Dopo la costruzione degli oculi e dei battenti in legno, per completare la struttura delle due bifore del fodaco non mancano che gli archetti di scarico dei due vani finestra ed il montaggio delle tende.
Una volta raggiunto il livello d'imposta con un'ultima fila di mattoncini, procedo alla posa degli archi su un supporto in cartone costruito su misura e che tornerà utile per entrambe le finestre.
Una volta raggiunto il livello d'imposta con un'ultima fila di mattoncini, procedo alla posa degli archi su un supporto in cartone costruito su misura e che tornerà utile per entrambe le finestre.
Prima di poter fissare definitivamente gli archi, però, dovrò occuparmi dei tendaggi. Immediatamente sotto la base delle arcate, due barre in ferro attraverseranno il vano finestra da parte a parte, inserendosi in apposite scanalature praticate nel muro. A queste barre saranno appese le tende, che quando non necessarie vi restaranno arrotolate e pronte all'uso.
Questo tipo di tendaggi era usato prevalentemente nei mesi invernali per proteggere gli ambienti interni dal freddo e dal vento e consisteva spesso in speciali tele "cerate".
Per quanto riguarda la loro tipologia ero indeciso tra tende a cortina, magari con due teli posti ai lati della finestra, oppure un'unica tenda a pannello riavvolgibile al bastone.
Per quanto riguarda la loro tipologia ero indeciso tra tende a cortina, magari con due teli posti ai lati della finestra, oppure un'unica tenda a pannello riavvolgibile al bastone.
Ho scelto la seconda per semplicità e perché lascia le finestre più libere e visibili.
La tela, scelta per la sua sottigliezza, è stata ricavata da una vecchia federa, tagliata in strisce delle stesse dimensioni del vano finestra. Il tessuto andava poi trattato in qualche modo per dargli un aspetto più grezzo e modificarne il colore, troppo chiaro ed uniforme.
Mentre anticamente i tessuti venivano trattati per sbiancarli, io mi trovo quindi a mettere in pratica il processo inverso, anche se il metodo usato per la tintura è decisamente un paradosso temporale, visto che all'epoca il caffè non era ancora giunto in Europa...
Comunque, dopo un breve bagno in un avanzo di caffè un po' allungato, la tela assume un colore molto più conveniente ed è pronta ad essere montata.
Qui di seguito, alcune immagini dei tendaggi in posizione, con i battenti chiusi e aperti. Nel secondo caso le tende lasciano filtrare un po' di luce all'interno proteggendo il fondaco dal vento.
Nella stanza si respira un gradevole aroma di caffè ed il signore della casa ne sembra entusiasta, mentre si dedica a dare l'ultima sistemata ai tendaggi. Vorrebbe a tutti i costi stabilire una rotta commerciale per importare questa preziosa mercanzia con la sua flotta. Ovviamente gli rispondo di no, è ancora troppo presto. Se la sua famiglia superer la prossima epidemia di peste nera, forse potranno occuparsene i suoi trisnipoti...
Nel frattempo, restituisco un po' di brillantezza ai battenti in legno con una mano di smalto trasparente. Questo lavoro era stato rimandato fino al completamento delle finestre e direi che ormai ci siamo...
A questo punto posso incollare gli archi di scarico, bloccando così i bastoni delle tende.
Con il rinfianco delle arcate e l'innalzamento del muro, le finestre del fondaco assumono il loro aspetto definitivo.
MATERIALI:
ardesia, ferro, tela, spago, colla bianca, caffè, smalto trasparente
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, forbici, morsetto, lime, pennello
MISURE (in cm):
(da verificare)