L'arco a tutto sesto (sesto è l'antico nome del compasso) è un
arco a sezione semicircolare unica e completa (180º). Costituisce il
fondamento architetturale delle volte a botte. Originariamente era costituito
da una sequenza di cunei in adobe, mattone o pietra.
Nomenclatura dell'arco:
1 - Chiave di volta;
2 - Cuneo;
3 - Estradosso;
4 - Piedritto;
5 - Intradosso;
6 - Freccia;
7 - Corda o Interasse;
8 - Rinfianco
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Il suo utilizzo ebbe inizio nel terzo millennio avanti Cristo presso i Caldei.
Passò quindi all'architettura etrusca e a quella greca, per poi essere
adottato dai Romani. Dallo stile di questo arco derivarono tutti i successivi:
il romanico, il rinascimentale e il barocco. Comunque, l'utilizzo sistematico
dell'arco a tutto sesto (e dell'arco in generale) si deve ai Romani, che lo
appresero dalla poliedrica funzione che aveva tra gli etruschi e lo
utilizzarono prevalentemente in funzione della praticità piuttosto che
dell'estetica, pur senza escludere quest'ultima. L'uso maggiore degli archi in
successione trovò applicazione nella costruzione degli acquedotti.
Archi in mattoni e in pietra poggiano su uno dei pilastri della cantina |
Arcate in mattoni sul lato posteriore dei sotterranei |
Costruzione di un arco su supporto provvisorio |
L'arco venne utilizzato dagli architetti romani per marcare significativamente
il ritmo degli edifici, inventando il motivo, poi divenuto simbolo
dell'architettura rinascimentale, dell'arco inserito all'interno del sistema
pilastro-trabeazione. Tale invenzione formale, comunque, ha probabilmente
un'origine prettamente strutturale: lavorando principalmente con il laterizio,
la costruzione di archi era più economica rispetto al sistema trilitico,
poiché un architrave ha bisogno di un grosso monolite.
Arco di scarico nella muratura in pietra |
L'arco a tutto sesto è anche un elemento caratterizzante dell'architettura
romanica durante il medioevo e fu utilizzato principalmente con funzione
estetica, oltre che per separare le navate degli edifici religiosi, per
portali, archi trionfali (l'arco che sottolinea lo sbocco della navata
centrale nella crociera), chiostri e le successioni di archetti a tutto sesto
sotto i cornicioni tipici del romanico lombardo.
archetti aggettanti su mensole in pietra |
Archi ripetuti a copertura del vano scala |
Dal punto di vista della distribuzione statica delle forze, esso fa sì che
tutti i suoi punti lavorino in compressione e il peso degli elementi da lui
sorretti, oltre che il proprio, si distribuiscano in modo da gravare sulla
struttura di appoggio. Ciò significa che le basi di appoggio debbono essere
realizzate massicce per sostenerne tutto il peso. Alla base dell'arco, oltre a
quelle verticali, si hanno spinte orizzontali che debbono essere
opportunamente contrastate dalle strutture di appoggio esterne all'arco.
Arcate di spina del fondaco (piano ammezzato) |
Archi a tutto sesto a completamento di una monofora |
Taglio e posa dei conci per due arcate del vano scala |
All'interno della Domus, l'arco a tutto sesto si trova già a partire dai
sotterranei, dei quali, insieme alle volte a crociera, costituisce la
struttura portante di copertura. Nei diversi piani realizzati finora vi sono
archi costituiti interamente da mattoni (oltre a quelli dello scantinato,
ricordo le arcate di spina del fondaco), ma anche in pietra e in tecnica mista
mattone-pietra.
Archi d'accesso al piano nobile, poggianti su antichi elementi romani |
Tra quelli in sola pietra, i più elaborati e ripetitivi sono quelli che
coprono la scala nei piani bassi, chiudendo la galleria dell'intera rampa con
la stessa inclinazione degli scalini e fungendo da base per la rampa
superiore.
Altri archi di questo tipo hanno invece funzione di sostegno per le strutture
in aggetto o di alleggerimento dei carichi all'interno delle murature, ma il
metodo costruttivo non cambia. Per ogni arco è prevista la costruzione (e
spesso il riuso) di strutture provvisorie create con i più diversi materiali:
rotoli di carta igianica, segmenti di tubo, e nel caso della scalinata perfino
una moneta da 2 euro.
Vi invito a scoprire questi elementi e la loro costruzione navigando nel sito, dove troverete il diario di cantiere della Domus in ordine cronologico fin dalla posa della prima pietra.
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Arco a tutto sesto. (16 dicembre 2023). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 9 marzo 2024, 20:23 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Arco_a_tutto_sesto&oldid=136919054
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