà accesso al vano di servizio e alla legnaia, una porta si affaccerà sull'ingresso secondario, servendo quindi da accesso principale per chi provenga dagli ingressi della Domus o dal piano nobile, senza interferire con le attività che eventuelmente si stanno svolgendo al piano inferiore.
Il profilo esterno di questa apertura, coronata da un arco a sesto acuto, ha un aspetto piuttosto massiccio. In particolare l'ampiezza dei cunei che formano l'arcata rimanda a strutture di tradizione diversa da quella genovese. Anche in questo caso si tratta probabilmente di una dimostrazione di eccentricità del committente...
La costruzione dell'arcata necessita di un apposito supporto in cartone, che viene posizionato per il montaggio appena gli stipiti raggiungono la linea d'imposta.
L'arco viene assemblato in loco, mantenendolo però separato dal resto della muratura. Successivamente viene asportato per la carteggiatura e le rifiniture, per poi torare al suo posto (stavolta incollato definitivamente) prima dell'innalzamento della parete e del rinfianco.
Sul lato interno il vano porta verrà sormontato da un archetto ribassato in pietra, ad un'altezza opportuna per permettere il movimento dei battenti.
Anche i gangheri in ferro per il sostegno del portone sono già collocati all'interno di apposite scanalature realizzate durante la costruzione degli stipiti.
Dalla parte opposta del fondaco si aprirà un'altra porta, leggermente più stretta, che darà accesso ad una balconata esterna in legno. Sul paramento esterno sono da tempo visibili le buche per il posizionamento dei travetti.
La struttura di questa porta è piuttosto particolare per via dalla posizione d'angolo e della conformazione dei muri. Una serie di arcate mi permetteranno di chiudere l'apertura ricongiungendo i diversi spigoli e riprendendo il tracciato interno del muro, mentre sul lato destro del vano una porzione di muratura resterà tronca per non interferire con la simmetricità delle arcate.
In fondo una piccola mensola accanto alla porta può sempre tornare utile, no?
L'archetto di scarico esterno poggia su due piccole mensole e risulta cieco. L'apertura è infatti chiusa da un architrave dello stesso materiale (e che forse in futuro verrà sostituito da un pezzo analogo in marmo).
La struttura muraria del portone non è ancora completa e mancano inoltre gli infissi in legno con i loro accessori. Affacciandosi alla soglia, però, si può già godere di un nuovo scorcio del fondaco.
E' visibile anche la porta che dà sull'ingresso, non ancora nascosta dalla colonna che sorgerà al centro della stanza.
Si tratta comunque di un accesso privato ad uso esclusivo del personale di servizio e dei proprietari.
Dall'ingresso "ufficiale" invece la vista sul fondaco è decisamente più suggestiva, come testimonia questo scatto effettuato dopo il completamento dell'arco in pietra.
MATERIALI USATI:
ardesia, colla bianca, cartone, colla da contatto, filo di ferro
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, forbici, lime
MISURE (in cm):
Porta ingresso
altezze: (stipiti) 5,5; (intradosso arco) 1; (estradosso) 1,8; (spessore max chiave) 0,8 (base architrave) 5,2;
larghezze: (luce esterno) 2,4; (luce max vano interno) 4,3; (spessore cunei reni) 0,5; (luce estradosso) 3,2; (sporgenza mensole) 0,3;
profondità: (stipiti esterni) 0,8;
Porta balconata
altezze: (imposta arco interno) 7,2; (estradosso arco) 3,1; (intradosso arco) 1,9; (imposta arco esterno) 4,7; (spessore chiave) 1,2;
larghezze: (luce vano interno) 3,5; (luce esterno) 2,2; (spessore cunei reni) 1,2;
profondità: (stipiti esterni) 1,2; (vano interno) 1;
altezze: (stipiti) 5,5; (intradosso arco) 1; (estradosso) 1,8; (spessore max chiave) 0,8 (base architrave) 5,2;
larghezze: (luce esterno) 2,4; (luce max vano interno) 4,3; (spessore cunei reni) 0,5; (luce estradosso) 3,2; (sporgenza mensole) 0,3;
profondità: (stipiti esterni) 0,8;
Porta balconata
altezze: (imposta arco interno) 7,2; (estradosso arco) 3,1; (intradosso arco) 1,9; (imposta arco esterno) 4,7; (spessore chiave) 1,2;
larghezze: (luce vano interno) 3,5; (luce esterno) 2,2; (spessore cunei reni) 1,2;
profondità: (stipiti esterni) 1,2; (vano interno) 1;