Costruzione 231: Completamento delle murature e affreschi del piano nobile (parte quarta)

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Se non ne avete ancora avuto abbastanza di intonaci e affreschi, eccovi qui un nuovo post nel quale cercherò di tirare le somme su tutto quanto realizzato finora sulle pareti del salone principale.

Nell'ultimo post avevo descritto il completamento dei due vani finestra e le rifiniture degli spigoli, per cui mi sembra utile riprendere il discorso da lì e mostrare il completamento della controfacciata  con un paio di nuovi corsi di pietre, che nella parte bassa sono state opportunamente sagomate per seguire il profilo delle arcate.


Ora anche questa parete è pronta per ricevere il proprio affresco, che avevo già mostrato durante le prove di montaggio.
Così come tutti i muri portanti, anche questo verrà riempito con cemento e ghiaia eliminando gli spazi vuoti al suo interno, ma per poter riempire tutto il perimetro devo prima portare a termine la costruzione del muro laterale, il cui paramento esterno è rimasto incompleto.

Vediamo in sequenza la realizzazione dei restanti archi di scarico e il completamento di tutta la parete, al cui interno trova posto una nuova catena in ferro che il cui capochiave sarà ben visibile sulla facciata.






Prima di poter terminare il lavoro, mi vedo costretto ad effettuare un intervento correttivo sulla stessa facciata, che in assenza di appoggi utili tende a piegarsi verso l'esterno. Mi torna utile lo stesso tirante in ferro, ma per metterlo correttamente in tensione ho bisogno di usare anche uno strumento "vero", alquanto fuori scala nei confronti della Domus ma decisamente più efficace.



Terminata questa operazione (che dura diversi giorni) posso finalmente completare la posa dei mattoni e procedere con il riempimento.



Ma torniamo alla controfacciata.
Qui il cemento va a coprire direttamente gli archi, chiudendo per sempre i vani finestra all'interno del muro.



Cioè, "per sempre" fino a quando non mi accorgo che uno dei due archi è stato collocato male e non coincide perfettamente con la parete d'angolo. Fortunatamente il cemento è ancora fresco e pur se con una certa apprensione, riesco a correggere il problema senza fare troppi danni.



Attenzione però, perché l'eccessiva umidità del cemento ha impregnato i mattoni del muro laterale, che rischia di spanciare oltre il perimetro!
Altro intervento d'urgenza, questa volta con l'aiuto di due morsetti più piccoli.


Uff, che sudori freddi! Ma adesso finalmente penso di aver messo il tutto in sicurezza. Facciamo un ultimo giro d'ispezione per assicurarci che sia tutto a posto. Tra l'altro è uscito il sole e c'è quella bella luce pomeridiana che stimola il mio estro fotografico...








Curiosamente, i nuovi mattoni inseriti mantengono il tono scuro che hanno assunto a causa dell'umidità anche dopo essersi asciugati. Mi toccherà rassicurare il committente che non è un problema, visto che quel muro affaccia sull'intercapedine tra la Domus e il palazzo a fianco.

Adesso la vogliamo finire una buona volta di montare questi benedetti affreschi?
Forza, partiamo da quello più grande che copre l'intera parete laterale del salone. Prima di tutto rifilo un po' i bordi per migliorarne gli incastri e stendo sul retro uno strato uniforme di colla.




Poi, con molta cautela e un po' di pressione delle dita, faccio sì che la superficie aderisca alla parete in ogni punto. Il muro infatti non è perfettamente regolare e potrebbero crearsi dei vuoti tra i mattoni e l'intonaco.

Anche in questo caso ricorro ad alcune morse, poste in modo da esercitare una pressione costante (ma non eccessiva) nei punti giusti.


Ed ecco la grande battaglia dei gatti e dei topi nella sua collocazione definitiva.



Ripeto la medesima operazione con l'affresco dell'arcata di spina, il cui intradosso al momento è ancora in lavorazione (lo inserirò più avanti).



E lascio per ultima la porzione d'intonaco che copre il muro al di sopra delle finestre e che completa il perimetro di questa parte del piano nobile.


Oh, c'è di nuovo la mia luce favorita! Ne approfitto per fare qualche altro scatto all'interno del salone...





E visto che prima si parlava del capochiave, eccolo qua in bella vista sul paramento in pietra della facciata.


Alla prossima!


MATERIALI:
mattoni, cemento, ghiaia, colla bianca, intonaco dipinto, fil di ferro
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, spatolina, morse, morsetti, mollette e quant'altro



[ESP] Construcción 108: Luneta del portón principal (3) - acabados y montaje

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Aquí estamos otra vez con la luneta del portón.
Antes del montaje definitivo voy a hacer unos retoques a los elementos internos del arco, sustituyendo las molduras ya hechas con otras más lisas (los "cortes" diagonales que había hecho en las anteriores resultaban un poco bastos).

En un libro sobre arquitectura medieval en Génova que pude consultar en la biblioteca, estas molduras recibían el nombre de ghiere poligonali, pero me resulta un tanto difícil traducir este término al castellano... seguiré llamándolas molduras, ya que ghiere (pron. guiere) tiene como principal significado el de "sellos, cápsulas o zunchos".



La estructura de la luneta ahora está completada y puedo pasar al montaje de todas las piezas: primero el arco bicolor y el fondo. Luego, después de haber rellenado las juntas con un poco de cemento, es el turno del fresco y de las molduras.

Mientras tanto llevo adelante la construcción de un arco rebajado de piedra que irá a cerrar el umbral coincidiendo con la cara interior de la luneta. El soporte de cartón es el mismo usado para el mayor de los arcos lombardos y para los demás arcos de la habitación de servicio.



Cuándo todo ya está bien pegado, puedo al fin admirar el portón coronado por su bella luneta.



Y por lo visto no soy el único..


Los transeuntes curiosos se dan la vuelta para mirar el fresco y algunos se meten en el pórtico para observarlo mejor. Uno de éstos, con el cual tengo una rápida conversación, insinua que la forma del escudo no es la correcta. Parece ser álguien que sabe mucho, así que decido hacerle caso y llevar a cabo unos pequeños cambios en el dibujo.

La ventaja de haber realizado yo mismo el fresco sin encargarlo a un maestro de otra ciudad es precisamente la de poder retocar el trabajo en cualquier momento.
En este caso es suficiente la punta del cutter para cambiar el perfil del escudo y corregir la forma de la cruz.
Et voilá.


MATERIALES:
pizarra, cola blanca
SHERRAMIENTAS:
tenazas, pinzas, papel de lija, serrucho, espátula, soporte de cartón
MEDIDAS (en cm):
ancho del arco rebajado:
profundidad:
grosor: