Costruzione 272: Selciato stradale (4) - completamento

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Costruzione selciato stradale (parte 4)

È ora di affrontare l'ultima parte della costruzione della via pubblica, che dopo le radicali modifiche descritte nel capitolo precedente ha acquisito un aspetto decisamente più realistico e consono all'epoca medievale.

Avevamo seguito la posa delle pietre lungo tutta la spina centrale e parte dell'acciottolato di riempimento. Adesso continuiamo con l'inserimento di nuovi ciottoli fino al limite superiore del vicolo, là dove finisce questo frammento di medioevo immaginario che è la Domus.





Ora che la composizione è completata, il selciato appare già quasi pronto, ma in realtà resta ancora da eseguire una parte del lavoro. Lascio alla colla il tempo di asciugare per bene (almeno 24 ore) in modo che ogni singolo ciottolo risulti ben saldo, e procedo con il passo successivo...




...Ovvero la levigatura parziale di tutta la superficie per renderla più uniforme e liscia. In questo modo eviterò molti incidenti e cause legali, e i passanti me ne saranno grati. Inoltre, ridurrò la sporgenza delle pietre poste sui bordi in modo che il taglio tra questo spazio-tempo e le altre dimensioni risulti netto.



Un'altra cosa lasciata in sospeso prima della posa era il posizionamento della caditoia per il deflusso delle acque. I pezzi rimossi sono ormai irrimediabilmente danneggiati, ma non è comunque mia intenzione utilizzarli. Invece di una struttura a fessure parallele, ho deciso di realizzare un unico pezzo attraversato da cinque fori tondi. Questo nuovo tombino andrà a collocarsi in fondo al condotto sotterraneo del vicolo laterale, dal quale rimuovo le ultime due lastre di copertura.






Purtroppo, il primo tentativo di realizzare questo nuovo "coperchio" non va a buon fine. Procedo con la massima attenzione, ma durante l'apertura del foro centrale la tessera di ardesia mi si spezza (per non dire che si sbriciola) tra le dita. Rinuncio a ripetere l'operazione con un nuovo blocco in quanto sono certo che farebbe la stessa fine del primo. Tento invece la sorte con un nuovo materiale, molto economico, che finora non ho usato nella costruzione della Domus: una pietra da affilatura. Si tratta di un composto di carburo di silicio, leggero, facilissimo da incidere e tagliare, ma anche estremamente fragile. Non presentando però la tipica struttura a strati dell'ardesia, dovrebbe essere meno propenso a spezzarsi durante la foratura.




Perfetto! Questa volta il tombino non si rompe e lo inserisco immediatamente al suo posto, ricollocando anche una delle lastre rimosse, opportunamente tagliata per coprire il tratto di condotto rimasto scoperto.

Adesso posso completare la pavimentazione con l'ultimo passaggio, ovvero il riempimento dei giunti. Realizzerò una mescola di cemento piuttosto liquida ma più densa della solita boiacca, giacché ho bisogno che faccia realmente da legante per i ciottoli (in aggiunta alla colla). Se fosse troppo liquida, finirebbe per indebolire la presa delle pietre sul fondo e si ridurrebbe in polvere durante la ripulitura. Per ottenere un miglior risultato, però, dovrò avere l'accortezza di rimuovere il materiale in eccesso prima che il cemento sia del tutto asciutto.






Il primo a testare la nuova pavimentazione è, manco a dirlo, il committente. Dopo tutte le assicurazioni date ai consiglieri circa la qualità del selciato in costruzione, solo lui ha l'ultima parola sull'effettiva qualità del lavoro. Ad un suo gesto negativo saremmo costretti, nostro malgrado, a disfare tutto quanto e a detrarre i costi dei materiali dalle nostre paghe. La corporazione dei costruttori verrebbe sicuramente in nostro aiuto, ma la perdita di tempo (e di prestigio) sarebbe per noi ancora peggio della fame. Speriamo bene.





Sì! Ha detto sì! Sia lode a San Giorgio!

Adesso si va a festeggiare al porto con qualche buon boccale di acquavite, e chi non ha moglie può fare una visita alle ragazze di Mamma Rosa. Ma mi raccomando, domani tutti a Messa in cattedrale, e ci ritroviamo in cantiere lunedì al primo tocco di campana!





MATERIALI:
cemento a presa rapida, ciottoli di spiaggia, pietra da affilatura, colla vinilica
STRUMENTI:
pinzette, Dremel con disco da taglio diamantato, cilindro abrasivo e fresa diamantata, carta abrasiva, matita, paletta, spatolina, pennello a setole dure
MISURE (in cm):
area vicolo: 5,6/5,8 x 29,7
spessore acciottolato: 0,5
ampiezza spina centrale: ±1,5



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