Ecco l'ultimo elemento che ancora mi impediva di chiudere il solaio del primo
piano: il lampadario del salone!
Mentre la costruzione delle murature e di tutti gli altri dettagli
architettonici procede con i suoi tempi biblici, mi trovo a mettere da parte
alcuni oggetti recuperati per caso che penso possano tornarmi utili a questo
scopo, anche se non ho ancora chiaro il modello da seguire. Un primo test lo
effettuo già durante la costruzione dei sotterranei, ma non ne sono del tutto
soddisfatto e finisce smembrato per recuperarne i pezzi. Gli elementi di base
però dovrebbero essere quelli: candele realizzate con segmenti di
stuzzicadenti, anelli, catene e una base orizzontale (in quel caso di legno)
su cui posare i lumi.
Un tentativo più recente vede l'uso di un pezzo recuperato da una piccola
lampada ad olio, ormai rotta, accompagnato da altri elementi di riuso, che mi
permettono di assemblare qualcosa che a prima vista sembrerebbe funzionare.
Sì, anche se dall'aspetto appare un po' pesantuccio. Anzi, è decisamente
pesante. Il committente non è convinto e, se devo dirla tutta, neanch'io mi
fiderei molto a passarci sotto.
Allora che si fa? Si torna a cercare documentazione con l'obiettivo di
semplificare le forme e realizzare qualcosa di più adatto ad un palazzo del
'300 invece che alla moschea di Santa Sofia. Ripasso foto, libri, film... e
dove vado a trovare l'ispirazione finale? In un giochino per Android che ho
appena scaricato. Meno male che ho dichiarato da subito che questo progetto è
un lavoro di fantasia (almeno in parte) e che non ha pretese accademiche,
altrimenti dopo questa mia uscita verrei cacciato con disonore dalla Gilda dei
Costruttori. Comunque l'ispirazione è sempre ben accetta, da qualsiasi
direzione venga. E poi anche i realizzatori del gioco avranno cercato un
minimo di documentazione storica!
Recuperati i bracci del precedente lampadario, li monto sulla nuova struttura
in ferro battuto, che fin dalle prime martellate capisco essere quella giusta.
Un lampadario dalla forma essenziale ma ricercata, interamente realizzato a
mano e senza tanti fronzoli. Lo appendo all'anello che ho inserito nella trave
maestra del solaio e con molta attenzione richiudo il soffitto facendo passare
la catena nell'asola posta sulla parete. Il salone è pronto. Il committente è
contento. Un altro capitolo è finito.
MATERIALI:
filo di ferro, lamina di ferro, stuzzicadenti, tempera, elementi di recupero, colla istantanea
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, martello, incudine, forbici, cacciavite, pennello
filo di ferro, lamina di ferro, stuzzicadenti, tempera, elementi di recupero, colla istantanea
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, martello, incudine, forbici, cacciavite, pennello
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