La metà anteriore della
caminata, ovvero il salone principale della Domus, è ormai quasi finita, anche se per il momento manca qualsiasi decorazione interna a parte gli affreschi. È vero, il mobilio nelle case medievali non abbondava (neppure in quelle ricche), però mi piacerebbe inserire un bel tavolo, qualche panca, il trono del padrone di casa, qualche oggetto di uso quotidiano...
Comunque, visto che almeno questa stanza presenta misure che permettono di accedere agli interni con le mani, penso che potrò occuparmi delle suppellettili in un secondo momento, magari dopo aver realizzato e montato il soffitto. Ed è proprio di questo che inizio ad occuparmi a partire da questo post: il solaio del
secondo piano.
Le prime prove di posizionamento delle travi le effettuo quando ancora le stanze d'angolo sono prive di copertura. Questi primi test hanno principalmente lo scopo di selezionare listelli di legno delle misure adeguate, ma anche quello di individuare i punti d'inserimento delle travi per evitare che si sovrappongano alle canne fumarie.
Una volta scelti i pezzi e montato il telaio principale (che in questo caso include travi dormienti si quattro lati), inizio ad inserire i travetti, le cui teste vengono alloggiate in parte in apposite scanalature realizzate nelle travi.
Anche in questo caso, il modello a cui mi ispiro per la realizzazione del solaio è quello "a regolo di convento", che prevede l'inserimento di travetti in entrambi i sensi fino a formare una griglia che ricopre tutta l'estensione del soffitto. A struttura fissa, quindi, individuo i punti d'intersezione tra i due ordini di travetti e procedo alla loro incisione fino a metà dello spessore.
Per realizzare quest'operazione in modo più preciso e veloce, improvviso uno strumento apposito mettendo insieme cinque dischi da taglio del Dremel sullo stesso supporto. Fortunatamente la vite di chiusura è abbastanza lunga e supporta questo spessore extra. In questo modo l'incisione effettuata sui travetti corrisponderà alla scanalatura di quelli dell'ordine superiore, dando luogo ad incastri perfetti (sempre che le misure siano giuste, e qui basterebbe un errore di un millimetro per mandare tutto all'aria).
Stesso discorso per quanto riguarda i travetti perpendicolari, che non essendo ancora fissati alla cornice vanno tenuti fermi con un paio di morsetti per mantenere la incisioni equidistanti su tutti i pezzi.
L'aggiunta di altri segmenti delle giuste misure al di sopra delle travi porterà tutta la struttura allo stesso livello, che sarà poi la base d'appoggio per il tavolato del pavimento.
La posa del tavolato, formato da listelli acquistati in un negozio di modellismo (vengono utilizzati per la costruzione del fasciame nei modellini navali), procede nel solito modo, incollando le assi sulla trama sottostante secondo un pattern regolare e facendo coincidere sempre i giunti di testa con uno dei travetti.
Devo dire che di solito la costruzione della Domus viene portata avanti con un budget veramente ridotto (la maggior parte dei soldi, probabilmente, l'ho spesa in colla e strumenti vari). In questo caso però l'alto numero di pezzi e la necessità di utilizzare listelli dalle forme il più possibile regolari mi porta ad affrontare una spesa decisamente maggiore... e questo è ancora nulla rispetto al costo dei materiali usati per la decorazione del soffitto, che vedremo in un prossimo post.
A posa terminata, il tavolato presenta un lato incompleto sul quale le assi non sono allineate (a sinistra nella foto). Come mai? Be', perché al contrario di quanto accadeva al piano inferiore, dove le due parti del solaio coprivano vani separati, stavolta si tratta di un unico ambiente e sarà necessaria una certa continuità, anche in base alla suddivisione degli spazi del piano superiore (realizzata con tramezzi più sottili e leggeri). Quella appena finita quindi non è che una metà dell'intero solaio. Anzi, a ben vedere corrisponde a meno della metà della superficie, perché la parte posteriore del salone è leggermente più lunga. Di conseguenza, quelle assi sporgenti saranno un lato della cerniera che unirà i due solai al di sopra dell'arcata di spina che attraversa il piano nobile.
Ed ecco la struttura di base pronta per la posa.
Cioè, pronta per modo di dire. Manca ancora la decorazione cui accennavo prima, senza contare che la metà posteriore della Domus è rimasta piuttosto indietro. Finché il solaio e la muratura non saranno completi, di chiudere il salone non se ne parla. Ma per adesso godiamoci questa pia illusione alla luce fuggevole del tramonto.
Domani è un altro giorno...
MATERIALI:
listelli di legno per modellismo navale, colla da contatto
STRUMENTI:
pinzette, carta abrasiva, seghetto, cutter, morsetti, righello, matita, Dremel con dischi da taglio
MISURE (in cm):
perimetro salone: 13,5 x 13,5
sezione travi: 0,7 x 0,8 (2) e 0,7 x 1 (1)
sezione travetti: 0,3 x 0,3
sezione assi: 0,15 x 0,5
riquadri soffitto: 1,2 x 1,2