Finalmente un nuovo capitolo dedicato alle coperture del primo piano, delle
quali non mi sono più occupato dopo la
posa
e
rifinitura
degli abbadini. Ricordate quei chiodi che spuntavano tra le lastre di ardesia
nella parte inferiore del tetto? Bene, quegli spunzoni rappresentano i perni
d'appoggio del muretto d'attico che dovrà percorrere la
copertura in corrispondenza con le murature sottostanti, come se si trattasse
di un'ideale continuazione della facciata. In realtà non lo è né per misure né
per materiali, già che sarà realizzato in mattoni, successivamente coperti da
uno strato d'intonaco.
Il motivo per cui non mi sono occupato del muretto subito dopo la conclusione
del tetto ha a che fare con la fila di coppi che dovrebbe coprire la linea del
displuvio. Dopo le prime entusiasmanti prove, infatti, mi resi conto che le
proporzioni non erano esatte e che le tegole avevano dimensioni troppo grandi
rispetto alla scala della Domus. Dovevo quindi trovare la voglia (e la
pazienza) di ripartire da zero e fabbricare abbastanza pezzi da poter coprire,
se non tutto il displuvio, almeno il tratto interessato dal passaggio del
muretto, che sullo spigolo dell'edificio si interseca con gli elementi di
copertura.
La lavorazione dei coppi, almeno al principio, è simile a quella dei
mattoncini, ricavati a partire da frammenti di tegole e mattoni veri. Poi però
il parallelepipedo iniziale dev'essere lavorato con le lime per assumere la
caratteristica forma concava e leggermente trapezoidale. Niente di
inarrivabile, sia chiaro, basta un po' di pratica. La vera difficoltà sta nel
realizzare pezzi tra loro tutti uguali (o quasi)!
Superato questo scoglio, può iniziare la posa del muretto come si vede dalle
foto poste qui di seguito. I primi mezzi mattoncini vengono disposti in linea
retta e distanziati tra loro quel tanto che basta a lasciare libero lo spazio
dei barbacani per il deflusso delle acque piovane. La seconda
fila ricalca lo stesso schema, estendendosi però sul lato posteriore e
suggerendo un muretto piuttosto spesso.
Ecco, accidenti! Anche in questo caso troppo spesso, cosa che mi
obbligherà a ridurne le dimensioni a costruzione già avvenuta. Ma questo lo
vedremo nel prossimo post...
MATERIALI:
vecchi mattoni, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, Dremel con frese diamantate
MISURE (in cm):
vecchi mattoni, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, Dremel con frese diamantate
MISURE (in cm):
perimetro: 15,5 x 8,5
ampiezza barbacani: 0,3
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3 comments:
Innanzitutto complimeti per il super lavoro che stai svolgendo. Veramemte stupendo.
Ho una domanda. Come fai per fare dritti i muri? Non sono riuscito a capirlo?
Grazie per l'eventuale risposta
Ciao, grazie dei complimenti!
Per dritti ti riferisci alle verticali o alle singole file di pietre/mattoni? Per le prime, faccio spesso verifiche con un filo a piombo costruito da me (un cubetto di cemento appeso ad una cordicella). Le linee orizzontali invece le controllo con una piccola livella a bolla che appare in diverse foto. A volte capita comunque di tirare su un muro un po' storto, allora rimedio con le lime oppure "aggiustandolo" con le successive file di mattoni.
Si mi riferivo alle verticali. Immaginavo usassi una cosa del genere.
Ti faccio ancora i miei complimenti. Continuerò a seguirti. Penso che inizierò anch'io a fare qualcosina di molto elementare però. Mi piacerebbe in futuro costruire un castello medievale ma ce ne vuole... però intanto sai consigliarmi qualche libro/manuale che ne descrive la costruzione o l'achitettura? Possibilmente in italiano.
Ti ringrazio
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