Con l'innalzamento del perimetro murario, anche nelle parti in cui la pietra
lascia il posto al mattone, si vanno definendo gli ambienti del secondo piano.
In particolare la camera matrimoniale, che occuperà la metà anteriore della
struttura. Oltre alle finestre affacciate sulla via principale, questa stanza
sarà dotata di altre due aperture di minori dimensioni, una rivolta ad est e
l'altra ad ovest. In questo capitolo vedremo nel dettaglio la prima, ricavata
nella porzione di muro posta al di sopra della copertura del primo piano, tra
la facciata e le canne fumarie.
Si tratta di una piccola bifora collocata in posizione leggermente rialzata
per via dell'ingombro del tetto sottostante, e il cui vano interno sarà dotato
di alcuni scalini che permetteranno di raggiungerne il sedile. Questa
finestrella è una richiesta specifica della moglie del committente, che la
userà per le sue preghiere mattutine potendo così osservare direttamente il
sorgere del sole oltre la cupola del convento di S.Caterina, che si trova
esattamente di fianco alla Domus. Anche per questa ragione, è uno di quegli
elementi il cui aspetto finale si è sviluppato per tentativi senza un progetto
vero e proprio. Infatti, soprattutto nelle prime fasi, ho fatto marcia
indietro diverse volte smontando gli stipiti e riducendone le dimensioni.
Una volta definito il profilo esterno con la posa dell'archetto ogivale,
procedo con il completamento della muratura interna, decisamente in ritardo
rispetto al resto. In questo caso la principale difficoltà è rappresentata
dalla necessità di integrare i blocchi che formano le canne fumarie, non
perfettamente allineati con il perimetro della stanza. Fatto questo, tocca
alla struttura del vano finestra con i suoi scalini e il sedile in pietra. La
colonnina e gli archetti interni, realizzati in mattoni, vengono installati in
un secondo momento per lasciarmi fino all'ultimo la possibilità di interagire
con le dita e gli strumenti attraverso l'apertura.
La finestra viene completata con l'inserimento di un falso oculo (in realtà
l'avanzo del taglio di uno degli oculi delle quadrifore del primo piano) e con
i pannelli interni in legno, ai quali si uniranno gli intonaci affrescati
della camera. Gli sportelli dell'infisso pensavo di realizzarli con griglia
metallica come in altre occasioni, ma rendendomi conto che il filtro di una
capsula di caffè aveva esattamente l'aspetto che immaginavo per le gelosie
della finestrella, per una volta ho fatto una concessione alla plastica.
MATERIALI:
ardesia, mattoni, listelli di legno, lamina in ferro (cardini), capsula di caffè (gelosia), pietra artificiale (davanzale e capitello), sculpey (colonna e oculo), colla bianca
ardesia, mattoni, listelli di legno, lamina in ferro (cardini), capsula di caffè (gelosia), pietra artificiale (davanzale e capitello), sculpey (colonna e oculo), colla bianca
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, carta abrasiva, seghetto, lime, morsetti, cutter, forbici, supporto in legno, Dremel con fresa diamantata
MISURE (in mm):
APERTURA ESTERNA
ampiezza: 21
altezza all'imposta: 21
altezza totale: 35
spessore muro esterno: 5
VANO INTERNO
ampiezza: 35
altezza all'imposta: 75
altezza totale (dal suolo): 88
profondità: 15
sedile: 14 x 9 x 9(h)
scalini: 7 x 6 x 7(h)
sportelli infisso: 10 x 23
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