Con il completamento del falso loggiato e il consolidamento del muro, posso iniziare ad occuparmi della balconata in legno. In precedenza avevo già effettuato una veloce prova per verificare le misure delle travi, ora si tratta semplicemente di tagliare i pezzi e collocarli al loro posto.
I sostegni della struttura sono rappresentati principalmente dalle travi a sbalzo inserite nella muratura e da travetti obliqui più sottili (saettoni) che poggeranno sulle mensole in pietra.
Il tutto verrà poi unificato dalla travettatura longitudinale e dalle assi.
La maggiore difficoltà nella progettazione della balconata è fare in modo che il piano di calpestio risulti allo stesso livello del primo piano. Il pavimento del balcone sarà composto di semplice tavolato, quindi rispetto al solaio (che presenta anche la soletta e il rivestimento in marmo) avrà uno spessore ridotto. Se poi alla fine dovrò compensare le altezze con uno scalino, poco male, l'importante è che lo sfasamento non sia eccessivo.
Avevo già inserito in un precedente post uno studio della balconata rispetto al falso loggiato, ma l'aspetto finale che dovrebbe acquistare la struttura in relazione all'intero edificio lo si apprezza meglio in quest'altro disegno più recente, che per l'occasione pubblico in formato più grande:
Come al solito, a costruzione ultimata alcuni dettagli potranno risultare diversi, ma diciamo che l'intenzione di base è quella.
Per prima cosa posiziono le travi orizzontali, che saranno cinque e non sei (come il numero di mensole potrebbe far pensare). Di fatto l'ultima mensola sulla destra resterà inutilizzata, per le ragioni che spiegherò più avanti. L'estremità esterna di ogni trave presenta una semplice rastrematura concava, realizzata con la lima rotonda.
Dopo aver verificato il corretto posizionamento delle travi, è la volta dei saettoni che le bloccheranno definitivamente impedendo possibili cedimenti a causa del peso. Più è stretto l'angolo tra la parete e il sostegno, più alta sarà la resistenza della struttura. Nel mio caso l'angolo sarà piuttosto ampio, per via della breve distanza tra le travi e le mensole in pietra. Anche volendo, mi sarebbe stato impossibile abbassare ulteriormente le mensole a causa della presenza degli archetti.
Mi correggo, sarebbe stato possibile se avessi progettato gli archetti in modo tale da convertire gli stessi piedritti del loggiato in mensole per la balconata, ma a questo punto sarebbe follia demolire tutto per guadagnare un centimetro in più...
Ciò cui accennavo prima a proposito dell'ultima mensola, riguarda la balconata nella sua interezza, considerando anche le parti che esulano dal mio attuale progetto. Idealmente infatti, il balcone non si limita alla facciata laterale del piano nobile, ma prosegue sul lato posteriore dell'edificio adiacente, mettendo in comunicazione i due blocchi e creando un angolo in aggetto sul cortile interno.
Questo mi porta a studiare il posizionamento di una trave d'angolo, sorretta da un apposito saettone, che a questo punto necessiterà di una nuova mensola.
Quella vecchia resterà al suo posto come testimonianza del cambio di progetto, in quanto la sua presenza non intralcia il nuovo supporto.
Ora, finalmente, tutte le travi sono in posizione e pronte a sostenere il peso della balconata...
MATERIALI:
legno, colla bianca (unione travi-muro), colla da contatto (tra legno e legno)
STRUMENTI:
pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, righello, cutter, livella a bolla
MISURE (in cm):
I sostegni della struttura sono rappresentati principalmente dalle travi a sbalzo inserite nella muratura e da travetti obliqui più sottili (saettoni) che poggeranno sulle mensole in pietra.
Il tutto verrà poi unificato dalla travettatura longitudinale e dalle assi.
La maggiore difficoltà nella progettazione della balconata è fare in modo che il piano di calpestio risulti allo stesso livello del primo piano. Il pavimento del balcone sarà composto di semplice tavolato, quindi rispetto al solaio (che presenta anche la soletta e il rivestimento in marmo) avrà uno spessore ridotto. Se poi alla fine dovrò compensare le altezze con uno scalino, poco male, l'importante è che lo sfasamento non sia eccessivo.
Avevo già inserito in un precedente post uno studio della balconata rispetto al falso loggiato, ma l'aspetto finale che dovrebbe acquistare la struttura in relazione all'intero edificio lo si apprezza meglio in quest'altro disegno più recente, che per l'occasione pubblico in formato più grande:
Come al solito, a costruzione ultimata alcuni dettagli potranno risultare diversi, ma diciamo che l'intenzione di base è quella.
Per prima cosa posiziono le travi orizzontali, che saranno cinque e non sei (come il numero di mensole potrebbe far pensare). Di fatto l'ultima mensola sulla destra resterà inutilizzata, per le ragioni che spiegherò più avanti. L'estremità esterna di ogni trave presenta una semplice rastrematura concava, realizzata con la lima rotonda.
Dopo aver verificato il corretto posizionamento delle travi, è la volta dei saettoni che le bloccheranno definitivamente impedendo possibili cedimenti a causa del peso. Più è stretto l'angolo tra la parete e il sostegno, più alta sarà la resistenza della struttura. Nel mio caso l'angolo sarà piuttosto ampio, per via della breve distanza tra le travi e le mensole in pietra. Anche volendo, mi sarebbe stato impossibile abbassare ulteriormente le mensole a causa della presenza degli archetti.
Mi correggo, sarebbe stato possibile se avessi progettato gli archetti in modo tale da convertire gli stessi piedritti del loggiato in mensole per la balconata, ma a questo punto sarebbe follia demolire tutto per guadagnare un centimetro in più...
Ciò cui accennavo prima a proposito dell'ultima mensola, riguarda la balconata nella sua interezza, considerando anche le parti che esulano dal mio attuale progetto. Idealmente infatti, il balcone non si limita alla facciata laterale del piano nobile, ma prosegue sul lato posteriore dell'edificio adiacente, mettendo in comunicazione i due blocchi e creando un angolo in aggetto sul cortile interno.
Questo mi porta a studiare il posizionamento di una trave d'angolo, sorretta da un apposito saettone, che a questo punto necessiterà di una nuova mensola.
Quella vecchia resterà al suo posto come testimonianza del cambio di progetto, in quanto la sua presenza non intralcia il nuovo supporto.
Ora, finalmente, tutte le travi sono in posizione e pronte a sostenere il peso della balconata...
MATERIALI:
legno, colla bianca (unione travi-muro), colla da contatto (tra legno e legno)
STRUMENTI:
pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, righello, cutter, livella a bolla
MISURE (in cm):
travi a sbalzo - lunghezza tot.: 5,7; aggetto: 3,3; sezione: 0,5 x 0,5;
saettoni - lunghezza: 3,5; sezione: 0,4 x 0,4; angoli: 30°/60°/90°;
distanza fra le travi: 2
distanza fra le mensole e le travi: 2,8
saettoni - lunghezza: 3,5; sezione: 0,4 x 0,4; angoli: 30°/60°/90°;
distanza fra le travi: 2
distanza fra le mensole e le travi: 2,8