Intorno alla Domus a volte accadono cose che sembrano programmate ma che sono
invece del tutto casuali. Ovviamente, ci sarebbe da discutere su cosa sia il
caso e perché accadono certe cose piuttosto che altre, ma non è questo il
luogo adatto per farlo. Ricordate torre Maruffi, che per tanto
tempo avevo osservato dall'esterno e che alla fine
visitai
(e misurai) invitato dalla stessa proprietaria? Bene, in questo post vi
racconterò di quella volta in cui mi ritrovai tra le mani frammenti di
affresco tardo-medievale e mi venne in mente di inserirli nel mio progetto per
realizzare una parete affrescata (quasi) autentica.
Non darò dettagli circa il luogo di provenienza per non coinvolgere altre
persone. Il mio "bottino" comunque non è il risultato di un saccheggio, anche
perché in quel caso mi guarderei bene dal parlarne. Dirò semplicemente che ci
sono di mezzo un terremoto, una chiesa semidistrutta e un gruppo di volontari
che con sacrificio e passione trascorrono la loro estate a scavare tra le
macerie nel tentativo di recuperare opere d'arte danneggiate. Anch'io in quei
pochi giorni feci la mia parte ed aiutai a salvare frammenti più o meno grandi
di elementi architettonici e intere sezioni di affresco, in vista di
un'eventuale ricomposizione. Il tempo però scarseggiava, in quanto l'area
andava liberata rapidamente da ciò che c'era di recuperabile per lasciare il
campo libero al macchianrio pesante per la messa in sicurezza delle strutture.
Vedendo la mia dedizione e cura nel raccogliere anche le briciole, il
responsabile del gruppo mi disse chiaramente:
"Werner: ignora tutto al di sotto di 1 centimetro". A
partire da quel momento, tutti i pezzi "buoni" finivano nelle apposite ceste
numerate secondo la zona di provenienza dei frammenti. Gli altri, non so come,
me li sono ritrovati tutti in tasca.
A quel punto sapevo che mi sarei fuso le sinapsi nel tentativo di trovare un
soggetto adatto per riutilizzare la maggior parte dei pezzi in base alla forma
e al colore. Scartato il soggetto figurativo, optai per un pattern a fasce
orizzontali, ispirandomi alla foto di un affresco pisano (recuperata non
ricordo dove) con decorazione fitomorfa. Alternando nel miglior
modo i colori e integrando i resti originali con gli acquerelli, avrei potuto
ottenere una base sulla quale realizzare a tempera le volute e le foglie del
motivo vegetale.
La tecnica già la conoscevo per averla messa in pratica nella composizione
dei mosaici e del pavimento marmoreo del piano nobile, anche se questa volta
le tessere da inserire erano più fragili e irregolari. Per integrare i
frammenti ed ottenere un'unica superficie avrei usato del semplice gesso
bianco, che una volta asciutto si presta ad essere dipinto e simula bene
l'effetto di un affresco.
Nonostante tutto, il percorso non è stato privo di ostacoli. La colla di
farina, usata per fissare temporaneamente i frammenti al vetro prima del
ribaltamento a gesso asciutto, ha fatto più presa di quanto pensassi e
durante il distacco dal vetro una parte del colore è andata perduta. Non
troppa, fortunatamente, cosa che mi ha permesso di proseguire nel mio piano
e colmare tutte le lacune con gli stessi acquerelli.
Non credo che l'anonimo artista che nel XIV o XV secolo dipinse
quell'immagine di San Sebastiano o della Madonna con Bambino, potesse
immaginare dove sarebbero finiti alcuni frammenti di quel colore preparato
con tanta cura. Così come io non riesco ad immaginare dove sarà la Domus (o
pezzi di essa) tra cinque o seicento anni. Forse in fondo al mare e ormai
disgregata per lo scioglimento della colla, forse incenerita e coperta da
scorie radioattive, forse in un museo delle origini umane su Ganimede IV, o
magari usata come materiale da costruzione per un muretto a secco e
trasformata in formicaio. A quel punto avrà poca importanza se alcuni
frammenti di quell'oggetto saranno stati dipinti qualche secolo prima. D'ora
in poi sono uniti in un unico pezzo. D'ora in poi sono Domus.
MATERIALI:
frammenti di intonaco affrescato, gesso, rete metallica, acquerelli, tempera
STRUMENTI:
pinzette, spatolina, pennelli, foglio, matita, vetro, listelli di pietra, carta abrasiva
MISURE (in cm):
frammenti di intonaco affrescato, gesso, rete metallica, acquerelli, tempera
STRUMENTI:
pinzette, spatolina, pennelli, foglio, matita, vetro, listelli di pietra, carta abrasiva
MISURE (in cm):
7,2 x 8,2 x 0,5
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