Nel capitolo precedente avevo completato la struttura interna della prima trifora, collocando i corsi di mattoni e l'oculo centrale. Adesso è il momento di rifinire l'esterno, arricchendo il profilo dell'arcata ogivale con le due colonnine laterali e la ghiera decorativa, una delle poche concessioni all'estetica presenti negli edifici medievali genovesi.
Per prima cosa bisognerà rifinire la muratura in mattoni con il cemento, in modo da riempire i giunti e preparare la superficie alla verniciatura finale.
Il colore vivace dei mattoni sembra spegnersi, ma con la ripulitura e lo smalto recupererà in parte il tono iniziale, risultando però maggiormente realistico.
E' comunque necessario operare adesso questi ritocchi perché dopo la posa della ghiera sarebbe impossibile realizzare un lavoro accurato.
L'elemento successivo di cui mi devo occupare sono i due capitelli angolari, che scolpirò nella pietra artificiale come quelli che reggono gli archetti. Anche questi avranno una conformazione a foglie d'acqua, che poi è quella che si presta meglio ad essere realizzata ad una scala così ridotta (1/50).
Anche le basi delle colonnine saranno realizzate in pietra artificiale, mentre per la ghiera mi affido nuovamente allo sculpey, mettendo in pratica una nuova tecnica che mi permetterà di arricchirla con un motivo ad intaglio semplice ed uniforme ma di grande effetto decorativo.
In una prima fase do forma ai cilindri con l'uso della siringa, come se si trattasse di semplici colonne.
Poi inserisco il "vermicello" così ottenuto all'interno di una guida costruita appositamente con dei listelli di legno. La guida è leggermente più sottile delle colonne, per cui una porzione del cilindro rimane esposta al passaggio di un rullo che ne inciderà la superficie.
In realtà il suddetto "rullo" non è altro che il manico di un punteruolo metallico che uso normalmente nella costruzione della Domus e la cui rifinitura a griglia è stata la molla che mi ha ispirato questo nuovo metodo.
Le ghiere vengono poi curvate secondo il profilo degli archi e cotte in forno per fissarne definitivamente la forma.
In questa prima infornata faccio anche un test per una ghiera "tortile" che per ora non userò, ma che potrebbe tornare utile, magari regolarizzandone la torsione, per decorare le quadrifore del salone.
Intanto sulla finestra hanno trovato posto le due colonnine laterali insieme ai capitelli, mentre il muro in mattoni è già asciutto e verniciato.
La ghiera viene tagliata inizialmente in due segmenti, poi in quattro per ottenere un effetto più realistico.
L'aspetto esterno della finestra adesso è quello definitivo, salvo qualche elemento in ferro che collocherò soltanto in seguito.
Ora dovrò ripetere tutto quanto per la seconda trifora della saletta, anche se probabilmente mi dedicherò prima alle rifiniture degli interni. Mantenere aperta l'arcata frontale, infatti, potrà facilitarmi il lavoro rendendo la stanza maggiormente accessibile alle dita e agli strumenti...
MATERIALI:
pietra artificiale, sculpey, cemento, smalto trasparente, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spugnetta, carta abrasiva, Dremel con punte e disco diamantato, guida in legno, manico di punteruolo, forno elettrico
Per prima cosa bisognerà rifinire la muratura in mattoni con il cemento, in modo da riempire i giunti e preparare la superficie alla verniciatura finale.
Il colore vivace dei mattoni sembra spegnersi, ma con la ripulitura e lo smalto recupererà in parte il tono iniziale, risultando però maggiormente realistico.
E' comunque necessario operare adesso questi ritocchi perché dopo la posa della ghiera sarebbe impossibile realizzare un lavoro accurato.
L'elemento successivo di cui mi devo occupare sono i due capitelli angolari, che scolpirò nella pietra artificiale come quelli che reggono gli archetti. Anche questi avranno una conformazione a foglie d'acqua, che poi è quella che si presta meglio ad essere realizzata ad una scala così ridotta (1/50).
Anche le basi delle colonnine saranno realizzate in pietra artificiale, mentre per la ghiera mi affido nuovamente allo sculpey, mettendo in pratica una nuova tecnica che mi permetterà di arricchirla con un motivo ad intaglio semplice ed uniforme ma di grande effetto decorativo.
In una prima fase do forma ai cilindri con l'uso della siringa, come se si trattasse di semplici colonne.
Poi inserisco il "vermicello" così ottenuto all'interno di una guida costruita appositamente con dei listelli di legno. La guida è leggermente più sottile delle colonne, per cui una porzione del cilindro rimane esposta al passaggio di un rullo che ne inciderà la superficie.
In realtà il suddetto "rullo" non è altro che il manico di un punteruolo metallico che uso normalmente nella costruzione della Domus e la cui rifinitura a griglia è stata la molla che mi ha ispirato questo nuovo metodo.
Le ghiere vengono poi curvate secondo il profilo degli archi e cotte in forno per fissarne definitivamente la forma.
In questa prima infornata faccio anche un test per una ghiera "tortile" che per ora non userò, ma che potrebbe tornare utile, magari regolarizzandone la torsione, per decorare le quadrifore del salone.
Intanto sulla finestra hanno trovato posto le due colonnine laterali insieme ai capitelli, mentre il muro in mattoni è già asciutto e verniciato.
La ghiera viene tagliata inizialmente in due segmenti, poi in quattro per ottenere un effetto più realistico.
L'aspetto esterno della finestra adesso è quello definitivo, salvo qualche elemento in ferro che collocherò soltanto in seguito.
Ora dovrò ripetere tutto quanto per la seconda trifora della saletta, anche se probabilmente mi dedicherò prima alle rifiniture degli interni. Mantenere aperta l'arcata frontale, infatti, potrà facilitarmi il lavoro rendendo la stanza maggiormente accessibile alle dita e agli strumenti...
MATERIALI:
pietra artificiale, sculpey, cemento, smalto trasparente, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spugnetta, carta abrasiva, Dremel con punte e disco diamantato, guida in legno, manico di punteruolo, forno elettrico