È ora di affrontare l'ultima parte della costruzione della via pubblica, che
dopo le radicali modifiche descritte nel
capitolo precedente
ha acquisito un aspetto decisamente più realistico e consono all'epoca
medievale.
Avevamo seguito la posa delle pietre lungo tutta la spina centrale e parte
dell'acciottolato di riempimento. Adesso continuiamo con l'inserimento di
nuovi ciottoli fino al limite superiore del vicolo, là dove finisce questo
frammento di medioevo immaginario che è la Domus.
...Ovvero la levigatura parziale di tutta la superficie per renderla più
uniforme e liscia. In questo modo eviterò molti incidenti e cause legali, e
i passanti me ne saranno grati. Inoltre, ridurrò la sporgenza delle pietre
poste sui bordi in modo che il taglio tra questo spazio-tempo e le altre
dimensioni risulti netto.
Un'altra cosa lasciata in sospeso prima della posa era il posizionamento
della caditoia per il deflusso delle acque. I pezzi rimossi sono ormai
irrimediabilmente danneggiati, ma non è comunque mia intenzione utilizzarli.
Invece di una struttura a fessure parallele, ho deciso di realizzare un
unico pezzo attraversato da cinque fori tondi. Questo nuovo tombino andrà a
collocarsi in fondo al condotto sotterraneo del vicolo laterale, dal quale
rimuovo le ultime due lastre di copertura.
Purtroppo, il primo tentativo di realizzare questo nuovo "coperchio" non
va a buon fine. Procedo con la massima attenzione, ma durante l'apertura
del foro centrale la tessera di ardesia mi si spezza (per non dire che si
sbriciola) tra le dita. Rinuncio a ripetere l'operazione con un nuovo
blocco in quanto sono certo che farebbe la stessa fine del primo. Tento
invece la sorte con un nuovo materiale, molto economico, che finora non ho
usato nella costruzione della Domus: una pietra da affilatura. Si
tratta di un composto di carburo di silicio, leggero, facilissimo da
incidere e tagliare, ma anche estremamente fragile. Non presentando però
la tipica struttura a strati dell'ardesia, dovrebbe essere meno propenso a
spezzarsi durante la foratura.
Perfetto! Questa volta il tombino non si rompe e lo inserisco
immediatamente al suo posto, ricollocando anche una delle lastre rimosse,
opportunamente tagliata per coprire il tratto di condotto rimasto
scoperto.
Adesso posso completare la pavimentazione con l'ultimo passaggio, ovvero
il riempimento dei giunti. Realizzerò una mescola di cemento piuttosto
liquida ma più densa della solita boiacca, giacché ho bisogno che faccia
realmente da legante per i ciottoli (in aggiunta alla colla). Se fosse
troppo liquida, finirebbe per indebolire la presa delle pietre sul fondo e
si ridurrebbe in polvere durante la ripulitura. Per ottenere un miglior
risultato, però, dovrò avere l'accortezza di rimuovere il materiale in
eccesso prima che il cemento sia del tutto asciutto.
Il primo a testare la nuova pavimentazione è, manco a dirlo, il
committente. Dopo tutte le assicurazioni date ai consiglieri circa la
qualità del selciato in costruzione, solo lui ha l'ultima parola
sull'effettiva qualità del lavoro. Ad un suo gesto negativo saremmo
costretti, nostro malgrado, a disfare tutto quanto e a detrarre i costi
dei materiali dalle nostre paghe. La corporazione dei costruttori verrebbe
sicuramente in nostro aiuto, ma la perdita di tempo (e di prestigio)
sarebbe per noi ancora peggio della fame. Speriamo bene.
Sì! Ha detto sì! Sia lode a San Giorgio!
Adesso si va a festeggiare al porto con qualche buon boccale di acquavite,
e chi non ha moglie può fare una visita alle ragazze di Mamma Rosa. Ma mi
raccomando, domani tutti a Messa in cattedrale, e ci ritroviamo in
cantiere lunedì al primo tocco di campana!
MATERIALI:
cemento a presa rapida, ciottoli di spiaggia, pietra da affilatura, colla vinilica
STRUMENTI:
pinzette, Dremel con disco da taglio diamantato, cilindro abrasivo e fresa diamantata, carta abrasiva, matita, paletta, spatolina, pennello a setole dure
MISURE (in cm):
cemento a presa rapida, ciottoli di spiaggia, pietra da affilatura, colla vinilica
STRUMENTI:
pinzette, Dremel con disco da taglio diamantato, cilindro abrasivo e fresa diamantata, carta abrasiva, matita, paletta, spatolina, pennello a setole dure
MISURE (in cm):
area vicolo: 5,6/5,8 x 29,7
spessore acciottolato: 0,5
ampiezza spina centrale: ±1,5