Visto che ormai ho deciso qual è l'orientazione della Domus battezzando come
"finestrella orientale" la piccola bifora che si apre su un lato della camera
matrimoniale, posso rinominare il lato opposto del perimetro come "muro
occidentale" o "prospetto ovest". Questo dovrebbe evitare confusioni quando mi
riferisco ai lati dell'edificio come "prospetto destro" o "prospetto
sinistro", termini ambigui se non si stabilisce in precedenza il punto di
vista dell'osservatore.
Questa lunga parete che va dalla facciata principale fino alla sezione
posteriore, verrà realizzata interamente in mattoni e presenterà diverse
aperture. Sul lato interno sarà divisa dai tramezzi che delimitano gli spazi
delle due camere da letto nobili e del corridoio di servizio.
Il primo elemento sul quale concentro la mia attenzione è la bifora
occidentale, che si apre di fronte alla suddetta finestrella. Ogni qual volta
io abbia provato ad immaginare la forma di questa finestra il risultato è
stato differente, tanto che quando iniziai realmente ad affrontarne la
costruzione non avevo le idee per nulla chiare. L'unico punto fisso era che,
vista la sua collocazione poco appariscente (appena al di sopra dello spazio
vuoto tra un palazzo e l'altro), il paramento esterno non avrebbe presentato
decorazioni di alcun tipo. Anzi, su suggerimento del committente, penso che
gli sportelli saranno fissi e dotati di vetri per evitare gli odori sgradevoli
che potrebbero salire dallo scarico (lo vedremo tra poco).
Dopo avere installato il davanzale e i due sedili del vano interno, mi rendo
conto che l'eccessiva ampiezza della finestra lascerebbe ben poco spazio per
la testata del letto, che come potrete immaginare sarà un cassone a
baldacchino piuttosto ingombrante. Fino ad ora la mia idea era quella di
realizzare una trifora, ma questo è il momento in cui decido di ripiegare su
una più modesta bifora. Seziono quindi il davanzale con il disco del Dremel e
riposiziono lo stipite sinistro già parzialmente costruito.
Questo farà sì che resti intero soltanto uno dei due sedili, mentre del
secondo avanza una piccola sporgenza utile per poggiarvi un bicchiere o una
candela. Poco male, visto che questa finestra servirà principalmente ad
illuminare lo scriptorium privato del padrone di casa. La signora,
come ho già fatto notare, frequenterà più assiduamente la bifora di levante
per le sue orazioni quotidiane, e i due potranno scambiarsi occhiate dolci o
commenti sarcastici anche a distanza di qualche metro.
Prima ho parlato di uno "scarico". Mi riferivo alla struttura che appare
già terminata nella foto qui sopra e della quale potete seguire la
costruzione nelle seguenti immagini. Aprendosi direttamente
sull'intercapedine esterna, questo piccolo portello dovrebbe permettere
agli inquilini della camera principale di evacuare comodamente i loro
rifiuti, sia solidi che liquidi. Io mi ritenevo ragionevolmente
soddisfatto della costruzione di questo elemento extra lusso, e così
pareva anche il committente. Ciò nonostante, nessuno dei due aveva fatto i
conti con le esigenze di una nobildonna al cui orecchio erano giunte voci
della nuova moda dei ricchi genovesi: la "ritirata" esterna (detta
anche latrina) nella quale sedersi comodamente ed in privato per
espletare i propri bisogni. Mi toccherà mettere mano allo scalpello e
vedere cosa posso fare per accontentare la signora.
Nella metà posteriore, il muro perimetrale corre parallelo alla balconata,
alla quale si accede tramite due aperture: una ad anta singola connessa al
corridoio di servizio e l'altra ad anta doppia che immette direttamente
nella camera piccola. Oltre alle due porte sarà presente anche una
finestra (trifora) con arco a tutto sesto. Mattone dopo mattone, il muro
cresce dando forma ai vani porta, agli stipiti e ai sedili presenti anche
in questo caso all'interno della finestra. Mi preoccupo anche di inserire
per tempo i gangheri inferiori per il sostegno degli infissi.
Mi piacerebbe potermi concentrare nella costruzione di un elemento
particolare, porta o finestra che sia, fino a vederlo completato.
Tuttavia, questa volta cercherò di fare le cose al meglio, ovvero
procedendo in modo graduale e portando avanti tutta la muratura
contemporaneamente, cosa che mi rallenta non poco ma che dovrebbe
permettermi di ottenere un risultato più uniforme. Almeno, questo è quello
che spero.
Non manca molto per raggiungere la base d'imposta dell'arco che chiude la porta di servizio, ma per questa volta mi fermo qua e vi rimando ad un prossimo capitolo. Che poi, se il nano qua sopra si togliesse il cappello, scoprirebbe di essere anche più basso di quel che crede...
MATERIALI:
mattoni, ardesia, pietra artificiale, legno, fil di ferro, colla vinilica
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, lime, spatolina, livella a bolla, righello
MISURE (in mm):
mattoni, ardesia, pietra artificiale, legno, fil di ferro, colla vinilica
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, lime, spatolina, livella a bolla, righello
MISURE (in mm):
bifora occidentale
ampiezza: 26
vano interno: 31 x 12
porta di servizio
ampiezza: 21
vano interno: 27 x 11
porta camera
ampiezza: 28
vano interno: 36 x 11
finestra camera
ampiezza: 32
vano interno: 40 x 11
altezza sedili: 13
spessore muro: 18 (metà anteriore), 17 (metà posteriore)
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