WikiDomus: L'arco a tutto sesto

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L'arco a tutto sesto (sesto è l'antico nome del compasso) è un arco a sezione semicircolare unica e completa (180º). Costituisce il fondamento architetturale delle volte a botte. Originariamente era costituito da una sequenza di cunei in adobe, mattone o pietra.

Arch illustration
Nomenclatura dell'arco:
1 - Chiave di volta;
2 - Cuneo;
3 - Estradosso;
4 - Piedritto;
5 - Intradosso;
6 - Freccia;
7 - Corda o Interasse;
8 - Rinfianco

Original: Lusitana Vector: MesserWolandCC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Il suo utilizzo ebbe inizio nel terzo millennio avanti Cristo presso i Caldei. Passò quindi all'architettura etrusca e a quella greca, per poi essere adottato dai Romani. Dallo stile di questo arco derivarono tutti i successivi: il romanico, il rinascimentale e il barocco. Comunque, l'utilizzo sistematico dell'arco a tutto sesto (e dell'arco in generale) si deve ai Romani, che lo appresero dalla poliedrica funzione che aveva tra gli etruschi e lo utilizzarono prevalentemente in funzione della praticità piuttosto che dell'estetica, pur senza escludere quest'ultima. L'uso maggiore degli archi in successione trovò applicazione nella costruzione degli acquedotti.

Archi in mattoni e in pietra poggiano su uno dei pilastri della cantina

Arcate in mattoni sul lato posteriore dei sotterranei

Costruzione di un arco su supporto provvisorio

L'arco venne utilizzato dagli architetti romani per marcare significativamente il ritmo degli edifici, inventando il motivo, poi divenuto simbolo dell'architettura rinascimentale, dell'arco inserito all'interno del sistema pilastro-trabeazione. Tale invenzione formale, comunque, ha probabilmente un'origine prettamente strutturale: lavorando principalmente con il laterizio, la costruzione di archi era più economica rispetto al sistema trilitico, poiché un architrave ha bisogno di un grosso monolite.

Arco di scarico nella muratura in pietra

L'arco a tutto sesto è anche un elemento caratterizzante dell'architettura romanica durante il medioevo e fu utilizzato principalmente con funzione estetica, oltre che per separare le navate degli edifici religiosi, per portali, archi trionfali (l'arco che sottolinea lo sbocco della navata centrale nella crociera), chiostri e le successioni di archetti a tutto sesto sotto i cornicioni tipici del romanico lombardo.

archetti aggettanti su mensole in pietra

Archi ripetuti a copertura del vano scala

Dal punto di vista della distribuzione statica delle forze, esso fa sì che tutti i suoi punti lavorino in compressione e il peso degli elementi da lui sorretti, oltre che il proprio, si distribuiscano in modo da gravare sulla struttura di appoggio. Ciò significa che le basi di appoggio debbono essere realizzate massicce per sostenerne tutto il peso. Alla base dell'arco, oltre a quelle verticali, si hanno spinte orizzontali che debbono essere opportunamente contrastate dalle strutture di appoggio esterne all'arco.

Arcate di spina del fondaco (piano ammezzato)

Archi a tutto sesto a completamento di una monofora

Taglio e posa dei conci per due arcate del vano scala

All'interno della Domus, l'arco a tutto sesto si trova già a partire dai sotterranei, dei quali, insieme alle volte a crociera, costituisce la struttura portante di copertura. Nei diversi piani realizzati finora vi sono archi costituiti interamente da mattoni (oltre a quelli dello scantinato, ricordo le arcate di spina del fondaco), ma anche in pietra e in tecnica mista mattone-pietra.

Archi d'accesso al piano nobile, poggianti su antichi elementi romani

Tra quelli in sola pietra, i più elaborati e ripetitivi sono quelli che coprono la scala nei piani bassi, chiudendo la galleria dell'intera rampa con la stessa inclinazione degli scalini e fungendo da base per la rampa superiore.
Altri archi di questo tipo hanno invece funzione di sostegno per le strutture in aggetto o di alleggerimento dei carichi all'interno delle murature, ma il metodo costruttivo non cambia. Per ogni arco è prevista la costruzione (e spesso il riuso) di strutture provvisorie create con i più diversi materiali: rotoli di carta igianica, segmenti di tubo, e nel caso della scalinata perfino una moneta da 2 euro. 

Archi di scarico sul muro laterale del piano nobile


Vi invito a scoprire questi elementi e la loro costruzione navigando nel sito, dove troverete il diario di cantiere della Domus in ordine cronologico fin dalla posa della prima pietra.

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Arco a tutto sesto. (16 dicembre 2023). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 9 marzo 2024, 20:23 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Arco_a_tutto_sesto&oldid=136919054





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