Faccio sempre più fatica a trovare un titolo breve e descrittivo per questi post. Finché si trattava di mostrare la realizzazione di un unico elemento costruttivo (volta, arco o finestra) non c'era nessun problema. Adesso però ogni volta che metto mano alla Domus tocco gli elementi più diversi e spesso avanzo solo quel tanto che basta per posare una trave o innalzare un pezzo di muro. Il rischio è quello di partorire titoli-fiume del tipo: "Perimetro murario delle stanze d'angolo (parte terza) - nuove catene, canna fumaria, mensole per le staffe del tetto e preparazione alla chiusura della saletta".
Non credo che un titolo del genere invoglierebbe molto la lettura, anche se in realtà descrive nel dettaglio quello che sto per mostrarvi.
Iniziamo dalle catene, delle quali si è già visto qualcosa nel precedente post relativo al completamento murario del salone.
Anche l'angolo tra le due facciate sarà rinforzato da diversi tiranti che resteranno ancorati all'esterno dai capochiave a paletto, mentre sul lato opposto si avvolgeranno ai sostegni verticali della torre.
In questo modo mi assicuro che il valore strutturale della catene sia effettivo e non una semplice questione estetica.
All'interno della parete che divide il cucinino dal salone mi arrangio per fare in modo che i tiranti passino nonostante la presenza delle due canne fumarie. Non credo sia molto ortodosso esporre le catene al calore dei camini, perché questo potrebbe provocare la dilatazione del ferro e quindi una perdita di efficacia... ma in questi giorni il committente è occupato con altre faccende, per cui cercherò di riempire alla svelta i muri prima che si accorga di questa irregolarità.
Ora che le catene sono installate posso finalmente innalzare i muri portanti al di sopra del cucinino, definendo anche il vano interno di una delle aperture del sottotetto.
Questa zona avrà un livello di calpestio più basso rispetto al solaio della saletta d'angolo, e sarà adibita a dispensa ed essiccatoio.
Dopo tanto tempo posso riprendere la costruzione del paramento esterno, che incornicerà le finestre e si concluderà con l'inserimento delle mensole per le staffe e la posa del tetto.
Per prima cosa rimuovo alcuni blocchi di marmo che sono leggermente più bassi degli altri (vedi foto precedenti) e mi mandano fuori bolla il muro. Tra l'altro, faccio appena in tempo a nascondere la canna fumaria, perché il boss è di nuovo in giro e osserva con interesse l'avanzamento dei lavori. E' preoccupato per il leggero ritardo e vorrebbe che il tetto fosse concluso prima delle piogge autunnali.
Vedremo...
Comunque, risolto il problema del muro esterno inizio la posa dei conci che formeranno la prima delle tre finestre. Stavolta si tratterà di semplici aperture rettangolari sormontate da architrave e chiuse da un'inferriata.
Completo anche il tramezzo che separa la saletta dal cucinino con la posa di una trave in legno sulla quale poggerà il futuro solaio.
Ma quello che mi preme di più, al momento, è portare avanti la costruzione delle facciate, anche se mi sarà impossibile terminare le altre due finestre fino a quando non avrò montato il soffitto della saletta. Eseguo anche una prima prova di montaggio per le mensole,che saranno tutte collocate sulla striscia bianca che marca il livello delle aperture.
E con l'innalzamento del muro frontale posso anche procedere con il fissaggio definitivo della prima catena...
...mentre il resto del muro prende forma poco a poco sulla base di un disegno fatto per studiare la posizione delle mensole, resa più complessa dalla presenza delle finestre.
Purtroppo questo lavoro verrà in parte vanificato da un piccolo errore di calcolo circa la corrispondenza delle mensole con i travetti del tetto e mi vedrò obbligato a disfare tutto.
Ma questo non lo so ancora, per ora godo liberamente di questo ulteriore passo avanti, che porta finalmente tutta la facciata (quasi) allo stesso livello. Non accadeva dal 2015!
Ed eccoci arrivati alla fine di questo duecentotrentaduesimo capitolo. Chissà se al prossimo riuscirò a dare un titolo decente. Nel frattempo date pure un'occhiata in giro, ma non attardatevi in cantiere oltre l'ora del crepuscolo. Qui, la notte, accadono cose strane...
MATERIALI:
ardesia, marmo, fil di ferro, legno, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spatolina, carta abrasiva, seghetto, lime, Dremel con disco diamantato, livella a bolla, righello, matita
Non credo che un titolo del genere invoglierebbe molto la lettura, anche se in realtà descrive nel dettaglio quello che sto per mostrarvi.
Iniziamo dalle catene, delle quali si è già visto qualcosa nel precedente post relativo al completamento murario del salone.
Anche l'angolo tra le due facciate sarà rinforzato da diversi tiranti che resteranno ancorati all'esterno dai capochiave a paletto, mentre sul lato opposto si avvolgeranno ai sostegni verticali della torre.
In questo modo mi assicuro che il valore strutturale della catene sia effettivo e non una semplice questione estetica.
All'interno della parete che divide il cucinino dal salone mi arrangio per fare in modo che i tiranti passino nonostante la presenza delle due canne fumarie. Non credo sia molto ortodosso esporre le catene al calore dei camini, perché questo potrebbe provocare la dilatazione del ferro e quindi una perdita di efficacia... ma in questi giorni il committente è occupato con altre faccende, per cui cercherò di riempire alla svelta i muri prima che si accorga di questa irregolarità.
Ora che le catene sono installate posso finalmente innalzare i muri portanti al di sopra del cucinino, definendo anche il vano interno di una delle aperture del sottotetto.
Questa zona avrà un livello di calpestio più basso rispetto al solaio della saletta d'angolo, e sarà adibita a dispensa ed essiccatoio.
Dopo tanto tempo posso riprendere la costruzione del paramento esterno, che incornicerà le finestre e si concluderà con l'inserimento delle mensole per le staffe e la posa del tetto.
Per prima cosa rimuovo alcuni blocchi di marmo che sono leggermente più bassi degli altri (vedi foto precedenti) e mi mandano fuori bolla il muro. Tra l'altro, faccio appena in tempo a nascondere la canna fumaria, perché il boss è di nuovo in giro e osserva con interesse l'avanzamento dei lavori. E' preoccupato per il leggero ritardo e vorrebbe che il tetto fosse concluso prima delle piogge autunnali.
Vedremo...
Comunque, risolto il problema del muro esterno inizio la posa dei conci che formeranno la prima delle tre finestre. Stavolta si tratterà di semplici aperture rettangolari sormontate da architrave e chiuse da un'inferriata.
Completo anche il tramezzo che separa la saletta dal cucinino con la posa di una trave in legno sulla quale poggerà il futuro solaio.
Ma quello che mi preme di più, al momento, è portare avanti la costruzione delle facciate, anche se mi sarà impossibile terminare le altre due finestre fino a quando non avrò montato il soffitto della saletta. Eseguo anche una prima prova di montaggio per le mensole,che saranno tutte collocate sulla striscia bianca che marca il livello delle aperture.
E con l'innalzamento del muro frontale posso anche procedere con il fissaggio definitivo della prima catena...
...mentre il resto del muro prende forma poco a poco sulla base di un disegno fatto per studiare la posizione delle mensole, resa più complessa dalla presenza delle finestre.
Purtroppo questo lavoro verrà in parte vanificato da un piccolo errore di calcolo circa la corrispondenza delle mensole con i travetti del tetto e mi vedrò obbligato a disfare tutto.
Ma questo non lo so ancora, per ora godo liberamente di questo ulteriore passo avanti, che porta finalmente tutta la facciata (quasi) allo stesso livello. Non accadeva dal 2015!
Ed eccoci arrivati alla fine di questo duecentotrentaduesimo capitolo. Chissà se al prossimo riuscirò a dare un titolo decente. Nel frattempo date pure un'occhiata in giro, ma non attardatevi in cantiere oltre l'ora del crepuscolo. Qui, la notte, accadono cose strane...
MATERIALI:
ardesia, marmo, fil di ferro, legno, colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, spatolina, carta abrasiva, seghetto, lime, Dremel con disco diamantato, livella a bolla, righello, matita