Dp 010 - Trifora dell'abbazia di San Fruttuoso di Camogli

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Modello in scala di una trifora dell'abbazia di San Fruttuoso di Camogli (Liguria). 




IL PEZZO NEL DETTAGLIO:

Serie: LIGURIA
Modello: SAN FRUTTUOSO

Antico edificio religioso situato in una pittoresca baia della Riviera di Levante, l'abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte (comune di Camogli) ospita le ceneri del vescovo Fruttuoso, portate qui nell'VIII secolo da Tarragona per sottrarle all'avanzata delle truppe musulmane nella penisola Iberica. La finestra è una delle dieci di identico stile che caratterizzano la facciata lato mare dell'edificio. L'abbazia fu interamente restaurata negli anni '30 del XX secolo, recuperando così molti elementi che nel corso dei secoli avevano subito modifiche o danni (tra questi, appunto, le trifore).



I materiali usati sono: pietra di carburo di silicio per la muratura esterna, ardesia ligure per quella interna, alabastro di Volterra per archi, capitelli e colonne, cemento, colla vinilica.





La cornice è dotata di staffa per appenderla a qualsiasi parete (solo per interni). Oggetto particolarmente indicato per l'arredo di un soggiorno o di uno studio/ufficio.



Misure del pezzo: cm 9,5 x 11,5 x 1
Misure della cornice: cm 22 x 22 x 3




Dp 009 - Colonna a rocchi bicolori e capitello sferocubico

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Modello in scala di una colonna medievale a rocchi bianchi e neri con capitello scolpito e segmenti di arcate, realizzato pezzo per pezzo in pietra naturale.




L'OPERA NEL DETTAGLIO:

Serie: GENOVA
Modello: DE CASTRO

Lavoro ispirato da elementi architettonici emergenti da uno degli antichi palazzi di Genova.
Fino all'inizio del XX secolo, il grande patrimonio architettonico della città medievale, descritto da viaggiatori e letterati del passato, si credeva perduto per sempre. Ma a partire dal 1907, il lavoro dell'Ufficio di Belle Arti portò alla luce un'enorme quantità di elementi (muri, colonne, archi, finestre) appartenenti a quei sontuosi edifici, che ben lontani dall'essere scomparsi, persistevano occulti sotto strati d'intonaco risultanti dai rimaneggiamenti che ne avevano alterato l'aspetto e la struttura.
In via delle Grazie si conservano i resti di uno di questi edifici, in particolare elementi della loggia quali le colonne e i capitelli decorati con tralci d'uva, qui riprodotti in scala.





I materiali utilizzati sono: marmo di Carrara e ardesia ligure per il fusto della colonna, la base e il capitello, pietra grigia per le arcate, cemento, colla vinilica. Tutti gli elementi sono stati lavorati con strumenti manuali o meccanici senza l'uso di stampi.



La cornice, dipinta di nero ardesia, è dotata di staffa per essere appesa a qualsiasi parete (solo per interni).



Misure del pezzo: cm 6,8 x 16 x 2,3
Misure della cornice: cm 16 x 21 x 4

MATERIALI:
marmo, ardesia, cemento, colla vinilica






Dp008 - Bifora di Portovenere

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Modello in scala della pittoresca bífora di Portovenere (La Spezia).


IL PEZZO NEL DETTAGLIO:

La finestra, dalla quale si gode di una spettacolare vista sul mare, appartiere a resti di edifici medievali presenti nei pressi del castello Doria, costruito dalla famiglia nobile genovese per difendere questa posizione strategica del territorio.





I materiali usati sono: ghiaia e altre pietre per la muratura, ardesia ligure per gli stipiti, alabastro per archi, capitello e base della colonna, pietra artificiale per il fusto, cemento, colla vinilica.
La "vista" è un dipinto originale ad acquerello.


La cornice è dotata di staffa per appenderla a qualsiasi parete (solo per interni). 



Misure del pezzo: cm 10,5 x 13 x 2
Misure della cornice: cm 17 x 22 x 4

MATERIALI:
ghiaia, ardesia, alabastro, cemento, colla bianca






Una nuova finestra si sta aprendo

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In questo breve video potete seguire per intero l'ultima fase di lavorazione di un nuovo pezzo che mi è stato commissionato. Dopo aver steso una patina uniforme di cemento molto diluito e averlo lasciato asciugare, procedo alla ripulitura quasi totale con un vecchio pennello. Il cemento resterà soltanto all'interno dei giunti e negli angoli meno raggiungibili della finestra, dando alla struttura un aspetto più sporco e realistico. Per me si tratta del momento più emozionante di tutto il lavoro: sembra quasi di riportare alla luce qualche antico reperto archeologico sepolto da secoli.

Ho lasciato volutamente il video senza musica perché possiate assaporare l'atmosfera del momento con il solo fruscio del pennello e il ventilatore in sottofondo. Chiedo scusa se qualche frame non è perfettamente a fuoco, ma la mia attenzione era altrove :)

Se siete interessati a pezzi simili a questo, vi ricordo di tenere d'occhio il mio shop su Etsy, oppure contattatemi in privato tramite il form a destra, la pagina Facebook o Instagram.

Serie: GENOVA
Modello: DORIA
Materiali: Ardesia ligure, Marmo di Carrara, vecchi mattoni, pietra artificiale (capitelli e archetti), pasta per modellare Sculpey (colonne)




Costruzione 270: Muro ovest (3) - La latrina (seconda parte)

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Costruzione 270: La latrina (seconda parte)

In questo secondo post dedicato alla costruzione della latrina esterna andrò a descrivere i passaggi che porteranno al completamento della struttura. In realtà nel momento in cui scrivo non è ancora del tutto ultimata, per cui tornerò sicuramente sull'argomento anche in seguito.

A proposito di passaggi, ci eravamo lasciati proprio con l'apertura di un passaggio segreto tra il bagno e un ipotetico edificio adiacente, che va poco a poco prendendo forma, pur con tutti i limiti del caso. Non ho un'immagine precisa per quanto riguarda l'aspetto di questa "altra" domus, anche perché non ho davvero intenzione di costruirla se non in minima parte (non in questa vita, almeno). 

Qualche ipotesi però mi vedo costretto a farla, rendendola anche dal punto di vista grafico. L'angolo interno dell'edificio infatti risulterà parzialmente visibile e vorrei che quella semplice porzione stuzzicasse l'immaginazione di chi guarda, ricreando un'idea della sua struttura, decorazione interna, ecc. 

Vi è mai capitato di osservare ciò che resta di una casa appena demolita guardando il muro che questa condivideva con l'edificio a cui era addossata? Magari si intuisce la forma di una stanza con tanto di carta da parati, l'immorsatura di una scala, i monconi delle travi con sopra ancora qualche piastrella del vecchio pavimento. Ecco, l'idea è quella, e ne vedete un accenno in questa serie di studi che ho realizzato prima di affrontare la costruzione della latrina esterna.

Studi latrina
Studi preliminari per la costruzione della latrina

Per il momento torniamo all'elemento principale e alla posa delle poche travi necessarie per la sua copertura.

Trave dormiente per il tetto del bagno

Posa della trave e dei travetti

Taglio delle tavole

Saranno sufficienti tre travetti per coprire l'intero spiovente, più una trave dormiente alla base immorsata a entrambe le pareti dell'intercapedine. Poi qualche segmento di tavolato sul quale collocherò gli abbadini di ardesia come già fatto nella copertura della stanza d'angolo del primo piano.

La copertura del passaggio segreto, invece, viene risolta in modo più spiccio con un largo architrave che ne chiude interamente la parte superiore. L'ampiezza del corridoio è piuttosto ridotta e il carico al di sopra di esso assai limitato, per cui non penso ci siano problemi. In caso contrario ce ne preoccuperemo in futuro puntellando il soffitto con qualche travetto, abbiamo già perso fin troppo tempo per questo elemento non previsto.

Posa del tavolato

Dettaglio del passaggio attraverso il muro

Accesso al bagno e architrave in pietra

Vista dall'alto della toilette e della copertura

Dopo aver effettuato qualche prova d'uso del suddetto passaggio, e una volta superati i dubbi del committente circa la sua ampiezza, procedo ad estendere il paramento esterno dei muri in vista del loro riempimento. Probabilmente dovrò aggiungere ancora un po' di materiale in futuro (ghiaia e cemento), ma basta già questo accenno per dare al tutto un aspetto più solito e di facile lettura.

Scorcio del muro e tavolo di lavoro

Muro e bagno

"Belin, è troppo stretto!"

Vista generale della Domus

Profilo del muro rotto

Riempimento del muro tronco

Vista dell'intercapedine e del muro

Il muro a cemento asciutto

É a questo punto che colloco una ad una le lastre di ardesia, partendo dalla porzione inferiore del tetto fino a raggiungere il colmo e il muro di fondo.

Posa delle prime lastre di ardesia

Seconda fila di abbadini

Completamento della copertura

Con la successiva posa di mattoni lungo il perimetro e la rifinitura con boiacca di cemento, la copertura risulterà definitivamente completata.

Innalzamento del muro

Scorcio dell'intercapedine

Interno del passaggio segreto e bagno esterno

Muro esterno e strutture incomplete

Per proseguire oltre sarà necessario innalzare il resto della facciata, cosa che in realtà è già avvenuta... ma mi risulterebbe impossibile mostrare l'aspetto finale di quest'angolo senza spoilerare troppo su altri elementi che andranno prima introdotti a dovere. Quindi per il momento ci fermiamo qui. 
Alla prossima!

Panoramica da sud-ovest



MATERIALI:
ardesia, mattoni, listelli di legno, smalto, colla bianca, colla da contatto, cemento, ghiaia
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, cutter, pennello, spatolina


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