Le domus medievali genovesi, sia in pietra che in mattoni, sono caratterizzate dalla presenza di alcuni elementi comuni. Uno di questi è la cornice marcapiano, che corre sulla facciata esterna in corrispondenza del solaio dei diversi piani.
Nella maggior parte dei casi, questo elemento è ormai scomparso alla vista, o per lo meno è poco leggibile. In epoca rinascimentale, infatti, quando la moda edilizia imponeva facciate intonacate e riccamente affrescate, tutti gli elementi in aggetto che potevano essere d'intralcio a questo tipo di decorazione sono stati livellati.
Inoltre, spesso la ristrutturazione è stata così radicale che il livello dei piani interni ormai non corrispondeva più alle cornici né tantomeno alle finestre, che furono regolarizzate secondo forme più moderne.
In alcuni casi i moderni restauri hanno eliminato gli intonaci le cui decorazioni erano ormai illeggibili, riportando alla luce questi elementi "nascosti".
Io mi sono già occupato delle cornici nel caso del piano ammezzato, la cui sporgenza funge contemporaneamente da base per le arcate del portico ed è visibile anche sotto il falso loggiato della facciata interna.
Ora che ho completato la schiera di archetti pensili e sto iniziando a lavorare al piano nobile, è il momento di posare la lunga cornice che attraverserà le due facciate esterne per tutta la loro ampiezza (tranne la torre) e che svolgerà anche il ruolo di davanzale in corrispondenza delle finestre colonnate.
Il materiale è lo stesso di tutta la muratura, ovvero l'ardesia, che sostituisce nel mio modello il calcare marnoso o "pietra di promontorio" di cui ho già ampiamente parlato. Anche nel caso della facciata in mattoni che dà sul vicolo laterale, la cornice è costituita da listelli in pietra.
Qui il bordo esterno sporge di un paio di millimetri ed è arrotondato lungo lo spigolo inferiore.
Il resto della cornice ha una modanatura più elaborata, presentando oltre al bordo arrotondato, anche una leggera rastrematura nella parte bassa.
I pezzi sono prima tagliati con il seghetto ed affiancati fino a coprire tutta la superficie...
Poi, una volta verificate le misure e prefezionati gli incastri, completo la lavorazione del bordo con le lime manuali.
A questo punto posso incollare definitivamente tutti i segmenti e completare la cornice.
Probabilmente il risultato sarebbe più lineare se la scanalatura fosse stata realizzata direttamente sui pezzi incollati, ma questo comporterebbe anche maggiori difficoltà e rischi per la facciata. Non è raro infatti che lavorando con le lime manuali, "scappi" qualche colpo maldestro. Inoltre in alcuni casi ho dovuto ripetere il pezzo a causa di una scheggiatura dell'ardesia, e questo mi obbligherebbe ad effettuare difficili sostituzioni di parti già incollate.
Comunque, il completamento della posa si conclude senza problemi ed apre il campo alla realizzazione delle finestre, ancora in parte in fase di studio.
In queste ultime foto si può vedere la cornice già finita e qualche prova di muratura a fasce dicrome sull'angolo esterno, oltre ad un accenno di stipiti per il posizionamento delle finestre.
MATERIALI:
ardesia, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, morsetto
MISURE (in cm):
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