Costruzione 159: Finestre del magazzino (1)

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Con l'avanzamento dei muri perimetrali si sono andati pian piano delineando i contorni delle finestre del magazzino. In modo particolare posta sulla facciata principale, che con l'inserimento della testa leonina ha ormai raggiunto in altezza il livello degli archetti pensili.

Queste finestre saranno semplici aperture rettangolari sormontate da un architrave ed attraversate verticalmente da una piccola colonna. Niente archi quindi, per illuminare un ambiente di servizio che presenta un'altezza molto ridotta rispetto agli altri locali della casa.


L'idea è quella di realizzare le tre finestre uguali tra loro, ma per iniziare mi concentrerò sulla facciata.
La colonnina ed i vari elementi che la compongono (in realtà soltanto un piccolo capitello, già che ho optato in seguito per l'eliminazione della base), sono realizzati in pietra artificiale come nel caso delle bifore del fondaco.
L'architrave è un unico blocco di ardesia con lo spigolo esterno leggermente rientrante in corrispondenza delle aperture.



Prima di poter fissare definitivamente l'architrave dovrò occuparmi della costruzione dell'infisso in legno. E qui si apre un nuovo capitolo, in cui la fantasia svolge un ruolo più evidente rispetto ad altri elementi meglio documentati dal punto di vista storico.
Per quanto riguarda gli infissi, infatti, manca qualsiasi documentazione iconografica precisa su come essi fossero realizzati nell'area genovese. Le finestre giunte fino a noi non conservano i loro infissi originali che, per quanto antichi in alcuni casi, sono comunque di epoche successive al XIV° secolo.
Basandosi sulla documentazione esistente in altre zone d'Italia o d'Europa, si può ipotizzare che si trattasse nella maggior parte dei casi di semplici battenti in legno privi di vetri, o addirittura di tele cerate che chiudevano la finestra dall'interno per proteggere gli ambienti dalle intemperie senza però impedire del tutto l'ingresso alla luce.

Lo studio delle mie "persiane" è passato attraverso varie fasi.
In origine pensavo di realizzare qualcosa di veramente semplice, limitandomi a montare delle tavole di legno rimovibili all'interno del vano finestra (vedi disegno a lato). Quattro ganci ancorati alle pareti sarebbero stati sufficienti a sorreggerle, senza la presenza di bandelle o altri sistemi di movimentazione.
C'è da dire che il magazzino potrà servire anche come ripostiglio per beni deperibili e le finestre resterebbero quasi sempre chiuse, quindi non vi sarà la necessità di aprire e chiudere i battenti con regolarità.
Purtroppo questo sistema mi impedirebbe del tutto di osservare l'interno della stanza a lavori ultimati...

Il passo successivo è stato quello di studiare un infisso che potesse essere rimosso facilmente dall'esterno. A questo proposito, ispirandomi ad un'illustrazione di un volume di Viollet-le-Duc, ho realizzato lo studio qui a destra: due tavole basculanti, appoggiate a ganci fissati al muro esterno, permettono l'apertura parziale della finestra.
All'interno, una barra in ferro sostiene il battente inferiore, mentre quello superiore è appoggiato ad un paletto laterale più corto.
Nonostante ad un certo punto mi fossi deciso per questo modello (realizzando già i due fori inferiori sul muro esterno), l'ho successivamente scartato per le seguenti ragioni:
Innanzi tutto il posizionamento dei battenti occulta la colonna per la cui realizzazione mi sono dato tanto da fare; in secondo luogo, si tratta di un sistema adottato in particolare nelle fortezze militari, dato che permette ai difensori di affacciarsi per offrendo al contempo protezione dai colpi e dalle frecce che potrebbero provenire dall'accampamento nemico.

L'ultimo modello (che è poi quello adottato definitivamente) prevede la presenza di un telaio fisso (posto dietro la colonna) e di due battenti distinti, apribili separatamente e dotati anch'essi di paletti di sostegno in ferro.
Questa soluzione mi risulta gradevole perché ricorda molto le tipiche persiane alla genovese attuali, seppure si tratti di semplici scuri senza fessure.
La movimentazione e la visibilità dall'esterno possono comportare qualche piccolo problema, ma con un uncino e un po' di pazienza sarà possibile aprirle anche a magazzino chiuso.

Bene, visto che ormai è deciso, passiamo al montaggio vero e proprio.

Fase uno: il telaio

La prima traversa viene incollata al davanzale per tutta la sua larghezza, mentre i due montati laterali saranno fissati solo dopo essere stati forati nella parte superiore.


Attraverso questi fori, presenti anche nel montante centrale (nascosto dall'esterno dalla colonnina), passerà un paletto sul quale ruoteranno gli scuri. Il paletto è in realtà ottenuto con un piccolo segmento di filo di rame invece che di ferro per via del suo diametro ridotto e della superficie più liscia.
Inizialmente i paletti erano due, uno per ogni battente. Questo facilitava il montaggio dei pezzi (reso arduo dallo spazio angusto e dalle dimensioni ridotte), ma provocava che le due tavole risultassero male allineate, dando un aspetto storto a tutta la finestra.


Fase due: i battenti

Gli sportelli sono formati ognuno da due pezzi: la tavola, che rappresenta il vero e proprio scuro, ed un piccolo listello incollato sul lato interno del battente. Tra i due pezzi, in un solco ottenuto premendo un chiodo sul legno, passa il filo di rame.

Ora, siccome questa è la prima persiana che costruisco, mano a mano che procedo vengono fuori problemi ai quali in fase di progettazione non avevo pensato. Uno di questi è il fatto che, una volta collocata la traversa superiore, i battenti realizzati in questo modo non possono ruotare a causa dello spigolo retto che cozza contro il telaio!


Per risolvere la situazione sarà necessario arrotondare la parte superiore esterna dei due sportelli, e magari anche la stessa traversa, come si vede nelle seguenti immagini.


Ecco, ora sì che gli sportelli possono ruotare verso l'esterno e una volta collocati i paletti in ferro essere bloccati in posizione di apertura!


Completato il montaggio dell'infisso, posso finalmente collocare l'architrave e proseguire la costruzione del muro, pareggiandolo con lo spigolo e la chiave dell'arcata principale del loggiato.


Ecco uno zoom sulla finestra completata in orario diurno (va' a capire questi muratori, che lavorano sempre col buio!)


E adesso tocca alle altre due...

(continua...)

MATERIALI:
ardesia, colla bianca, legno, colla da contatto, filo di ferro, filo di rame
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, cutter, Dremel e trapano con micro-punta per i fori.
MISURE (in cm):
apertura finestra: 2,2 x 1,9
diametro colonna:  0,3
telaio - montanti laterali: 0,3 x 0,15 x 2,2
          - montante centrale: 0,3 x 0,3 x 2,2
          - traverse: 0,3 x 0,15 x 1,9
scuri - 1,9 x 0,65



 
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